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Prosegue il tour milaniano di Alessandro Mazzerelli dopo la sua presenza sul set di Mediaset ospite di Paolo Del Debbio

Alessandro Mazzerelli
mercoledì 8 novembre Alessandro Mazzerelli ci scrive e noi molto volentieri pubblichiamo

Carissime e carissimi Amici, dopo il successo de “Il Riscatto”, al prestigioso Premio Letterario “Semeria” del Casinò di SANREMO, farà seguito quello del 25 novembre prossimo a MILANO, relativamente al Premio Letterario Milano International 2023, sempre in riferimento a “Il Riscatto” , Edizioni IF – PRESS, Roma. IL NOVANTACINQUESIMO EVENTO MILANIANO con la presentazione de “Il Sogno di don Milani” – Ed. LEF 2022, avrà luogo il 27 novembre (lunedì) alle ore 17,30 nella prestigiosa e storica Biblioteca Comunale degli Intronati di SIENA, posta in Via della Sapienza, 5, presiederà l’evento il Professore Raffaele Ascheri, Presidente dell’Istituzione. Ha promosso l’iniziativa un nostro Amico da decenni, che è il decano delle Guide Turistiche di Siena, il dott. Paolo Faldoni. Tutte e tutti siete invitati a parteciparvi.
Un saluto fraterno e milaniano. Alessandro Mazzerelli

Dante Alighieri e Dino Campana a Ravenna Conferenza il 9 novembre

Copertina Quaderni 4

Giovedì 9 novembre alle ore 18 torno a Ravenna a presentare insieme a Paolo Gambi ed Elisabetta Zambon la bella edizione dei Canti Orfici che ho curato nell’anno dantesco per le edizioni Il Papavero avvalendomi del prezioso contributo del Professor Luigi Bonaffini esimio ed insuperabile studioso di Dante e di Campana.
Nel quadro delle tante Conferenze su Dino Campana, quella di Ravenna ha per me un sapore particolare, non solo perché si tiene nella l’antica capitale bizantina scelta dal Sommo Poeta come sua ultima dimora di serenità e tranquillità insieme alla famiglia, consentendogli di concludere la sua Divina Commedia. L’incontro si svolgerà nel Centro Dantesco dei Frati Minori Conventuali, nella sala intitolata a Padre Severino Ragazzini nato a S. Adriano di Marradi nel 1920 come Francesco Galeotti il grande pittore contadino.
Ravenna è citta dantesca e campaniana e il connubio poetico né uscirà esaltato. Nei miei lavori Per l’amor dei poeti… edizioni Centro Studi “Enrico Consolini del 2005 e Campana e l’aria di Romagna Edizioni FREE del 20 agosto 2007 ho scritto:

