“Sulla ripida schiena dell’Appennino che separa il Mugello dalla valle del Lamone, nel cui fiume influisce iltorrente Crespino da cui ebbe nome, nell’antica via delGiogo che separa il Territorio di Firenze dalla Romagna, Comunità, Giurisdizione e 5 miglia toscane a libeccio di Marradi, Diocesi di Faenza, Compartimento di Firenze, da cui è circa a 22 miglia toscane a greco. – Risiede un miglio sopra la pittoresca cascata di Valbura in mezzo alle dirute rocche di Casaglia, di Lozzole e di Corgnole, segnalate nella storia per la lunga tirannia dei Pagani di Susinana, dei conti Guidi, degli Ubaldini, e di altri regoli di quell’apennino…”
L’acqua è un bene prezioso, si sa. Ma a Crespino sul Lamone, piccola frazione di Marradi, l’acqua riceve attenzioni particolari da sempre. Sgorga spontanea ed è un’antica ricchezza: le fontane a Crespino hanno un nome che arriva da lontano e che è stato tramandato nel tempo.
C’è la fontana “di Sette”, famosissima per la qualità e la freschezza del robusto getto, sollievo per i viandanti di un tempo. Era d’obbligo passare oltre il Lamone e sostarvi in silenzio come in un raccolto luogo sacro.
Fino a quando il destino volle che una frana ne distogliesse il sotterraneo cammino lasciando che alla superficie sgorgasse soltanto un tenue filo d’argento
In questa amena località famosa per la sua Abazia si svolge domenica 20 giugno, organizzata dalla Società Sportiva ed al Comitato”Pro Crespino”, la quinta edizione delle Giornate dell’acqua che tratta quest’anno delle storie d’acqua della Bibbia. A partire dalle 10,30 dopo la Santa Messa ed il saluto del Sindaco di Marradi, Paolo Bassetti, Gianluigi Boschi e Tommaso Fattori relazionano sull’Acqua nella Bibbia e sull’Acqua Bene Comune e Diritto Umano Universale. Nelle conclusioni il parroco Don Bruno Malavolti parla della Fontana di Sette: Storia e Leggenda.