Nel teatro degli Animosi, dove vengono celebrate le ricorrenze più significative della comunità marradese, lunedì 7 giugno si è svolta alla presenza dell’assessore alla cultura della Provincia di Firenze signora Carla Fracci la manifestazione a ricordo della stampa dei Canti Orfici di Dino Campana.
Il sindaco Paolo Bassetti, di fronte ad un teatro stracolmo, ha ringraziato con soddisfazione gli intervenuti e in particolare gli alunni di tutte le classi della scuola primaria e secondaria dell’Istituto Comprensivo “Dino Campana”.
Il programma con la pregevole performance pianistica del maestro Pape Gurioli in omaggio a Campana si è concluso con un saggio di danza delle allieve della DAnzarte diretta da Enrica Piancastelli.
Le ragioni della manifestazione sono state spiegate dal presidente del Centro Studi Campaniani Mirna Gentilini che ha evidenziato come l’avvenimento non sia nato solo per ricordare la stampa della prima edizione dei Canti Orfici, ma anche per pagare un debito di riconoscenza ai 44 ignoti sottoscrittori marradesi che anticiparono lire 2,50 ciascuno rendendo possibile la stampa di uno dei maggiori capolavori del ‘900 letterario italiano.
Dopo aver ripercorso le tappe del difficile cammino di Campana, tra queste lo smarrimento da parte di Soffici del manoscritto “Il più lungo giorno”, ha raccontato l’incontro del poeta nell’estate del 1914 con Paolo Toschi che gli pose la domanda: “Come ha fatto a trovare i soldi per la stampa?” Campana rispose: “ Semplicissimo. Qui tutti mi sono amici e ognuno si è sottoscritto per una copia…” Questa affermazione del poeta sfata l’opinione che i marradesi ce l’avessero con lui e sottolinea la straordinaria disponibilità dei suoi concittadini che anticiparono i soldi per un’iniziativa culturale in un’epoca in cui a Marradi l’analfabetismo della popolazione superava il 70% e l’economia prevalentemente agricola non era certo ricca.
Particolarmente toccante è stato il momento in cui Carla Fracci ha scoperto la lapide in Via Fabroni n. 16, dove aveva sede la tipografia Ravagli, sulle note dell’inno di Mameli suonate dalla banda cittadina.
Le iniziative di quest’anno, in cui si celebra il centenario del viaggio di Campana alla Verna , proseguiranno durante l’estate secondo un calendario già predisposto dal centro studi Campaniani che con tenacia ed impegno continua la sua attività di divulgazione e valorizzazione dell’opera di Dino Campana.
L’auspicio del presidente Mirna Gentilini è quello di riportare in un prossimo futuro le spoglie del poeta nella sua terra natale, assecondando il desiderio di Campana di essere sepolto a Marradi , come si deduce da una cartolina postale a Emilio Cecchi , datata Marradi 10 agosto 1917, in cui scrive di possedere due case, quella dove vive e quella dove riposano i suoi famigliari : “…Che bellissima casa/Dove/Starò finalmente/Tra tutta gente per bene/…”.