Dino Campana fu a Ravenna allievo del 40° Reggimento Fanteria
La notizia che vuole Dino Campana nei primi otto mesi del 1904 presso l’Accademia Militare di Modena è infondata ed inequivocabilmente smentita dai dati del Registro di Leva del Distretto militare di Firenze, anno 1885 e da altri documenti che dimostrano. come il poeta non frequentò l’Accademia militare e non pensò mai di diventare ufficiale superiore in servizio permanente. Una comunicazione del Distretto militare di Firenze, del 18 dicembre 1903, avvisava il giovane Campana Dino …. che la domanda da lui inoltrata per l’ammissione nel plotone allievi Ufficiali del 40° Reggimento fanteria, di stanza in Ravenna, venne accolta favorevolmente e che dovrà trovarsi alla sede del reggimento stesso il giorno 4 Gennaio prossimo alle ore 9. Campana, fu dunque allievo ufficiale volontario a Ravenna. Questo importante particolare certifica come il poeta di Marradi volesse diventare, almeno per il periodo della ferma obbligatoria, sottotenente, ovvero, quello che oggi definiamo un ufficiale di complemento. Il plotone allievi ufficiali di cui fece parte costitutiva, fra l’altro, un distaccamento del 40° Reggimento Fanteria Bologna: istituzione militare che dal 1900 al 1905 ebbe sede a Bologna che le diede il nome per esservi stata costituita durante la seconda guerra d’indipendenza. Il foglio matricolare di Campana e il registro per l’estrazione della leva della classe 1885, documenti conservati presso l’Archivio di Stato di Firenze, sono chiari al riguardo. Campana, Possidente e benestante, secondo documenti inediti dell’Archivio della Provincia di Firenze, stava svolgendo il servizio militare a Ravenna dopo aver deciso di anticiparlo di un paio d’anni e di compierlo come sottotenente. Il Poeta aveva approfittato di particolari agevolazioni previste dalle leggi e dai regolamenti del tempo per facilitare l’ingresso temporaneo nei quadri inferiori dell’esercito. ai giovani di buona condizione sociale La decisione di diventare ufficiale subalterno, in linea con il personaggio, anche Rimbaud fu soldato volontario, va correlata con la iscrizione alla Facoltà di Scienze dell’Università di Bologna. Nell’autunno del 1903 Campana, matricola a chimica pura, presenta la domanda di arruolamento come consentiva l’art.48 della Legge sul Reclutamento al 40° Reggimento Fanteria Bologna, direttamente: al corpo nel quale aspira[va]prestare servizio. Questa scelta molto probabilmente fu determinata dal bisogno profondo di sentirsi accettato e di rientrare nella normalità (Più tardi nel 1911 cercherà di ottenere l’ammissione agli esami di concorso per la carriera di allievo delegato di pubblica sicurezza) e dalla consapevolezza, che una volta rientrato al reggimento bolognese dopo aver seguito il corso allievi ufficiali presso il distaccamento di Ravenna, avrebbe potuto studiare con maggiore serenità usufruendo della maggiore libertà e indipendenza di cui godevano i sottoufficiali rispetto ai soldati. Sul foglio matricolare si può leggere come Campana (classe 1885) si arruolasse prima del tempo e fosse inserito nel contingente dei nati nel 1883. Il 4 aprile 1904 conseguì i galloni rossi di caporale. La riga successiva del documento riporta la seguente annotazione: Cessò dalla qualità di allievo ufficiale per non aver superato gli esami al grado di sergente, lì 4 agosto 1904. Campana, da Ravenna, fu rispedito direttamente a casa senza nemmeno aver ottenuto il grado intermedio di sergente. Sempre sul suo foglio matricolare si legge: Prosciolto dal servizio per applicazione dell’art 353 dell’Istruzione complementare al regolamento sul reclutamento. Questo articolo racchiude forse le vere ragioni dell’espulsione di Campana dal corso allievi ufficiali: problemi caratteriali ed il manifestarsi dell’irrequietezza e dell’impulsività? Oppure, progressiva disaffezione da parte sua per quella vita in divisa, fatta di interminabili addestramenti quotidiani all’uso delle armi e di lezioni ripetitive sull’impiego tattico e strategico della fanteria? Le autorità militari rilasciarono, tuttavia, una dichiarazione di buona condotta, poi trascritta sul suo foglio matricolare che gli avrebbe consentito, una volta giunto il momento della chiamata del contingente di leva al quale apparteneva, di poter completare l’adempimento del servizio militare nel Regio Esercito con il grado di caporale. L’anno seguente, con dieci giorni di preavviso, Campana fu chiamato alle armi, e il 24 novembre 1905 si recò alla Caserma del Carmine di Firenze dove richiese e ottenne il rinvio di un anno del servizio militare per motivi di studio. Dopo undici mesi, leggiamo ancora sul foglio matricolare: Chiamato alle armi per prestare il servizio con la classe 1886 e non giunto perché ricoverato al manicomio di Imola, lì 23 ottobre 1906. L’undici novembre Campana fu congedato d’ufficio, pur mancando la sua firma in calce al verbale (“dichiarazione Mod. 46”) redatto dalla competente commissione d’inchiesta. I due ufficiali e l’ufficiale medico della suddetta commissione stimarono superfluo un viaggio fino a Imola per vedere il caporale Campana che venne congedato perchè al manicomio. Ciò nonostante Campana nel 1915 partecipa alla campagna interventista e si presenta al Distretto militare di Firenze perché vuole arruolarsi come volontario per il fronte ma, dopo un accertamento delle sue condizioni presso l’Ospedale militare del Maglio, viene riformato una seconda volta. Campana non si arrende. Dopo due anni, qualche settimana prima di essere ricoverato nel manicomio di Castel Pulci, da dove non uscirà più, tenta nuovamente ed invano la via dell’arruolamento volontario. I documenti confermano quanto Campana racconterà al Pariani e cioè che era stato riformato tre volte: l’ultima il 19 dicembre del 1917. Dino Campana morirà il 1marzo 1932. Per una svista assai curiosa, non la sola, il timbro mandato in congedo assoluto è della fine del 31 dicembre 1945 quando lui era morto ormai da più di tredici anni.

