venerdì 23 luglio
Antonio Cassigoli, nel suo libro Marradi nella resistenza testimonianze e sacrifici del luglio 1984 scriveva nella premessa: “…Marradi, risorta nel segno della libertà e delle riconquistate istituzioni democratiche…merita che la Nazione riconosca, anche ufficialmente e tangibilmente, questo suo sanguinoso, immane e doloroso contributo alla rinascita della Patria nel segno del sacrificio…” e continuava a pag 48 nel capitolo una medaglia per il gonfalone: “Tutti i sindaci che si sono avvicendati alla guida del Comune di Marradi dalla liberazione in poi (Pierino Zacchini, Mario Bellini, Antonio Cassigoli e poi ancora Mario Bellini, Goffredo Nannini, Giuseppe Tarabusi, Arturo Zambelli ed Enrico Consolini.) si sono premurati chi più chi con minore insistenza di richiedere un riconoscimento al Comune, in quanto tale , per le lotte, le sofferenze, le distruzioni, le morti, le deportazioni che funestarono il territorio marradese durante l’infausto e glorioso 1944…Ricordiamo, per tutte, la richiesta avanzata, il 4 dicembre 1970 dal sindaco on. Goffredo Nannini che il 27 gennaio 1972 rinnovava la richiesta.” . Il 1984 ricorreva il 40° anniversario della strage di Crespino ma il riconoscimento non ci fu nonostante le speranze. Bisognerà attendere la decisiva e risolutiva azione del sindaco Rodolfo Ridolfi che, dopo avere ottenuto un intervento finanziario del Ministero della Difesa a favore del sacrario di Crespino, pazientemente ma con determinazione ripropone il dossier ed ottiene il 3 Luglio del 1991 con decreto del Presidente della Repubblica la Medaglia d’oro al merito civile per il Comune di Marradi con la seguente motivazione:
Nel luglio del 2011 ricorre il ventesimo anniversario del conferimento della medaglia d’oro al Gonfalone del Comune una data ed una occasione da non perdere. Nel frattempo domenica 18 si commemora l’eccidio di Crespino che fu un atto di inaudita ferocia compiuto il 17 luglio 1944 da militari tedeschi che per rappresaglia trucidarono 44 civili inermi, dopo averli prelevati dalle loro case di Crespino e dal vicino paese di Fantino. I loro resti da 66 anni riposano all’interno del sacrario-ossario eretto a Crespino, dove ogni anno a luglio si commemora quella triste e dolorosa pagina di storia: “Una tragedia – sottolinea il sindaco Bassetti – che la comunità di Marradi non ha mai dimenticato e dimenticherà, una strage non del tutto conosciuta come altre che hanno segnato le popolazioni toscane durante la guerra e rispetto alla quale occorre coltivare e trasmettere la memoria”. E’ annunciata la presenza dei sindaci di Stazzema e Marzabotto, Michele Silicani e Romano Franchi, insieme all’assessore della Regione Toscana Riccardo Nencini e ai rappresentanti delle istituzioni. E anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano invierà un messaggio.