Un tentativo per definire il poeta di Marradi che scrisse di se stesso:
“ In ogni caso né da vivo e tanto meno da morto si avrà ragione di me.”
Associare i poeti con la P maiuscola a qualche forma di pazzia è una storia vecchia, d’altronde il filosofo Platone afferma che l’ uomo è incapace di poetare se non è fuori di sé. Per dare alla follia un valore costruttivo e creativo indubbiamente nuovo e disconosciuto, dobbiamo ricordare il famoso discorso di Steve Jobs ai giovani laureati che sollecitò ad essere affamati e folli per riuscire a cambiare il mondo.
Il tema fascinoso e coinvolgente sarà l’argomento della conferenza dibattito, organizzata dal Centro Studi Campaniani con il patrocinio del Comune di Marradi e dell’Accademia degli Incamminati di Modigliana che si terrà sabato 8 giugno alle ore 16 a Marradi in Via Castelnaudary, 5 dal titolo “ Genialità e follia. Dino Campana: genio o folle?”
Questo è il secondo della serie di incontri, programmati nel trentennale del Centro Studi Campaniani, tesi a scoprire i mille volti di un poeta spesso ricordato più per la sua tragica vicenda umana che per la sua opera, riconosciuta dalla critica letteraria moderna come un’esperienza poetica “tra le più suggestive del ‘900” (Andrea Zanzotto).
La fama di matto Dino se la cucì addosso con le sue azioni fin da giovanissimo: le fughe improvvise, i misteriosi vagabondaggi tra i monti, i subitanei furori; quella di poeta invece la confezionò con la penna dimostrandosi indiscutibilmente geniale nella creatività poetica, fintanto che non fu definitivamente rinchiuso in manicomio, da dove confidò :“Ero una volta scrittore ma ho dovuto smettere per la mente indebolita”. In campo poetico-letterario esempi del binomio genio e follia si sprecano quindi il tema è attuale e soprattutto calzante per Campana. Sotto la regia di Massimo Scalini, psichiatra, marradese di nascita e membro del comitato scientifico del Centro Studi Campaniani , il rapporto tra creatività artistica e follia sarà affrontato dal prof. Giulio Perugi, docente di psichiatria all’Università di Pisa e uno dei maggiori esperti di disturbo bipolare a livello internazionale.
L’evento, di notevole spessore culturale per le prestigiose personalità che partecipano, sarà un momento di conoscenza non solo di una patologia psichiatrica che colpisce a tutt’oggi molte persone, ma anche un modo per comprendere la grandezza di un poeta e di un uomo che definì la propria vita “un’ansia del segreto delle stelle, tutta un chinarsi sull’abisso”.