lunedì 12 settembre
Chiesa gremita alla Badia del Borgo sabato 10 settembre scorso per testimoniare l’affetto della famiglia, degli amici e della comunità marradese nei confronti di Fulvia Rivola in occasione del quinto anniversario della sua prematura scomparsa. Fulvia profonda ed attenta ricercatrice, formatasi all’Università di Firenze alla scuola del Prof. Giorgio Spini, aveva curato la parte storica della pubblicazione: “Il castellone. La storia e il consolidamento statico della Rocca di Castiglionchio edita da Publistampa nel 2002. Impareggiabile conoscitrice delle filze dell’Archivio Storico del Comune di Marradi con il marito Marcello aveva scelto la Badia del Borgo come residenza marradese ed alla antica Abazia, che ebbe con l’abate Taddeo Adimari, compagno d’Infanzia di Lorenzo il Magnifico, il suo periodo più fiorente, aveva dedicato il suo interesse storico di ricercatrice. La sua scomparsa prematura il 12 ottobre del 2006 ha determinato un vuoto fra quanti l’hanno amata ed apprezzata ed ha impedito il compimento e la stampa della sua opera sulla “Badia”. Alla Badia c’erano tutti i familiari con il marito Marcello Paoli, il figlio Cosimo, la sorella Giovanna ed il cognato Pier Francesco. C’erano moltissimi amici e fra questi le sue compagne d’infanzia Giuliana e Nelly. L’amministrazione Comunale in assenza del Sindaco era rappresentata dagli assessori Gabriele Miniati, parente di Fulvia e Silva Gurioli amica. Presenti anche gli ex sindaci Rodolfo Ridolfi e Giuseppe Matulli che è intervenuto per un breve ricordo come pure l’ingegner Montanari a nome dei condomini. Dell’illustrazione della ricerca di Fulvia sulla storia del monastero, dalla sua fondazione alla soppressione nel diciottesimo secolo, se ne sono incaricate con passione Livietta Galeotti e Teresa Montuschi. Dalle carte e dal lavoro di Fulvia escono importanti approfondimenti e inedite curiosità sulla vita del monastero nei secoli che vanno ad arricchire le pubblicazioni gli studi e le iniziative intraprese dal Comune di Marradi fin dal 1992 in occasione delle celebrazioni laurenziane con particolare riferimento al “Maestro di Marradi” ed alle sue splendide tavole.