Sveglia, Occidente,sveglia! Siamo in Guerra… I Comuni e le scuole ricordino Oriana Fallaci

 

  fallaci 2mercoledì 17 settembre
“Sveglia, Occidente, sveglia! Ci hanno dichiarato la guerra, siamo in guerra! E alla guerra bisogna combattere” (Oriana Fallaci)
 

fallaci

 

Sono passati quasi otto anni dalla scomparsa di Oriana Fallaci e mai come in questi giorni la sua visione, la sua verità, la sua intransigenza ed il suo insegnamento sono ricordati e rimpianti da molti. E’ giunto il momento che la politica, le istituzioni, soprattutto quelle scolastiche e culturali, promuovano momenti di riflessione,  sull’importante testimonianza  politica e civile che Oriana Fallaci ci ha lasciato. Ricordino  Oriana Fallaci per il suo contributo culturale e storico, e per il suo coraggioso impegno  nell’affermare la necessità di tutelare la nostra civiltà cristiana ed occidentale, anche intitolandole una Via o Piazza cittadina. Firenze non ha ancora provveduto provveda subito ed anche i Comuni del Mugello si attivino in questa direzione.

 

Oggi le condizioni dello scontro fra Islam ed Occidente sono nuovamente di drammatica attualità, i cristiani sono perseguitati in maniera sistematica,   le vicende prima della Libia, dell’Egitto, della Siria e poi quelle di queste settimane che ci hanno fatto scoprire Jhadisti legati ai tagliagole del Califfato autoproclamato dell’Iraq e del Levante e fedelissimi alla guerra santa per l’Islam a casa nostra, sono lì ad  attestare che siamo nuovamente in guerra forse la terza guerra mondiale come ha accennato Papa Francesco. Per questo “Sveglia, Occidente, sveglia! Ci hanno dichiarato la guerra, siamo in guerra! E alla guerra bisogna combattere” (Oriana Fallaci). Sono passati quasi otto anni dalla scomparsa di oriana Fallaci e mai come in questi giorni la sua verità la sua intransigenza ed il suo insegnamento sono rimpianti da molti, anche da quella sinistra supponente e salottiera che non la sopportava. Io come ho sempre fatto anche quando andavano di moda le bandiere della pace che oggi evidentemente i catto-comunisti hanno riposto in naftalina, voglio rendere omaggio ancora una volta all’umanità complicata di Oriana, alla sua figura di donna, giornalista e scrittrice perché sto dalla parte di coloro che si sentono “ orfani”. Ho avuto il privilegio di conoscere Oriana Fallaci, toscana purosangue, con la sua forte personalità e i suoi modi spicci, nel corso di una campagna elettorale a Firenze alla fine degli anni 70 quando fu candidata al Senato della Repubblica nel collegio di Greve in Chianti, per il PSI e conservo gelosamente una lettera che mi inviò, quando ero Sindaco di Marradi, lettera che accompagnava una copia del suo libro Insciallah, 1990, super premio Bancarella con la preghiera che Oriana mi rivolgeva di ringraziare mio padre che a New York l’aveva aiutata a scrivere correttamente le parti in dialetto di Nicola romagnolo di Ravenna, il figlio dell’edicolante vicina Galla Placidia. E’ morta il 15 settembre del 2005 mentre i nostri soldati erano di nuovo in Libano come nell’1983, lasciandoci mentre era in atto una nuova assurda offensiva degli Islamici contro Benedetto XVI e contro il cristianesimo.. Ci manca la sua rabbia ed il suo orgoglio, ci manca Oriana che non le mandava a dire ma esprimeva chiaramente la sua opinione “politicamente non corretta” da “antifascista” ma non pacifinta che odia quanti nel nome “ormai sputtanato” della pace manifestano a senso unico ed usano la violenza per condannare la violenza, che approfittano della democrazia per scatenare l’eversione. Oriana venne sopraffatta dal male nel momento in cui “Il relativismo rinnegava i costumi millenari della nostra storia ma il suo insegnamento alla faccia degli ipocriti sinistri rimane di straordinaria attualità là dove sottolinea lo svilimento dei valori della vita, della persona, del matrimonio, della famiglia e come sia deleterio predicare l’uguale valore di tutte le culture. Si lascia senza guida e senza regola l’integrazione degli immigrati”. Per superare questa crisi abbiamo bisogno di più impegno e di più coraggio sui temi della nostra civiltà Di fronte alla nuova aggressione dei Jhadisti, la nuova flotta islamica, gran parte dell’occidente sembra aver perso ogni riferimento all’orgoglio di appartenere ad un mondo libero. Molti di sinistra dopo l’11 settembre se la sono presa con Oriana Fallaci piuttosto che con i fondamentalisti. Noi piangiamo Oriana e ci sentiamo orfani, perché ci manca la sua voce aspra di donna combattente, ci manca la sua occidentale arroganza, ci manca la sua impietosa visione del nostro mondo.

