Il Virus cinese ha interrotto il gemellaggio con la città francese nel trentesimo anniversario così non è stato possibile per la delegazione di Marradi essere in Francia nell’estate scorsa e non sarà possibile come è accaduto tutti gli anni alla delegazione francese essere presente alla Sagra delle castagne. Tuttavia dopo 30 anni quello con la cittadina francese di Castelnaudary è un gemellaggio, un rapporto di amicizia ben saldo e riuscito. Un legame forte e concreto che si è rinnovato di anno in anno con visite reciproche, scambi culturali tra le due comunità e le rispettive associazioni. Il gemellaggio fu firmato a Marradi dai sindaci Rodolfo Ridolfi e Bernard Embry il 30 settembre 1990 e a Castelnaudary il 14 luglio 1991 e lo hanno continuato confermandolo in occasione del ventennale e del venticinquennale i sindaci Paolo Bassetti e Tommaso Triberti con il sindaco Patrick Mougard. Ricordiamo quindi doverosamente come: “Le comuni radici medicee – è scritto nella pergamena firmata dai sindaci trent’anni orsono- servono a mantenere legami permanenti tra le municipalità delle nostre città ed a favorire in ogni campo gli scambi fra i cittadini per sviluppare insieme ad una migliore comprensione reciproca il vivo sentimento della fraternità europea”. Alla luce di quanto è accaduto e sta accadendo in Europa sembrano concetti inconsueti ma che fra i Marradesi e les Chauriens hanno resistito nel tempo. L’idea di un gemellaggio fra Marradi ed una città dell’allora regione Languedoc-Russillon gemellata con la Toscana fu di Silva Gurioli moglie del Sindaco di Marradi che lavorava al dipartimento delle relazioni internazionali presso la Presidenza della Regione Toscana che la preparò in tutti i dettagli e la sottopose alla Amministrazione del Comune di Marradi che la fece propria. Fu così che il 30 settembre 1990 Marradi accolse la delegazione francese e ci fu la firma del gemellaggio. La speranza è che l’Europa si liberi quanto prima dalla pandemia e che le numerose ed importanti iniziative culturali, commerciali, sportive sociali fra i due Comuni possano riprendere il loro trentennale cammino. A ricordo di quegli anni riportiamo il diario di un viaggio a Castelnaudary del maestro Renato Ridolfi:
“Il torpedone rumoreggia. I giovani marradesi sono pronti a partire. Il fiume Lamone, da sotto il ponte grande, manda il suo fresco saluto ai gitanti. Il teatro degli Animosi, voluto e costruito nel 1792 dai Fabroni, nobili marradesi fedeli alla famiglia de’ Medici, assiste, silenzioso e severo, l’allegra e chiassosa partenza. Un ultimo bacetto ai propri cari che restano in trepida attesa e la carovana si muove tra sospiri dignitosi e calde lacrimucce. La cupola rossa…con il suo leone”, di campaniana memoria , dal palazzo municipale, saluta i partenti con svelti rintocchi. Le vie silenziose e assonnate hanno un breve sussulto. Si imbocca la statale 302 per Firenze davanti al Monumento ai Caduti di tutte le guerre e via per Biforco e Castiglionchio, le cascate di valbura, l’abazia di Santa Maria di Crespino, Casaglia, la Colla con i suoi930 metri sul mare, poi la discesa a Ronta, Panicaglia, dall’antica badia di S.Giovanni, Borgo san lorenzo con la torrelongobarda, San Piero a sieve, ai piè della rocca medicea, a Cafaggiolo turrita residenza della Famiglia De’ Medici, presso il lago asciutto di bilancino, borgo natio del famoso corridore ciclista gastone Nencini, Prato la tessile città patria di Curzio Malaparte, giornalista e scrittore, Pistoia, città romana e medievale importante, che ha originato i Fabroni, Montecatini Terme, Viareggio famosa per il suo carnevale, e Carrara dal marmo bianco caro a Michelangiolo Buonarroti e ad Antonio Canova.
Qui, Toscana…addio!
La confinante Liguria si presenta con La Spezia, importante arsenale della Marina Militare Italiana; e Genova, la “Superba” città natale di Cristoforo Colombo; sanremo la città dei fiori e del festival della canzone italiana e giù per la riviera fino a Ventimiglia.
Ora l’Italia cede il passo alla Francia che mostra la Costa Azzurra, Mentone e il Principato di Monaco con Montecarlo e il suo casinò, e Nizza, la città italiana, patria di Giuseppe Garibaldi, ceduta dai Savoia alla Francia nel 1860 per aver aiuti militari nella II^ guerra d’indipendenza contro l’Austria, Cannes, rinomata, tra l’altro per il festival cinematografico internazionale, Aix en Provence, centro termale per la cura dei reumatismi a trenta chilometri da Marsiglia; Salon de Provence , che ospita la Scuola di Aeronautica Militare francese; Arles, sul fiume Rodano nella Camargue, di origine greca, ma civilizzata dai Romani che, sotto l’impero di Augusto, la dotarono di insigni monumenti, Nimes conquistata dai Romani nell’anno 120 a.c. e abbellita da importanti opere, come la “Maison Carrée”, tempio fatto costruire da Agrippa, l’Arena e il tempio di Diana, ancora visibili. Poi, Montpellier, il più importante centro della Languedoc Roussillon e Narbonne, interessantissimo nodo ferroviario ed autostradale fra l’Atlantico, la Provenza e la spagnola Catalogna. Anche qui si trovano importanti vestigia romane. C’è Carcassone, lungo il fiume Aude e il Canal du Midì, che presenta il fascino medievale del più bell’esemplare francese di fortificazioni. Ma quello che più commuove chi arriva dalla valle del Lamone fiorita dicastagni ai rigogliosi vigneti del Louragais è il cartello segnaletico del gemellaggio: “Castelnaudary-Marradi”.
Castelnaudary, fondato dalla regina di Francia, Caterina De’ Medici, gemellato con Marradi, già possesso della Signoria medicea, ampliato ed abbellito dai Fabbroni che la rappresentavano in questo territorio ai confini con la Romagna e ne difendevano la “Via del grano e del sale”.