Sulla stampa locale di recente sono apparsi articoli riguardanti il sequestro da parte della Procura di Firenze dell’area di alloggiamento di una pala eolica nell’Alto Mugello, tra i comuni di Marradi e Palazzuolo sul Senio. In merito alla vicenda il Comune di Marradi è intervenuto precisando che non è l’area di alloggiamento, cioè dove è stato realizzato il basamento, situato sul territorio comunale, bensì l’intera area che sconfina in un bosco sottoposto a vincolo paesaggistico nel territorio comunale di Palazzuolo, ad esser stata sequestrata, a seguito di un abuso edilizio commesso dalla società committente dei lavori e quelle di costruzioni.
Il Comune precisa ancora che l’area dove è stato posto l’alloggiamento per una singola pala eolica non è soggetta a vincolo paesaggistico e che per la previsione dell’impianto è stata presentata una denuncia di inizio attività come prevedono le vigenti normative in materia urbanistica. Il sequestro è stato eseguito in relazione all’abuso edilizio che ha interessato anche l’area vincolata nel territorio palazzuolese.
Si tratta di lavori di sbancamento del terreno con mezzi meccanici per la realizzazione di una viabilità d’accesso al sito e di un piazzale; lavori effettuati in assenza di autorizzazioni, scoperti dal Corpo Forestale e successivamente accertati anche da un sopralluogo svolto dai tecnici comunali nel cantiere, che hanno determinato “un taglio, in alcuni punti, della scarpata di altezza variabile da 60 cm a 3 metri, rendendola estremamente instabile” e “il taglio netto del pendio per un’altezza di circa 3 metri, senza l’avvenuta realizzazione di opere di consolidamento e messa in sicurezza”, con la formazione di frane. Con un’ordinanza, il Comune di Marradi aveva già intimato alle società il ripristino dell’area, sulla base di un progetto di sistemazione con le necessarie verifiche di tipo idrogeologico