Rodolfo Ridolfi

“Vivi Centro” Le osservazioni di Paolo Bassetti sottoscritte da trenta cittadini ed inviate all’Amministrazione Comunale.

imagesmercoledì 17 settembre

da Paolo Bassetti già sindaco di Marradi riceviamo il documento che molto volentieri pubblichiamo:

La proposta illustrata  dall’Amministrazione il 18 Agosto 2014 se per certi versi apprezzabile per l’interesse verso la riqualificazione necessaria e rivitalizzazione del centro storico di Marradi, diventa volatile e fantasiosa quando si parla di progetto <realizzabile in fasi successive in ragioni delle  disponibilità economiche>  o di < evoluzione della linea… tratto distintivo progettuale  che accompagna le percorrenze come un leitmotiv mutando funzione e morfologia lungo il cammino>: Marradi ha un piccolo centro storico, non è quello di una città e progetti troppo impositivi e dilatati nel tempo finiranno certamente per rimanere nel cassetto.Non esiste a oggi un progetto accompagnato da un seppur sommario conto economico della spesa (che comunque non sarebbe di poca entità, per la spesa va considerato anche il momento non troppo favorevole per le casse degli enti locali). Sicuramente c’è bisogno di intervenire per rendere più fruibile e appetibile il centro storico con interventi di manutenzione e arredo. Ma va anche tenuto conto degli interventi da eseguire su tutto il territorio comunale, frazioni comprese (basti pensare agli interventi da eseguire su buona parte della viabilità comunale, aree attrezzate parchi giochi ecc.) Un aspetto generale a nostro avviso non condivisibile è costituito dall’idea di prevedere arredi urbani inamovibili come il costosissimo rialzo delle pavimentazioni per la delimitazione di zone pedonali che andrebbero a pregiudicare sia la necessaria duttilità e polifunzionalità degli spazi pubblici in occasione di manifestazioni che la libertà di modificare le scelte di rivitalizzazione del centro senza il “cappio” di costi inaffrontabili. Nello specifico: L’idea della qualificazione delle porte di accesso al centro storico ci pare buona a patto che si intervenga con arredi amovibili Condividiamo l’idea di evidenziare le nostre peculiarità (Paese natale di Dino Campana e terra del “Marron Buono”) Le vele sopra la scalinata non ci convincono affatto come anche l’intervento eseguito sugli scalini  e la grande fioriera (credendo di fare un buona cosa abbiamo cambiato completamente l’aspetto austero della settecentesca scalinata). Per la modifica della scalinata (inserita fra due palazzi storici di Marradi) ci siamo dimenticati la richiesta dell’autorizzazione alla Soprintendenza ai beni artistici. Chissa cosa avrebbe risposto ? Ricordiamocelo per il futuro (i centri storici é bene salvaguardarli) Non si trovano giustificazioni né per i cinquanta metri di zona pedonale in Via Tamburini né per la fontana davanti al Palazzo Comunale anzi, la fontana andrebbe a costituire superfetazione in una piazza di rara bellezza e nobiltà per paesi dell’importanza del nostro cosi come costituirebbero superfetazione gli alberi davanti al Palazzo Cannone che oltretutto andrebbero a coprire il palazzo più bello della piazza. Di non facile attuazione ci sembra a primo avviso anche il doppio senso di circolazione in Via Castelnaudary. Capitolo molto importante sono l’allargamento di parte dei marciapiedi: In certi punti si va ulteriormente a restringere la sede viaria(il doppio senso di circolazione non si potrà più ripristinare, anche solo per eventuali necessità come la non transibilità di Via Razzi) restringere la sede viaria è una cosa da non fare, crea ostacoli e difficoltà nei giorni di fiere,sagre e mercati anche al passaggio dei mezzi di soccorso. Si dice il tutto va fatto per l’abbattimento delle barriere architettoniche (purtroppo tanti sono i centri storici che hanno queste problematiche e Via Talenti ha un pendenza che supera abbondantemente l’8% pertanto l’eliminazione delle barriere architettoniche totale è impossibile) Si ipotizzi invece di toglierli i marciapiedi per allargare la sede viaria e eliminare gli inconvenienti  che esistono e le barriere architettoniche,  tenendo conto con diverse pendenze degli accessi ai negozi e abitazioni presenti. Si dice anche i soldi a disposizione sono pochi pertanto poco verrà fatto. In parte è vero per l’anno 2014 il bilancio comunale prevede una spesa per la riqualificazione del centro storico di € 102.000,00 (€ 52.000,00 fondo regionale per la montagna,€. 