Rodolfo Ridolfi Direttore Responsabile dei Quaderni del Maestro di Marradi Rivista di Lettere e Cultura Anno 2° numero 3

Unione dei Comuni Montani del Mugello, il Centrodestra apprezza i provvedimenti del Governo per la montagna

mercoledì 25 ottobre – Il gruppo consiliare “Centrodesta Mugello Alto Mugello” ha presentato una mozione di sostegno al disegno di Legge approvato dal Consiglio dei Ministri per la promozione delle zone montane. Nel testo si sottolinea che “In data 23 ottobre 2023 Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, ha approvato, in esame preliminare, un disegno di legge che introduce disposizioni per il riconoscimento e la promozione delle zone montane. Le norme sono volte alla tutela dell’ambiente, delle risorse naturali, del paesaggio e della salute e alla salvaguardia delle peculiarità territoriali, storiche, culturali delle zone montane. Tali provvedimenti sono da decenni invocati dalle imprese, dai cittadini e dalle istituzioni che operano nei territori montani; L’approvazione della legge è molto opportuna e risponde alle esigenze dei nostri territori; In particolare nell’area della nostra Unione rappresenterebbero una soluzione alle tante sofferenze ed alla marginalità in cui versa tanta parte del nostro territorio”.

Per questo la mozione elogia il provvedimento proposto dal Governo:

Per la sanità di montagna “con la previsione di modalità per valorizzare l’attività prestata dagli esercenti le professioni sanitarie, ai fini della partecipazione alle procedure concorsuali presso le aziende del Servizio sanitario nazionale e per l’assunzione di incarichi nell’ambito delle aziende e degli enti medesimi. La norma prevede inoltre crediti d’imposta per coloro che, per fini di servizio, acquistano un immobile a uso abitativo con accensione di finanziamento ipotecario o fondiario per il trasferimento nei comuni del predetto personale”.

Per le scuole di montagna “con deroghe ai punteggi ordinariamente attribuiti in favore di chi svolge il proprio servizio in tali scuole, deroghe in materia di dimensionamento delle classi e crediti d’imposta per locazioni e acquisti di immobili da parte dei docenti.

Per i servizi di comunicazione “con la previsione di contratti di programma relativi alle concessioni della rete stradale e ferroviaria nazionali nei quali saranno inseriti interventi sulle infrastrutture di competenza atti a garantire la continuità dei servizi di telefonia mobile e delle connessioni digitali. Si afferma inoltre che la copertura dell’accesso ad internet in banda cosiddetta ultra-larga rappresenta una priorità per lo sviluppo socioeconomico dei territori montani, con specifico riguardo ai Comuni a maggiore rischio di spopolamento. Si prevedono agevolazioni per la residenza e il domicilio stabile in montagna, come la deducibilità degli interessi passivi per mutui contratti per l’acquisto di proprietà immobiliare derivante da ristrutturazione edilizia di edificio preesistente da adibire ad abitazione principale e domicilio stabile.

Con il PDL del Governo, “si introducono misure di valorizzazione dei pascoli e dei boschi montani, demandate ad apposite linee guida. Si riconoscono le zone montane come zone floro-faunistiche a sé, caratterizzate dalla consistente presenza della tipica flora e fauna montana.

Si introducono norme in materia di bacini idrici “previsti ai fini dell’attività agricola, della lotta agli incendi e dell’attività turistica, incluso l’innevamento artificiale, per prevenire e fronteggiare gli effetti del cambiamento climatico e la crisi idrica nei territori montani.

Infine, vengono introdotti “incentivi sotto forma di credito d’imposta agli investimenti e alle attività diversificate degli imprenditori agricoli e dei coltivatori diretti, che investono nel miglioramento delle pratiche di coltivazione e gestione benefiche per l’ambiente e il clima, misure fiscali di favore per le imprese montane fondate da giovani (flat tax del 15 per cento per ricavi fino a 100.000 euro) e agevolazioni del lavoro agile nei comuni montani disponendo un credito d’imposta per le imprese che promuovono il lavoro agile quale modalità ordinaria di esecuzione della prestazione lavorativa. Si riconosce la professione di accompagnatore di media montagna, quale presidio per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale delle zone montane”.