La Fidapa di Marradi ha inaugurato sabato 2 agosto presso il Centro Dino Campana la mostra intitolata “Omaggio a Giovanna Dacci”, una antologica dell’artista marradese, nata nel 1929 e scomparsa nel 2013. Dal Convegno dedicato alla pittrice, dalle approfondite esposizioni dei relatori Stefano Mercatali e Silva Gurioli, dagli interventi della figlia della pittrice Antonella e del nipote Cesare, dalla testimonianza di Flavia Benelli, e dalla visita alla mostra abbiamo ricavato la convinzione che non vi è, forse, argomento che non sia rientrato prima o poi negli interessi artistici di Giovanna Dacci. Temi preferiti all’inizio della sua attività sono naturalmente i cardi, le case, i poderi, le ambientazioni campestri, insieme agli oggetti della vita quotidiana, rappresentati secondo stilemi vicini al realismo. Pittrice di talento riconosciuta e riconoscibile, si confermò alla pittura dal vero grazie anche al maestro Maceo Casadei.
“La pittrice dei cardi”, coltivò anche lo studio del paesaggio e del ritratto, bellissimi i paesaggi dove fortissime sono le contaminazione impressionistiche rivisitate attraverso l’influenza di Maceo, il suo genere prediletto è sempre stata la natura morta, con composizioni di frutta, fiori ed oggetti e sono proprio le sue nature morte che ce la rendono indimenticabile. Una straordinaria partecipazione, un pubblico fortemente coinvolto una mostra dominata da colori e paesaggi conosciuti e riscoperti attraverso l’occhio ed il pennello di quella signora sensibile discreta gentile che con semplicità ha saputo rendere il suo amore per la sua famiglia ed il suo paese.
Nel presentare al pubblico questa formidabile selezione di opere di Giovanna Dacci, la presidente della Fidapa Silva Gurioli ha affermato: ” Nel lontano 1930 la nostra Fondatrice l’Avvocato Lena Madesin Phitlips: scriveva: “Ogni donna, come cittadina, deve portare alla politica del suo paese, il contributo del suo pensiero, lungimirante e costruttivo, seguito da un’azione determinata. Ogni donna deve dedicarsi a tutelare e promuovere gli interessi di tutte le altre donne nel mondo degli affari, delle arti e delle professioni. La nostra fondatrice, quasi un secolo fa, aveva intuito l’importanza ed i benefici che sarebbero derivati alle donne dal lavorare insieme in una sorta di rete, all’epoca difficile da realizzare, oggi resa agevole ed efficace dai moderni mezzi di comunicazione. La sezione Fidapa BPW di Marradi quest’anno ha festeggiato i quindici anni dalla fondazione. Molteplici sono state le iniziative e in questi anni abbiamo inteso tracciare anche un percorso di valorizzazione delle donne di Marradi, espressione dell’arte e dei mestieri. In tale solco abbiamo voluto rendere omaggio a Giovanna Dacci, a poco più di un anno dalla scomparsa. Giovanna Dacci è stata una pittrice di talento”
Noi aggiungiamo a conclusione della nostra visita a questa mostra, “omaggio” resa alla marradese doc, per chi ancora non l’avesse visitata che è una rassegna davvero speciale di quello che potremmo definire il “corpus” delle opere della pittrice .
Opere scelte che fanno fare al visitatore la conoscenza diretta di un artista nutrita di linfa vera, fedele alle ragioni di una ‘buona pittura’ ispirata dalla natura e filtrata dal sentimento, passando dagli effetti bozzettistici dell’ en plein air al più robusto verismo delle composizioni d’interno, delle nature morte e dei ritratti. Così si può dire di Giovanna Dacci che è stata una “maestra” se stessa sempre, nel succedersi delle mode e degli “ismi” lungo un secolo artisticamente tormentato.
La redazione culturale