30.000,00 contributo regionale ottenuto dall’amministrazione precedente in prima ipotesi destinato al parcheggio P.le G.Mini poi stornato dalla giunta Triberti per in centro storico, e € 20.000,00 da prevista vendita terreni ex Asilo F.lli Scalini). Non esistente a oggi un progetto approvato dalla Giunta (del coinvolgimento del consiglio comunale per un opera di così impattanza non se ne parla assolutamente) noi pensiamo che sia importante invece prima di mettere mano anche a piccoli stralci coinvolgere tutte le parti interessate e cercare per quanto possibile delle proposte e soluzioni le più condivisibili possibile. (In primis l’intero consiglio Comunale eventualmente lavorando con  una commissione, i cittadini, le rappresentanze economiche che esercitano all’interno del centro storico) Dalle notizie in possesso oltre alla spesa di circa €20.000,00 per la scalinata la somma rimanente dal bilancio 2014 dovrebbe essere impegnata per un stralcio per l’allargamento dei marciapiedi (tratto angolo Via Fabbrini/Via Talenti – Farmacia). Chiediamo con determinazione che le cose sopra dette siano tenute nel dovuto conto proprio per non pregiudicare scelte e opportunità future. Il nostro gruppo consigliare non appartiene alla categoria che è tutto sbagliato e tutto da rifare perche non l’abbiamo proposto noi(non siamo per buttare via il bambino con l’acqua sporca). Pure a noi qualche volta piace sognare ma ci piace forse di più dare il nostro contributo rimanendo bene ancorati alla realtà e pertanto ci permettiamo di dare alcuni suggerimenti per rendere il nostro centro storico più attraente e vivibile: Massima attenzione a chi esercita la propria attività nel centro( la presenza dei commercianti e degli artigiani sono categorie di vitale importanza per la vivibilità del centro) Pertanto coinvolgimento e ascolto dei commerciati e artigiani che nel centro esercitano Favorire all’interno del centro l’installazione di gazebo da parte dei Bar e Ristoranti (possibilmente con una concordata tipologia di manufatti) Intervenire con opere di manutenzione della sede viaria e dei marciapiedi Individuare all’interno del centro aree di aggregazione e posti di seduta che certo mancano Valorizzare e sistemare Largo Avis e accessi fiume Lamone ,Piazzetta fontana angolo Via Talenti/Via Razzi,loggiato Palazzo comunale Sistemazione accesso Vicolo Badia,pulizia vicolo accesso parcheggio il Chiuso e Vicolo Torre Riqualificazione area mercato coperto/Teatro Animosi Non condividiamo chi dice e scrive che l’emorrogia demografica di Marradi si arresta con la  proposta dell’amministrazione in carica e che con tale intervento si possano risolvere anche i problemi dell’ economia locale. Pensiamo che serva molto altro per incentivare il turismo e l’economia Marradese,una cosa su tutte lavorare per un tassazione di competenza comunale minore (TA-RI – TA.SI) Questa sera però siamo qui per discutere la proposta avanzata dalla giunta Triberti il 18 Agosto e per fare le nostre valutazioni e proposte.Per quanto mi riguarda e ci riguarda sulla proposta avanziamo forti perplessità e crediamo di essere  stati chiari e propositivi. Concludo questa introduzione con una affermazione: Il nostro centro storico é molto bello, elegante e signorile, come pochi altri di tale dimensioni,rivilatizziamo, abbelliamo ma stiamo attenti a non stravolgerlo non cambiamogli faccia, (la scalinata né è una lampante dimostrazione) non ci sarebbe perdonato.

