lunedì 14 ottobre
Presentato al Centro Studi Campaniani “Enrico Consolini” il libro di Alberto Vincenzoni, il giovane storico dell’arte alessandrino, che nel 2012, in occasione dell’80° Anniversario della scomparsa di Dino Campana e del 50° Anniversario della pubblicazione del primo L.p di Luigi Tenco, ha pubblicato “DINO CAMPANA E LUIGI TENCO: POETI ALLO SPECCHIO” Ed- Logus mondi interattivi, come omaggio all’arte e alla poesia di questi due poeti. Il libro prima di giungere a Marradi è stato presentato al Convegno di Studi tenutosi a Genova nei giorni 21-22 Giugno 2012 nell’ambito della rassegna culturale “Luigi Tenco e Tullio Piacentini: i rivoluzionari della video-musica. L’autore socio sostenitore del Centro Studi di Marradi scrive. “Desidero ringraziare le persone che hanno creduto ed apprezzato da subito il progetto: Mirna Gentilini la quale continua a portare avanti l’opera e la memoria del poeta Dino Campana, l’assessore alla cultura Silva Gurioli per aver appoggiato ed apprezzato il progetto…Un ringraziamento particolare a Rodolfo Ridolfi …per il supporto ed i suggerimenti che durante la stesura del volume, ha voluto gentilmente fornirmi..” Quando Vincenzoni mi parlò del suo progetto mi ricordai dei contatti e della corrispondenza che avevo intrattenuto dieci anni prima, nel settembre del 2002 con Bruno Lauzi grande estimatore di Campana anch’egli storico componente della cosidetta scuola cantautorale “genovese”, che stava lavorando nonostante la malattia ad un progetto musicale, centrato sullo studio della ciclicità del verso campaniano. “Se andrà in porto”- mi disse Lauzi- “sfocerà in un’opera per orchestra da veicolarsi nei più importanti teatri”. D’altro canto tra i versi dei poeti e quelli dei cantautori scorre un fiume carsico di suoni di versi di rime di temi riconoscibili e ricorrenti. Nel suo studio comparativo Vincenzoni, muovendo dall’ipotesi di una fascinazione di Tenco verso la poesia visionaria di Campana formulata dal giornalista e scrittore Aldo Fegatelli Colonna, contenuta in un volume monografico su Luigi Tenco, “Luigi Tenco. Vita breve e morte di un genio musicale” edito da Mondadori nel 2001, fa notare, come alcune composizioni tenchiane siano profondamente visionarie e in esse (anche se minimamente percepibile) sia possibile trovare traccia della poetica campaniana. Vincenzoni analizza alcuni testi di Campana che paiono avere, per l’autore, un nesso con le composizioni di Luigi Tenco. Naturalmente questo volume illustra solo una ipotesi, poiché dell’interesse o della conoscenza di Tenco per il poeta di Marradi non c’è traccia. Questo volume ha dato comunque la possibilità di scoprire (o riscoprire) l’indissolubile e indiscusso valore artistico e poetico di due affascinanti personalità, le quali, nonostante abbiano vissuto in due epoche differenti, hanno lasciato una eredità culturale certa per le generazioni future. A dare sapore e significato alla serata le considerazioni del giovane campaniano Francesco Chiari su Poesia e cantautori.
Rodolfo Ridolfi