Torna sabato 9 luglio a Marradi, terra natale del poeta, “Marradi
Campana Infesta”. E dopo (s)catastrofe nel 2014 e (s)snodo nel 2015,
l’invasione artistica, anzi l’“infestazione” come la chiamano i
curatori, quest’anno avrà come tema “(s)confine”. Attorno a
“confine/sconfine/accoglienza” si articolerà infatti la 3° edizione del
festival organizzato dal Comune di Marradi con l’Accademia di Belle Arti
di Bologna e curato in particolare dall’artista Stefano Scheda con i
suoi allievi e performer, il designer Francesco Benedetti,
l’arte-terapeuta Mona Lisa Tina, l’artista Serena Piccinini. “Arti e artisti per celebrare Campana ma anche per alzare riflessioni su temi
attuali, come avverrà anche in questa edizione col tema del ‘confine’ e le sue letture e interpretazioni – sottolinea il sindaco di Marradi
Tommaso Triberti -. Per un giorno tutto il paese diventa l’Accademia delle Belle Arti, col dialogo tra vari linguaggi artistici e arti, il
coinvolgimento di cittadini e associazioni. Per tutto il giorno Marradi, con le sue vie e piazze, i suoi abitanti diventa un’opera d’arte
vivente”. Anche quest’edizione si caratterizzerà per “l’incontro interdisciplinare ampio” con performance e vocazioni artistiche, “esperienze creative e partecipative in un processo interattivo fra artisti, abitanti e territorio”, oltre a interventi,
contaminazioni e installazioni, anche giganti, che interpreteranno il concetto e la metafore legate a confine-sconfinamento-frontiera.
“Al di là dell’argomento specifico, che ogni anno è affrontato su diversi piani di lettura, la ricerca artistica che si porta avanti con questo progetto – spiegano i curatori – vuole essere uno studio attento dei comportamenti e delle relazioni tra gli
individui coniugato non solo attraverso il linguaggio delle arti visive,
ma anche attraverso quello della cultura tutta (filosofia, letteratura,
psicoanalisi, antropologia…). Differenti approcci teorici creano
sinergie, rompendo la distanza dei ruoli tra le persone e le scale
sociali di appartenenza. Obiettivo generale di questo ampio progetto
artistico è di sostenere prima di tutto un dialogo aperto e arricchente
con chiunque ne prenda parte”.
“Infestazioni” artistiche movimenteranno il paese. E così un corteo di scatoloni che giungerà in
piazza Scallele per erigere un muro che in seguito sarà abbattuto e
trasformato in tappeti-dimora per sdraiarsi e guardare le stelle, e
sempre in piazza, performance multimediali e video proiezioni,
composizioni istantanee di frammenti di voci in un’opera che diventa
concerto dal vivo, e poi ancora documentari e riflessioni, case di
marradesi che ospitano opere fotografiche, un’installazione gigante sul
ponte e una galleggiante sul fiume Lamone e un’altra al Teatro degli
Animosi, oltre alla mostra “(s)confine” allestita all’Urban Center con
le opere degli allievi dell’Accademia realizzate con i diversi linguaggi
contemporanei dell’arte