lunedì 9 luglio
Dopo l’intervento del PDL sul rischio chiusura degli uffici postali di Crespino Sul Lamone e Lutirano interviene ora la Lega Nord con un comunicato stampa che molto volentieri pubblichiamo Secondo quanto denunciato dall’Uncem, in provincia di Firenze sono 10 gli uffici postali a rischio chiusura entro la fine del 2012. Di questi, ben 8 sono collocati nell’area del Mugello. «Come al solito – chiosano Lorenzo Bellini, segretario della sezione Alto Mugello della Lega Nord Toscana, e Gian Luca Lazzeri, consigliere regionale del Carroccio – a rimetterci sono sempre i cittadini, soprattutto i più anziani. Il Mugello è sempre più terra dimenticata e questa scure che si potrebbe abbattere sulla maggior parte dei nostri uffici postali ne è l’ennesima dimostrazione». Secondo quanto riportato dall’Uncem, dovrebbero rimanere aperti quasi esclusivamente gli uffici “centrali” nei comuni di Marradi, Firenzuola e Borgo San Lorenzo a discapito di quelli delle frazioni più lontane. «Non si possono, per esempio – proseguono i due esponenti del Carroccio – chiudere gli uffici di Crespino del Lamone e Lutirano. Non dimentichiamoci che gli anziani riscuotono la pensione e molti sfruttano il servizio bancoposta». Per fare un altro esempio del disagio che colpirebbe gli abitanti dell’Alto Mugello, se dovessero chiudere l’ufficio postale di Piancaldoli, gli abitanti di questa zona dovrebbero fare 20 chilometri per usufruire dell’ufficio di Firenzuola e, a questo punto, converrebbe loro andare direttamente in Emilia Romagna.
Secondo i due membri leghisti, «questo taglio incondizionato della maggior parte degli uffici postali del Mugello non va nella direzione della razionalizzazione delle spese. Se a Poste Italiane vogliono tagliare gli sprechi che controllino l’uso delle auto di servizio». «Secondo alcune testimonianze – afferma Bellini –, pare che non venga più consegnata la posta ai contadini, alcuni dei quali se la devono andare a prendere nelle cassette poste sulle strade principali».
Per Bellini e Lazzeri, «la situazione del Mugello – concludono – è drammatica e proprio per questo abbiamo deciso di coinvolgere la Regione per mezzo di un’interrogazione affinché non vengano chiusi gli uffici postali nelle zone più disagiate di montagna, ma si miri a una reale razionalizzazione delle spese».
A cura della Redazione