Urban Center è una locuzione anglosassone utilizzata per designare diverse tipologie di strutture la cui missione principale è il coinvolgimento critico delle comunità civiche nelle politiche di trasformazione della città e del territorio.
Originariamente concepiti negli USA come luogo centralizzato, istituzionalmente preposto a informazione, comunicazione e discussione dei progetti di trasformazione urbana, gli Urban Center si propongono come arena di dibattito per amministratori, professionisti, operatori economici, forze sociali, comitati di cittadini e singoli soggetti che intendono contribuire attivamente a delineare il futuro della città.
Il fenomeno degli Urban Center è incardinato sulla complessità delle culture di governo della città che hanno generato differenti forme interpretative, ascrivibili a due modelli classici di cultura del diritto. Nei Paesi ad “Atto Amministrativo” il soggetto ispiratore è di solito un’istituzione di governo locale della città, in esclusiva o in partenariato con altri soggetti d’interesse generale. Nei Paesi “Common Law” il milieu giuridico e culturale favorisce invece la costituzione degli Urban Center da parte di attori “altri” che non coincidono con la pubblica amministrazione (istituzioni universitarie, associazioni non-profit, community corporations, gruppi imprenditoriali, fondazioni).
Il superamento della tradizionale dicotomia pubblico/privato ha prodotto il protagonismo di un più vasto parterre di attori nel processo decisionale ove la dialettica tra soggetti consolidati (enti locali, imprese e investitori finanziari) e “protagonisti emergenti” (società di scopo, organizzazioni non-profit, gruppi d’interesse diffuso) può condensarsi negli Urban Center, “case di vetro” per scenari condivisi di sviluppo della città.
L’interesse per il fenomeno UC è legato all’evoluzione che queste strutture possono rappresentare per le autorità di governo locale. Un’intrigante opportunità per sperimentare nuove forme di democrazia partecipativa e deliberativa, non limitata agli aspetti passivi di tipo comunicativo-informativo, ma finalizzata alla costruzione condivisa delle linee guida delle politiche urbane.
A Marradi secondo il sindaco: Uno spazio multifunzione che ospita locali per diversi usi pubblici e saletta per incontri, mostre, convegni e iniziative. In due parole: “Urban Center”. E’ il nuovo ambiente che l’Amministrazione comunale di Marradi ha realizzato col recupero e la riqualificazione di una porzione dell’edificio dell’ex Mercato coperto, nel centro storico, che da molto tempo era inutilizzato. I lavori sono stati realizzati a tempo di record, poco più di un mese nell’ultimo scorcio del 2014, con un investimento di circa 100.000 euro (finanziato con fondo sviluppo rurale e risorse comunali).
L’inizio dell’attività è coinciso con la manifestazione “M’illumino di meno” nel mese di febbraio, e in breve tempo da associazioni locali sono arrivate diverse richieste per l’uso, per assemblee e corsi. Soddisfatto dell’apprezzamento che sta riscuotendo il nuovo spazio il sindaco Tommaso Triberti: “Abbiamo restituito a Marradi e ai suoi cittadini una struttura che aveva perso gran parte della sua funzione e le abbiamo ridato vita realizzando uno spazio polivalente con locali per diversi usi e attività a beneficio della comunità, e a giudicare dalle numerose richieste iniziali – spiega il sindaco Triberti – l’esigenza c’era, come avevamo pensato. E’ – aggiunge – uno spazio dove incontrarsi, fare attività, promuovere iniziative e che potrà essere ad uso anche dell’area esterna adiacente, quella dell’ex mercato coperto, per iniziative e manifestazioni, valorizzandola come è stato già fatto varie volte in questo ultimo anno”.
Costruito negli anni ’60, l’edificio di proprietà comunale, di due piani, entrambi di 260 mq, è stato interessato da un intervento di risanamento conservativo che ha comportato al piano terra il recupero di parte degli ambienti e la loro riqualificazione, il rifacimento degli impianti interni, sia elettrici che di riscaldamento e sanitari, la sistemazione di nuovi infissi e l’abbattimento delle barriere architettoniche. Ma l’obiettivo è di recuperalo completamente, come evidenzia il sindaco Triberti: “Un’area degradata proprio nel cuore del paese cambia, rinasce. Ma ciò che abbiamo iniziato deve continuare – continua – fino ad arrivare ad un recupero totale e complessivo, per questo abbiamo già pronto e presentato il progetto con richiesta di finanziamento. E’ un impegno che ci siamo presi e che realizzeremo – conclude -, come promesso in campagna elettorale ”.
E questa è la documentazione fotografica: