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La Chiesa di S.Lorenzo in lutto per la morte dell’Arciprete mons. Guglielmo Patuelli

d_Patuellivenerdì 22 giugno 2014

Arciprete  di Marradi, era stato anche parroco in Borgo a Faenza

Giovedì 19 giugno si è spento all’età di 90 anni e dopo 68 anni di sacerdozio, mons. Guglielmo Patuelli. Patuelli mons. Guglielmo nasce a Cotignola il 26 agosto 1923 e viene ordinato presbitero il 13 luglio 1946. Prima dell’ordinazione è cappellano sacrista presso la Cattedrale. Nel 1949 viene nominato rettore del Santuario cittadino di S. Rocco e dal 1951 è anche impiegato in curia all’Ufficio Missioni e all’Ufficio Matrimoni. L’11 giugno 1952 diventa economo spirituale della parrocchia di S. Severo in città, di cui nel 1955 diventa parroco.

Nel 1955 diviene anche assistente diocesano della GIAC, la Gioventù  Italiana di Azione Cattolica. Il 1 marzo 1969 viene nominato parroco di  S. Antonino in città ufficio che ricopre fino al 1990 quando viene  nominato parroco della parrocchia di S. Lorenzo in Marradi, dove ha  svolto il suo ministero fino alla morte. È stato anche priore del  Collegio dei Parroci Urbani e presidente dell’Istituto Diocesano per il  sostentamento del Clero. Nel 1997 è stato nominato amministratore  parrocchiale della parrocchia di S. Maria Assunta in Popolano, incarico  che ha ricoperto fino al 2007. Il 10 febbraio 1982  è stato nominato  cappellano di Sua Santità con il titolo di monsignore.

Le sue esequie si  sono celebrate sabato 21 giugno presso la Chiesa Arcipretale di Marradi

Marradi free news partecipa al dolore dei famigliare e di tutta la comunità marradese.

“Poesia tra gli ulivi” – 100 dopo i Canti Orfici. Omaggio a Dino Campana. Al tramonto del più lungo giorno- Autori in versi a Monte Canneto (II edizione) La Pace di Monte Canneto, Fognano di Brisighella 21 giugno 2014, dal tramonto in poi.

 

cannetomercoledì  18 giugno

Il centenario della pubblicazione dei Canti Orfici è l’occasione per lo straordinario e significativa evento che ci regalano Enrico Gurioli  e i poeti del  Gruppo 77

Poesia tra gli ulivi” è stato un eccezionale evento che lo scorso agosto ha portato i versi di alcuni autori contemporanei sulle pendici di Monte Canneto, davanti a un pubblico incantato dal preciso connubio tra natura e arte poetica.

E anche quest’anno ne“La pace di Monte Canneto”  – a Fognano di Brisighella-  si ritrovano poetesse e poeti del Gruppo 77 di Bologna ad allestire un reading tra i 600 ulivi aggrappati alle pendici del monte delle colline tosco romagnole.

Una splendida occasione per ricreare comunità attorno alla parola poetica, per fare spazio dentro di noi ed accogliere tutta la vita ulteriore che è contenuta nella poesia, per lasciarsi trasportare nel linguaggio dei poeti capaci di fare vivere in altri luoghi e in altri cuori la loro personale prospettiva.

Questi gli autori presenti: Pierluigi Lenzi, Angela Grasso, Alessandro Dall’Olio, Stefano Severi, Silvia Secco, Enea Roversi, Daniele Barbieri, Rodolfo Cernilogar, Claudia Zironi, Roberta Lipparini, Francesco Alberani.

Quest’anno i poeti dell’attivissimo Gruppo 77 (condotto da Alessandro Dall’Olio) cominceranno al calare del sole con un omaggio al conterraneo Dino Campana, proprio nel centenario della pubblicazione dei “Canti orfici”, leggendo brani da “Il più lungo giorno” esattamente durante il più lungo giorno dell’anno, il solstizio d’estate che con la sua festa della luce dà il benvenuto alla lunga stagione calda.

All’interno de La Pace di Monte Canneto si potrà anche visitare l’esposizione delle bellissime cartoline artistiche di Enea Roversi, assaggiare l’olio e bere un buon bicchiere di Ronco del Suffragio, Collezione 2012, il vino della vigna di Sangiovese salvata dalla Compagnia dei Messi Male.

Non è necessario l’invito

(Gli ulivi centenari de La Pace di Monte Canneto sono raggiungibili dopo una breve camminata dal parcheggio di piazza Garibaldi. È sconsigliato l’uso dell’automobile

Dopo un anno di amministrazione di sinistra il degrado nei parcheggi, nei marciapiedi e nelle strade comunali continua a farla da padrone.