Paolo Bassetti

 

 

Centenario della Pubblicazione dei “Canti Orfici” Premio “La Poesia ci salverà”- La dichiarazione di Michele Toriaco.

 

Il poeta Michele Toriaco
Il poeta Michele Toriaco

sabato 13 settembre

Il vincitore del premio  “La Poesia ci salverà”, Michele Toriaco appresa la notizia ha dichiarato: “Sono lieto e onorato di questa scelta. Un riconoscimento che premia non solo il poeta, ma anche e soprattutto la Poesia. È Lei la vera vincitrice, e non a caso il tema del concorso “La Poesia ci salverà” riflette pienamente questo mio pensiero. La Poesia, come ha scritto il poeta e saggista Antonio Prete, «è un paese dai mille sentieri e dalle molteplici rifrangenze: di miraggi, di voci, di ritmi, di idee e sogni e sfide»; grazie alla Poesia noi “viventi tra i viventi” siamo impegnati «a custodire e preservare, nella lingua della Poesia, una bellezza oggi consegnata all’inciviltà della distrazione e della distruzione». D’altronde, è un fatto e cito un passo del film “L’attimo fuggente”, con protagonista il compianto Robin Williams che, nelle vesti di professore di Letteratura, così diceva ai suoli allievi: «Non leggiamo e scriviamo poesie perché è carino: noi leggiamo e scriviamo poesie perché siamo membri della razza umana; e la razza umana è piena di passione. Medicina, legge, economia, ingegneria sono nobili professioni, necessarie al nostro sostentamento; ma la poesia, la bellezza, il romanticismo, l’amore, sono queste le cose che ci tengono in vita».

Nota biografica

Michele Toriaco nasce nel 1961 a Torremaggiore, in provincia di Foggia. Pubblicista dal 1990, collaboratore della Gazzetta del Mezzogiorno dal 1991, ha al suo attivo diverse pubblicazioni e alcuni importanti riconoscimenti letterari. Per la saggistica, è presente nei saggi  L’Italia domanda (con qualche risposta) di Enzo Biagi (Rizzoli 2004 e 2005), Il paese delle molte storie di Sergio Romano (Rizzoli 2007), Il comune sentire del cardinale Carlo Maria Martini (Rizzoli 2011 e 2012). Per la poesia, sulla rivista Poesia (edizioni Crocetti 1991, 1994, 1995 e 2002), nelle antologie dei concorsi Roma Città delle meraviglie del Centro di poesia contemporanea di Roma (Lepisma edizioni 2013), Guido Zucchi Bologna (Vedizioni 2013) e L’amore ai tempi della collera, edizioni LietoColle (Como 2014).

