In prima fila accanto alla moglie Maria commossa e premurosa, Francesco Galeotti ha presenziato la presentazione della seconda monografia sulla sua pittura, la prima fu presentata nel 1991 nello stesso Teatro, e dopo aver ascoltato le riflessioni sui suoi colori, si è concesso ai fotografi ed ha firmato autografi e scritto dediche sui libri freschi di stampa. Dopo il saluto del Sindaco, che ha annunciato come l’Amministrazione intenda realizzare una mostra permanente del suo grande pittore, proprio al primo piano del Centro Dino Campana, Mirna Gentilini ha sottolineato come in Galeotti : “…Il bisogno di dipingere per esprimersi ed il piacere di lavorare col colore per regalare emozioni intense e persistenti, arcane ed un po’ inquietanti ” lo accomunino a Dino Campana e come Campana Galeotti ricerchi l’effetto di colori e di armonia”.
Cecilia Filippini, nel suo mirabile intervento, ha insistito, comparando le tele di Galeotti con quelle dell’anonimo quattrocentesco Maestro di Marradi, “…la vivacità intensa del colore e la capacità di realizzare opere che richiedono contemplazione accomunano questo pittore a noi contemporaneo, appassionato e intrigante nelle sue riflessioni, con un “collega” dell’antichità classica.”
Rodolfo Ridolfi curatore della monografia e presidente dell’Associazione “Il Maestro di Marradi” ha concluso ricordando come, nelle 130 pagine della monografia, siano contenute le più importanti opere del pittore-che ha compiuto novant’anni il 25 maggio scorso- molte riflessioni e spunti critici insieme a note autobiografiche dello stesso Galeotti e come la pubblicazione, realizzata grazie alla prestigiosa sponsorizzazione di Assosoftware-Confindustria, sia un omaggio dovuto al Pittore di Sant’Adriano di Marradi che con l’anonimo Maestro di Marradi, presenta singolari affinità.