martedì 18 settembre
Marradi rende omaggio al ‘pittore contadino’ naif Francesco Galeotti, al ‘suo’ pittore dedicandogli una mostra permanente all’interno del Centro culturale Dino Campana. Una sala con un allestimento raffinato ed elegante che esalta i toni accesi dei colori e i soggetti raffigurati nei suoi quadri (paesaggi e vegetazione, fiori coloratissimi e animali, faraone e girasoli quelli dominanti) e che fa ‘immergere’ il visitatore nella sua vita e arte attraverso 15 opere della collezione privata cedute di recente al Comune dalla moglie Maria Petronici Galeotti, come aveva espresso lo stesso artista. All’inaugurazione erano presenti, tra gli altri, il sindaco Paolo Bassetti e l’assessore alla Cultura Silva Gurioli assieme alla moglie Maria.
Il “pittore contadino” è scomparso un anno fa all’età di 91 anni, ed era talmente affezionato al proprio paese che tra le ultime volontà aveva espresso il desiderio di donare alcune sue opere alla comunità marradese. E come segno di gratitudine per la sua generosità e per ricordarlo con affetto, l’Amministrazione comunale ha voluto portare a compimento la realizzazione dell’esposizione permanente con cui poter ammirare e contemplare la sua arte: nei suoi dipinti, vere e proprie osservazioni colorate della natura appenninica, Galeotti ha raffigurato la vita rurale raccontandola attraverso i girasoli e le faraone, quali elementi del paesaggio e della vita agricola che animavano e coloravano la campagna e la quotidianità contadina, “elevandola ad incantata meraviglia e ad eterna fiaba”.
Oltre ai dipinti, la mostra permanente si compone anche della scultura di una faraona e di altri oggetti e strumenti di lavoro appartenuti al pittore. Un’artista di fama internazionale, tra i più grandi esponenti contemporanei della pittura naif. E le sue opere sono state esposte nei più importanti e prestigiosi musei del mondo.
“E’ molto bello poter continuare tutti insieme ad apprezzare l’arte di Galeotti che ci parla dei nostri paesaggi, con la sua variegata vegetazione, con fiori coloratissimi e animali pieni di vitalità, prime fra tutti le amate faraone – sottolinea il sindaco di Marradi Paolo Bassetti -. Mi ha sempre colpito che Galeotti abbia iniziato a dipingere nel 1945 nel Campo di Concentramento, forse nel momento più difficile della sua vita; con la forza del cuore e della mente – commenta – è riuscito a sconfiggere il dramma del presente e sulle ali della fantasia ha dato inizio con ‘un sasso, un cordone, un bacchetto’, alla sua arte che poi l’ha accompagnato fino alla fine della sua lunga vita. Francesco, mi permetto di rivolgermi con confidenza all’artista per l’amicizia e la stima che da lunghi anni ci legava, insieme alla natura che faceva parte di lui – aggiunge -, ha molto amato le persone che ha incontrato nel suo cammino e il suo paese, rimanendo sempre semplice e autentico. Francesco Galeotti ha contribuito a far conoscere e amare Marradi e rimarrà per sempre uno dei personaggi rappresentativi del nostro Comune, la nostra riconoscenza e il nostro affetto continueranno nel tempo, intraprendendo tutto quelle iniziative volte a mantenere vivo il ricordo del nostro pittore, ma soprattutto – conclude il sindaco Bassetti – per far conoscere alle nuove generazioni la forza e l’autenticità della sua arte e del suo talento che lui considerava un dono di Dio.”
Per l’assessore alla Cultura Silva Gurioli “i quadri donati rispecchiano il percorso artistico di Francesco Galeotti a partire dal 1956 con una natura morta, frutto della frequentazione del pittore Eduardo Gordigiani, notturni, nevicate, le faraone con i girasoli, uno dei suoi autoritratti fino alla festa di faraone al girasole del 2000. Un percorso artistico completo – afferma – che esalta i toni accesi dei colori: il giallo dei girasoli, l’azzurro del cielo e dell’acqua e il rosa dei tramonti; faraone e girasoli, soggetti dominanti in Galeotti naif, la Torre di casa Cappello le trame di una favola che Galeotti di volta in volta vuole raccontare. Il filo conduttore della mostra – continua – vuol essere proprio Francesco Galeotti in prima persona che, dopo aver riscosso grande successo di critica ed aver esposto in numerose e qualificate gallerie e mostre le sue opere, oggi ci racconta la sua vita. La mostra permanente – conclude l’assessore Gurioli – è corredata dalla sua fisarmonica, dal cavalletto, dalla tavolozza e dai pennelli ed anche dalla scultura di una faraona”.
ufficio stampa
johnny tagliaferri