Mauro Ridolfi: Dall’incuria non si salva neppure l’area storica di Castiglionchio. Marradi senza decoro e senza segnaletica a terra-Bassetti e Miniati chiedono lumi sul monumento che non c’è.

castellonegiovedì 11 settembre

Riceviamo da Forza Italia Marradi e dal consigliere comunale Paolo Bassetti  ancora  comunicati stampa  che pubblichiamo:

Abbiamo fatto un sopraluogo all’area del Castellone, l’antica Rocca di Castiglionchio dopo che alcuni ospiti italiani e stranieri della struttura i Cancelli (in Comune di Palazzuolo) ci avevano segnalato lo stato di abbandono della area, la situazione come si evince dalle foto è veramente catastrofica: erba, rovi e boscaglia hanno preso il sopravvento, i tavoli con le panche e le legende con la storia del castello sono stati preda di atti vandalici, il faro che di notte illuminava il Mastio è ovviamente in disuso e sepolto dalla vegetazione, l’altra struttura denominata il Cavaliere di Malacoda anch’esso sepolto dal bosco e rovi e la recinzione in legno a palizzata divelta come pure la cancellata che chiudeva l’entrata al Mastio, per non parlare della strada comunale che dal podere le Coste porta alla Rocca, impraticabile e praticamente inesistente tanto che anche i bambini del CRE Parrocchiale di Marradi hanno dovuto rinunciare alla passeggiata che volevano effettuare al Castellone . Pensare che per la ristrutturazione del Mastio e la creazione di tale area verde sono state investite rilevanti risorse dei fondi Europei e della Regione Toscana. Alla manutenzione fino al 2013 avevano provveduto, con l’ausilio della squadra esterna dei cantonieri comunali, gli impagabili volontari del gruppo Alpini in congedo della sezione di Marradi che hanno anche ripristinato il bagno della Stazione oggi in uno stato di pulizia indecoroso. Dal maggio 2013 tutto è in stato di totale abbandono, chiacchiere troppe ma fatti zero…..è come dicevano i saggi di un tempo…LE CHIACCHIERE NON FANNO FARINA!!….SACROSANTA REALTÀ !!

Siamo oramai alle ultime giornate di questa estate 2014, se estate si può chiamare, siamo a metà settembre e con enorme stupore,  vediamo che nel  nostro paese l’amministrazione  non ha ancora provveduto a tracciare o rinfrescare la segnaletica a terra,  strisce pedonali,  stop e quant’altro , eppure ci risulta che a perdita di memoria, veniva fatta di solito nei primi periodi estivi, chissà perché ancora è state fatta? Forse per mancanza di risorse finanziarie? Eppure a conti fatti ci doveva essere ancora qualcosa come poco più di diecimila euro, proventi di sanzioni per violazioni del codice della strada ancora della vecchia amministrazione, che dovevano essere investiti appunto per tale scopo e non potevano  essere stornati per altri investimenti. Sarebbe opportuno far sapere ai cittadini visto che si tratta di soldi del contribuente a quale investimento  sono stati indebitamente destinati, o  forse pensano i nuovi, si fa per dire, amministratori di eseguire il lavoro tra una pioggia ed una nevicata chissà! ! , Sta di fatto che si parla tanto di decoro urbano e se facciamo un giro per il paese di decoroso vi è ben poco……o sbaglio??? Forse il bicchiere e mezzo pieno oppure occorrerà un tavolo per la segnaletica. Intanto cittadino vivi centro e non domandare.castellone 6

Mauro Ridolfi coordinatore Forza Italia e Capogruppo di Forza Italia nell’Unione dei Comuni del Mugello

Paolo Bassetti ex Sindaco di Marradi ha indirizzato, insieme a Gabriele Miniati, una interrogazione al Sindaco per esprimere delusione sulla mancata realizzazione del monumento in occasione del centenario della pubblicazione dei Canti Orfici che doveva essere inaugurato il 20 agosto e ha   ha convocato per lunedì 15 una pubblica Assemblea  sul tema “Vivi il Centro” Considerazioni e Proposte.