venerdì 4 marzo
Si è respirata aria di famiglia il primo marzo al Centro Studi Campaniani di Marradi per la serata dal titolo “Strapoesia, in omaggio a Dino Campana nel 79° anniversario della sua scomparsa.
Il prefisso “stra” con valore superlativo è stato posto davanti al sostantivo poesia con l’intento di dare all’evento un’importanza particolare, in quanto rivolto a tutti i marradesi che si dilettano nell’arte di Calliope.
Il presidente del Centro Studi Mirna Gentilini ha evidenziato nella sua introduzione come tutti abbiamo bisogno di poesia anche se non sempre riusciamo a tradurre in parole e quindi a rendere intellegibili le possibilità creatrici e suggestive delle nostre intuizioni e della nostra fantasia.
A pochi è concesso di diventare un grande poeta, ma rimane rilevante il fatto che molti sentano la inspiegabile necessità di scrivere poesia.
A Marradi sono tanti coloro che provano questo bisogno e mettono sulla carta i propri sentimenti, le proprie riflessioni, i propri sogni e i propri ricordi. Il palcoscenico del Centro Studi si è aperto per dare loro la possibilità di condividere con altri questa passione. Hanno aderito 16 persone di entrambi i sessi e di età diversa che si sono messi in gioco, superando i propri pudori e affrontando il giudizio del pubblico. Tra i partecipanti nomi conosciuti perché hanno pubblicato le loro poesie o hanno vinto premi, ma anche persone che per la prima volta hanno osato mettersi in luce: Amaolo Adelaide, Barzagli Silvana, Bombardini Gabriella, Betti Emilio, Cantagalli Carlo, Cosci Licia, Cheli Lucia, Chiari Leonardo, Malavolti Leonarda, Montevecchi Paola, Morini Ivo, Mugnaini Claudio, Ridolfi Renato, Rivola Giovanna, Rossi Rosa e Sartoni Andrea.
Nonostante i mali di stagione e l’incipiente nevicata abbiano ostacolato la presenza di alcuni, le poesie, precedentemente inviate, sono state lette dagli stessi autori o, in caso di assenza, dal presidente del Centro Studi.
Erano presenti oltre ad un pubblico attento ed incuriosito l’assessore alla cultura Giovanna Bandini e il sindaco Paolo Bassetti che si è complimentato per l’iniziativa.
La serata è stata un piacevole viaggio nella fantasia e nella realtà, nella memoria e nel sogno evocati da testi poetici con temi vari e ritmi diversi che hanno regalato agli spettatori una tavolozza di sensazioni: gioiose,malinconiche, divertenti e comunque emozionanti.
Coinvolgente è stata la lettura di testi in dialetto, per quel fascino che riserva un idioma ormai lontano e misterioso, ma vivo nei ricordi e presente nella cultura marradese. Tra tutti è obbligo menzionare il maestro Renato Ridolfi, più che novantenne, che oltre alla poesia preparata per l’occasione, ha recitato briosamente due famose favole di Fedro da lui tradotte in dialetto.
A tutti i partecipanti è stato consegnato un attestato a ricordo di una serata che ha reso omaggio a Campana e alla poesia e ha gratificato quei marradesi che in essa si rispecchiano e trovano conforto.
L’iniziativa è sicuramente da riproporre perché ci sono ancora tante poesie chiuse nel cassetto che aspettano di prendere il volo.
Mirna Gentilini