lunedì 17 decembre
E’ un archivio storico vivente Renato Ridolfi, novantaquattro anni, studioso uomo di cultura e buona penna che scrive degli anni che ha vissuto da protagonista e da decano dei marradesi che hanno scritto e scrivono libri su Marradi. Ufficiale degli alpini, è stato corrispondente della Nazione, collaboratore di altri giornali e riviste, ha partecipato alla vita pubblica marradese ed alla fondazione di quasi tutte le associazioni culturali, ricreative turistiche e sportive.
Per il sito www.bibliotecamarradi.com, per il quotidiano Marradi Free News e per i nostri numerosissimi lettori una preziosa risorsa della quale, anche in questa brevissima memoria fotografica sportiva, profittiamo.
….Vi è da dire, però, che nel foro boario, mercato permettendo, si fermavano piccoli circhi, giostre e tiro a segno di passaggio verso centri più grandi, soprattutto dopo che il prato sulla Concia, tra villa Bernabei e l’ospedale, era stato destinato all’erigendo monumento ai Caduti della Grande Guerra, che sarà inaugurato nel 1926. Il mercato era usato pure per allenamenti sportivi: atletica leggera: lancio del peso, del disco, del giavellotto, anche se l’alberatura era di grande intralcio. Si deve notare, infatti, che il terreno non era pianeggiante. Solo lo stradale in mezzo, neppure tanto largo sul fiume, che lo divideva in due parti. E, nonostante questo inconveniente, vi si sono svolti anche incontri di calcio, 1928-1929, organizzati da alcuni collegiali marradesi, che, durante le vacanze, portavano i segnali del progresso sportivo nelle loro contrade. Si ebbe così l’avvio di quella passione calcistica che darà frutti copiosi in seguito. Ricordo che i due capitani delle squadre in campo erano Bellini Lorenzo, per gli azzurri e Ravagli Oscar, per i neri. Intanto, servì a far maturare in tempi brevi l’esigenza di un campo per i giovani e i ragazzi che più numerosi si accostavano alle discipline sportive. Però, occorre dirlo subito, i più volevano giocare al pallone. Una delle squadre più forti sortiva dal Gruppo degli Azzurri, una società giovanile mista a carattere prevalentemente escursionistico, i cui iscritti portavano un basco celeste con cordonetto e nappina gialli. Alcuni sono ancora viventi. L’ associazione fu contestata e sciolta per la paura malcelata della nata dittatura in via di rafforzamento……Alla casa di Baldighieri, commerciante di legna e carbone, che l’abitava col figlio e la nuora, insegnante elementare a Biforco. Vi si accedeva per una scaletta sormontata da una terrazza con loggia in mattoni rossi. Altre famiglie dimoravano in quella casa, che dava sul campo sportivo: Remigio e Ceccone Farolfi; mia nonna Menghina con la figlia Bruna Ridolfi, cuoca dell’ospedale, deceduta a cinquanta metri da casa, causa il bombardamento, assieme al signor Romano Bernabei, col quale si era fermata, forse a commentare l’arrivo dei bombardieri americani….Oggi in quell’area non c’è più il campo sportivo ma la piscina con una bella pista per il ballo.
Nel campo sportivo di Marradi, incontro di calcio: Marradi-Palazzuolo di Romagna,settembre 1937: 3-0. Le due formazioni posano per la foto ricordo.Del Marradi si notano i bianco-celesti Catani Mario – Ridolfi Renato – Ravagli Luciano – Barzagli Enzo – Romano Sergio – Consolini Averardo – Ruffini Milietto– Mercatali Gilberto. In maglia bianca i palazzuolesi.
Sciatori sugli Ortacci nel 1938
Nella foto da sinistra: Ridolfi Renato –Ruffini Milietto – Mercatali Amerigo – Bosi Carlo – Nati Aldo – Ravagli Luciano–Buccivini Capecchi Flavio – Mughini Domenico (Bibi) – Viciani Vinicio – Samorì Angiolo (1938).