martedì 24 gennaio
venerdì 27 gennaio celebreremo doverosamente la Giornata della memoria. Partecipo con un ricordo dei palazzuolesi e marradesi internati come deportati politici a Mauthausen. L’alto tributo di sofferenze e di sangue pagato dai marradesi e palazzuolesi del passato sia di esempio alle giovani generazioni che hanno il dovere civico di non dimenticare.
Nelle pagine del registro degli arrivi a Mauthausen dall’Italia, relativo al trasporto n. 53 ho letto che il 24 giugno del ’44 furono tradotti da Fossoli a Mauthausen 475 deportati ai quali furono assegnati i numeri di matricola compresi fra il 76201 ed il 76675.
Nella sesta pagina dell’elenco del trasporto, con il titolo sottolineato Liste der Zugange vom 24. Juni (arrivi del 24 giugno), c’è scritto:
“416 Vanni Domenico 5.3.89 Marradi Baumeister (capomastro, perito edile). 76616 it. Sch. (Italianischer Schutzhaftling, cioè italiano arrestato in virtù del decreto della “Schutzhaft” detenzione preventiva a protezione del popolo e dello stato, così erano definiti i deportati politici
Domenico Vanni nato a Marradi il 5 marzo 1889 matricola 76616 Baumeister (capomastro)a Mauthausen fino all’agosto del ’44 poi al sottocampo di Peggau. Primo deputato provinciale socialista,sostenuto dalla sezione socialista Spartaco, dalla Lega Operaia, dalla Lega Proletaria e dalla Lega Gruppo Operaio di Palazzuolo di Romagna, guidata da Gino Lombardi, venne eletto, a trentun anni, alla Deputazione Provinciale di Firenze, la prima a maggioranza socialista. Antifascista, partigiano della Brigata Lavacchini, amico di Saragat, Nenni e Pertini, distintosi per aver salvato nelle montagne di Pian delle Fagge alcuni ufficiali piloti dell’Air Force USA abbattuti dalla contraerea nazista. Riuscì più volte a sottrarsi alla cattura che non potè evitare il 25 maggio del 1944, proprio il 25 maggio quando cadde in un’imboscata mentre si recava a vettovagliare gli americani e a portare, come d’abitudine, l’Avanti! A Palazzuolo. Torturato a Villa Triste in Via Bolognese a Firenze, fu deportato a Mauthausen con il trasporto 53 e la matricola 76616. Il Comune di Marradi negli anni ’90 gli ha titolato una via nella sua Biforco. Sopravvissuto
come i palazzuolesi:
Massimo Biagi diciottenne (4 settembre 1926) matricola 76247, impiegato, trasferito ad Ebensee dove morì il 21 marzo 1945.
Giuseppe Donatini nato a Palazzuolo di Romagna il 31 maggio del 1917, fabbro arrestato il 30 maggio matricola 76321 trasferito ad Ebensee dove morì il 21 aprile 1945.
Ubaldo Galeotti nato a Palazzuolo di Romagna, il 5 luglio 1886 avvocato matricola 76349 Kommando, sottocampo di Melk, Abazia di Melk quella del film “Nel nome della rosa”…
L’efferatezza nazista nei lager era accompagnata da un livello di innovazione tecnologica e da una maniacale precisione dei metodi di schedatura dei deportati che non ha uguali. Non c’è deportato politico sul quale i nazisti non abbiano compilato una scheda Personal Karte, assegnando un numero di matricola e che non sia inserito nella Zugangsbaruck registro degli arrivi. E così si è potuto ricostruire, grazie ai documenti del Museo della deportazione Toscana e dell’International Tracing Service della Croce Rossa Internazionale di Bad Arolsen chi furono i deportati politici marradesi a Mauthausen. Nel trasporto n. 53, partito da Fossoli il 21 giugno ‘44 ed arrivato a Mauthausen il 24 giugno ’44:
Alberto Ciani nato a Marradi il 5 ottobre 1915 matricola 76295 commerciante. Arrestato il 22 maggio del 1944 poi trasferito al sottocampo di Wiener-Neustad e quindi a quello di Municholz. Sopravvissuto
Armando Visani nato a Marradi il 20 agosto 1918 morto a Gusen il 23 novembre ‘44 matricola 76629 arbeiter (lavoratore).
Claudio Bandini nato a Marradi il 27 luglio 1926 funzionario matricola 76221 da Mauthausen venne trasferito nel Kommando, sottocampo di Ebensee dove morì il 28 aprile ‘45
A Mauthausen era giunto l’11 marzo con il trasporto n. 32 dell’8 marzo 1944, Giampiero Verdi matricola 57465 nato a Marradi il 28 giugno ‘23, meccanico, mechanische, arrestato dalla Guardia Nazionale Repubblicana in una retata dopo lo sciopero generale del marzo ’44, internato alle Scuole Leopoldine di Firenze. Da Mauthausen Verdi fu trasferito a Gusen dove morì il 22 aprile ‘45.
L’ultimo dei marradesi deportato in un campo di sterminio è stato Alessandro Pieri, nato a Marradi il 21 giugno 1884, matricola 21774 prigioniero nel campo di Bolzano fino al 5 sett. ‘44 venne trasferito con il trasporto n. 81 a Flossemburg poi ad Hersbruck dove morì il 5 novembre ’44
Rodolfo Ridolfi