Cavallara
Cavallara

 lunedì 16 giugno

Dal coordinamento Comunale di Forza Italia riceviamo il comunicato che di seguito pubblichiamo:

Forza Italia Marradi continua nel suo tour di denuncia del degrado urbano nel centro storico e sulle strade comunali marradesi , questa volta tocca al Parcheggio in pieno centro storico, al marciapiedi di fronte al monumento ai caduti ed alla strada comunale che dalla frazione di Popolano, porta alla frazione di Lutirano passando dalla Cavallara, questa strada è stata oggetto di una diatriba anche nella campagna elettorale delle scorse elezioni amministrative del maggio 2013 , poi lasciata nel dimenticatoio perché si sa, ora l’amministrazione comunale è impegnata con tutte le sue forze, nell’ormai famoso arredo urbano, infatti il parcheggio e il marciapiede del monumento stanno lì a dimostrare impietosamente come siano pronti ed attenti gli amministratori comunali.

il parcheggio nel centro storico

Alcuni cittadini ci hanno sollecitato di riproporre l’annoso problema, della Cavallara, anche perché è una strada molto transitata , in quanto nella vallata vi abitano  diverse famiglie,  ma non solo, la strada viene usata anche dagli abitanti della Valle Acerreta per abbreviare le distanze per arrivare a Marradi.

parcheggio 4Ma come dice qualcuno in paese sembra più che una strada,  un letto di fiume in secca, perché veramente così si presenta, sono state spese tante belle parole e promesse,  ma nessuna di queste per ora è stata, nemmeno parzialmente messa in atto, sappiamo benissimo che le amministrazioni con questi chiari di luna dovuti agli scarsi trasferimenti da parte degli enti preposti,  quali province,  regioni e governo centrale,  lasciano poco margine di manovra, ma ricordiamo benissimo quando (sempre in campagna elettorale) veniva fatto sfoggio della famosa frase “NOI FAREMO” come se avessero già pronti i trasferimenti di risorse da parte dei compagni d’oltralpe.

monumentoInvece dopo un anno siamo ancora ai blocchi di partenza senza  che nessun tipo di manutenzione, neppure un camion di ghiaia, sia stato steso nell’accidentata strada. Alleghiamo le foto onde evitare che si dica che siamo polemici e senza prove, invece carta canta!!…….Intanto continuiamo a sperare che si sveglino dal torpore, ma si sa chi visse sperando……….

Il Presidente Forza Italia Marradi Mauro Ridolfi

L’evento più importante del centenario. Presentata al Centro Studi Campaniani l’anastatica dei Canti Orfici di Dino Campana

Liu Yu  con Mirna Gentilini e Rodolfo Ridolfi
Liu Yu con Mirna Gentilini e Rodolfo Ridolfi

domenica 8 giugno

Fra le  lodevoli iniziative,  messe in atto in occasione del centenario  della pubblicazione dei Canti Orfici, la pubblicazione dei Canti Orfici “nella lezione originale ” come la definì lo stesso Dino Campana, riferendosi alla prima stampa quella della tipografia Ravagli del 1914, è indubbiamente quella più significativa, quella di maggior respiro e quella che rimarrà nel cuore e nella mente degli studiosi e degli appassionati campaniani accorsi a Marradi nella sede del Centro sabato 7 giugno e che accorreranno per non perdere l’occasione di avere una delle mille copie  Pubblicate dal Centro Studi Campaniani con le stesse caratteristiche dell’originale di proprietà  dell’Associazione: il colore giallo della copertina, la rilegatura ad intonso, l’inspiegabile  scritta “ Die Tragödie  des lezten Germanem in Italien” e la dedica a Guglielmo II imperatore dei Germani. Questa preziosa edizione si aggiunge alle perle letterarie che le edizioni  del Centro Studi Campaniani, hanno saputo realizzare in 25 anni di meritoria attività di alto e riconosciuto, anche a livello internazionale impegno di studio,  ricerca,  divulgazione, interpretazione dell’opera di Dino Campana.  Per l’occasione il Centro Studi ha pubblicato una cartolina celebrativa del centenario realizzata con l’opera “…tutto è vano vano è il sogno…” della cinese Liu Yu , allieva dell’Accademia di Belle Arti di Firenze vincitrice del 2°concorso grafico pittorico. indetto dall’Associazione e presente e festeggiatissima il 7 giugno nella sede del Centro di Marradi.