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La poesia vincitrice della XI^ Edizione Premio Dino Campana 2024: La voce dell’anima

lunedì 23 settembre:

“La voce dell’anima”

Io, burattinaio di onde,
vinto tra i vinti,
remo lo spazio remoto
sospeso in bilico
tra il fluttuare di eventi/
L’inciampo grave
sospende il fluire pacato
e il cantico di un pianto muto,
ormeggia memorie ruggenti
al crepuscolo di un salmastro indaco/
Vitrea boccia, arida clessidra
che ingoi cenere di nostalgia,
più non v’è amore che ombre riposte/
Il tempo traghetta il passaggio
che spegne il tenue respiro

Giambattista Zambelli

LA Poesia CI SALVERA’: tanta qualità alla XI^ Edizione del Premio Dino Campana E Del Premio Emilio Betti a LASTRA A SIGNA. IL Superlativo Evento SarA’ A La Spezia nel 2025.

domenica 22 settembre

Pieno successo della XI^ Edizione a Lastra a Signa. Il superlativo evento non si ferma e nel 2025 si terrà a La Spezia.
Si è svolta, sabato 21, a Lastra a Signa (Fi) , dove dall’aprile 1916 al gennaio 1918 Dino Campana visse, nel 110° anniversario della pubblicazione dei Canti Orfici 1914-2024, la premiazione della XI^ edizione del Premio Letterario Internazionale Dino Campana “La Poesia ci salverà” assegnato a Giambattista Zambelli che comprendeva la V^ edizione del premio Emilio Betti per la poesia più musicale che la giuria (Paolo Olmi Presidente, Giuseppe Lanzetta Concetta Anastasi, Elisabetta Costantini Pelosini , Barbara Betti, Pape Gurioli, Franca Codeluppi) ha assegnato a Federico Del Monaco; ed il debutto del contest poetico plurilingue e aperto al mondo, con una giuria di eccellenze accademiche di grande prestigio (Luigi Bonaffini, Luciano Giovannini, François Giraudeau, Pedro Luis Ladrón de Guevara Mellado) che è andato a Giancarlo Guani.
Significative le presenze di Alessandra Prospero poetessa, giornalista ed editore di Poesia Femminile Singolare e di Francesco Amistà giornalista del Giornale del Bisenzio. Presenti anche i Consiglieri Comunali Paolo Giovannini di Lastra a Signa e Paolo Gandola di Campi Bisenzio.
In apertura gli interventi di Raffaella Ridolfi, Barbara Betti e Rodolfo Ridolfi che dal 2024 il Premio si arricchirà di una sezione internazionale.
A consegnare i premi, con il Presidente della Giuria Rodolfo Ridolfi, Barbara Betti, Elisabetta Costantini Pelosini, Anna Gentilini ved. Betti, Pape Gurioli, Massimo Scalini e Riccardo Monopoli.
Momenti particolarmente suggestivi sono stati quelli della lettura dei testi delle poesie affidata all’attore Riccardo Monopoli, della lectio magistralis dello psichiatra Prof. Massimo Scalini e della dedica di Giambattista Zambelli ai genitori e a Fedora Anforti figura importante della cultura marradese recentemente scomparsa.
Cala il sipario sulla XI^ edizione ha detto Raffaella Ridolfi, direttore responsabile di Marradi Free News, ma aumenta il prestigio del Premio che da appuntamento per la XII^ del settembre 2025 in Liguria a La Spezia dove Dino Campana soggiornò nella primavera del 1913 prima di imbarcarsi alla volta della Sardegna.

Alluvione, Mazzetti e Tassinari (FI): “Per Emilia-Romagna e Toscana lavoriamo a nuova strategia di contrasto a rischio idrogeologico”

giovedì 19 settembre Alluvione, Mazzetti e Tassinari (FI): “Per Emilia-Romagna e Toscana lavoriamo a nuova strategia di contrasto a rischio idrogeologico”

Roma, 19 set. – “Se siamo di nuovo punto e capo, sott’acqua, con gravi allagamenti, interruzioni e comunità isolate, è perché qualcosa nella gestione del territorio non ha funzionato come avrebbe dovuto nella catena di comando, dalle Regioni ai consorzi di bonifica”. Lo affermano, in una nota congiunta, l’On. Erica Mazzetti e l’On. Rosaria Tassinari di Forza Italia. “Il governo – ricordano – ha dato delle indicazioni chiare e ha stanziato oltre 100 milioni contro il rischio idrogeologico: qualcosa non va e sicuramente deve cambiare. La salvaguardia dei nostri territori fragili passa necessariamente da una politica di gestione del rischio idrogeologico, partendo da monitoraggio, mappatura, manutenzione – non fatta – e realizzazione delle opere cone bacini e casse di espansione ovunque sia necessario”. “Se le regioni, segnatamente Emilia-Romagna e Toscana, non sono in grado, dovremo trovare con urgenza un’alternativa, ricorrendo alla struttura commissariale”.

Fedora Anforti è tornata alla casa del Padre

Una magistrale lezione di Fedora nel Museo Dino Campana
mercoledì 18 settembre
All’età di 68 anni ci ha lasciato Fedora Anforti nata nella Valle Acerreta di Marradi.
Una donna intelligente, una donna di una forza incredibile, non abbiamo parole per esprimere il nostro dolore. A giugno del 2023 le famiglie marradesi e tante generazioni di ex allievi dell’ l’Istituto Comprensivo Dino Campana di Marradi e Palazzuolo Sul Senio, con grande dispiacere ma infinita gratitudine, avevano salutato la storica maestra e Preside vicaria Fedora Anforti, che aveva raggiunto il tempo della pensione. Fedora da sempre una donna importante e centrale per la vita culturale educativa e sociale di più stagioni della storia di Marradi ha dedicato insieme alla sua famiglia: il marito Paolo Bassetti e i figli Pierfrancesco e Giulio una immensa azione di educazione, carità e religiosità. Per quarant’anni è stata una colonna portante della Scuola ma da sempre protagonista militante dell’associazionismo e del volontariato cattolico, un punto di riferimento per tutta la comunità marradese.

Bella ed efficace penna, ma anche instancabile donna dedita al lavoro e alla famiglia, una interprete dei più sani e attivi comportamenti di solidarietà. Per tracciarne una biografia ci sarà tempo, oggi come amici raccogliamo il sentimento di dolore di quanti l’hanno amata nella scuola, nel Comitato Per il Gemellaggio Marradi Castelnaudary, nella Federazione Italiana Donne Professioni e Affari di cui era V.Presidente fra gli amici del Comitato per la difesa del Monastero della SS.Annunziata delle Domenicane di Clausura di Marradi e del Centro Studi Campaniani “Enrico Consolini”. La sua casa sempre aperta per un buon autorevole consiglio è sempre stata un centro dove con discrezione e affabilità si sono spesso dipanate e risolte vicende politiche, culturali, artistiche, sportive. A lei va il nostro più sincero grazie per il contributo che ha dato a costruire una Marradi e un mondo migliore. Fedora ha rappresentato per tutti noi che amiamo Marradi un pilastro insostituibile ed oggi ci sentiamo più soli. Ciao Fedora sei nei nostri cuori e vivrai sempre nella migliore storia di Marradi che in questi mesi hai con tanta maestria testimoniato nei tuoi puntuali redazionali. Un abbraccio a Paolo, Romana, Gigo, Giulio e a tutta la bella e cara famiglia Anforti-Bassetti.

Le amiche e gli amici