Riprendiamo dalla Nazione un articolo di Paolo Guidotti
MARRADI IN OCCASIONE DELL’APPUNTAMENTO CON LE CASTAGNE
«Sul treno pigiati come sardine
Un’odissea per andare alla sagra»
Una tranquilla domenica di disagi: un anziano colto da malore
di PAOLO GUIDOTTI
«MA STIAMO andando alla sagra del marrone o delle sardine?». Alcuni, pochi in verità, la buttano sullo scherzo. Ma non c’è dubbio che anche domenica scorsa, anzi, soprattutto domenica scorsa — una splendida giornata di sole — per chi ha voluto utilizzare il treno per partecipare alla grande sagra della castagna di Marradi, è stato un viaggio piuttosto travagliato.
Ne dà testimonianza uno dei tanti che ha scelto Marradi come meta per la propria gita domenicale, «Siamo partiti — racconta l’ingegner Marco Bruni di Empoli — da Firenze in direzione Marradi, e alla stazione di Santa Maria Novella si è presentata una littorina con quattro vagoni in tutto, strapieni». Ma il peggio è accaduto al ritorno: «poco prima delle 17 si presenta un Minuetto composto da solo due unità, con centinaia di persone in attesa sui binari». Gran ressa per salire: «il treno — –racconta il testimone — era pieno di famiglie con bambini piccoli e anche anziani, fortunatamente i giovani facevano a turno con gli anziani o cedevano il posto. Al ritorno, dove la situazione di costipamento è stata pure peggiore, è dovuta intervenire anche la Misericordia per un malore occorso ad un anziano che è stato “sbarcato” a Vaglia per le cure mediche».
E dire che stavolta Trenitalia aveva fatto tutto il possibile: ieri in una nota si ricordava che «in caso di manifestazioni, i potenziamenti non vengono decisi da Trenitalia, ma dalla Regione Toscana, che deve coprire con proprie risorse i relativi costi».
E così è stato. Si sono potenziati i treni ordinari, e aggiunti otto treni straordinari: «Si tratta di un incremento dei posti offerti rispetto ad una domenica ordinaria del 220 per cento», dice Trenitalia, che sottolinea anche i limiti della Faentina: con il binario unico, senza elettrificazione e con quelle pendenze e gallerie, di più non si poteva fare.
IL FATTO è che domenica a Marradi sono arrivati in tantissimi — si parla di quasi 15 mila persone —, che hanno preso d’assalto non soltanto i treni: lunghe code sulle strade, tre turni nei ristoranti, con migliaia di coperti. «Ci dispiace e ci scusiamo per i disagi — dice il sindaco di Marradi Paolo Bassetti — che ieri ha contattato la direzione di Trenitalia per verificare l’accaduto: «Stavolta i mezzi sono stati messi a disposizione, in maggior numero. Ma non è bastato. Noi valorizziamo molto la sagra, cercando di incentivare l’uso del treno. Purtroppo, con queste affluenze, qualche disagio è inevitabile, anche perché le partenze si concentrano in una fascia oraria ristretta. Il prossimo anno solleciteremo la Regione per la messa a disposizione di un numero ancora maggiore di convogli». Ma il fascino della sagra della castagna di Marradi, evidentemente è più forte dei disagi per i trasporti. E si ritorna sempre volentieri: «La prossima volta — dice un fiorentino in attesa del treno — meriterebbe fare come Dino Campana», il poeta che era solito farsela da Marradi a Firenze a piedi. Un tragitto un po’ troppo lungo…