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Mauro Ridolfi Forza Italia: L’amministrazione del degrado e dell’incuria delle strade comunali.

decoro urbano
decoro urbano

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strade sicure
strade sicure

giovedì 17 aprile

Dal Presidente di Forza Italia Marradi Mauro Ridolfi riceviamo e pubblichiamo:

 

Sono passati undici mesi dall’insediamento della amministrazione comunale di sinistra PD-SEL che prometteva miracoli invece ha prodotto solo illusioni, e riempiendosi la bocca con slogan del tipo: abbiamo fatto più noi in undici mesi che la vecchia amministrazione in cinque anni (questo era quanto affermavano il Pd marradese e Sel,  la così detta lista Per Marradi siamo pronti). In questi mesi, noi di Forza Italia Marradi, a seguito di segnalazioni fatte da alcuni cittadini, sulla precaria situazione che grava nella frazione di Lutirano ed in particolare sulla strada Comunale che attraversa la Frazione, abbiamo verificato e constatato la gravita della situazione: all’ imbocco della strada comunale che dal centro di Lutirano porta alla Abbazia di Badia della Valle, la strada è disseminata di buche, diciamo pure veri e propri crateri profondi anche oltre i dieci centimetri e talmente fitti che se ne scansi uno, ne prendi tre e tutto questo proseguendo sino a Val di Noce, cioè per tutto il tratto di strada comunale, in una situazione di totale abbandono a se stessa e praticamente impercorribile, come si può vedere dalle foto allegate.

 

 

buche come crateri
buche come crateri

 

20140416_174113Oltre alle fitte buche abbiamo notato le spalline del ponte vicino all’Abbazia, divelte e nonostante alcuni new jersey, sono ‘tuttora li in abbandono ,e cosi pure sul ponte che da Lutirano porta al fondo valle, passando in località il Querceto, le ringhiere si presentano completamente ribaltate e contorte tanto da precludere la sicurezza di chi passeggia magari con dei bambini o semplicemente transita. Abbiamo rilevato anche cumuli di immondizia ingombrante in prossimità di un cassonetto, che stazionano lì da oltre venti giorni. Se questo si chiama buon governo!! A noi sembra degrado ed incuria allo stato puro, tanto che dopo aver approfondito un attimo abbiamo scoperto che in quasi un anno, l’amministrazione non è stata nemmeno in grado di comprare una “cariolata” di catrame per almeno riempire tutte le buche, alla faccia del “noi siamo pronti”, non sono nemmeno in grado di assicurare la manutenzione ordinaria delle strade comunali. L’ unico impegno raccontato è quello rivolto alla riqualificazione del centro storico, ed al loro ridicolo senso unico, come se i 154 kilometri quadrati del nostro comune non esistessero nemmeno, è bello riempirsi la bocca di vuoti slogan durante la campagna elettorale, ma poi qualche promessa andrebbe anche mantenuta.

 

“Ma come sono bugiardi: Se la cantano e se la suonano” secondo Forza Italia di Marradi.

PIC_0773mercoledì 16 aprile Dal Presidente del Club Forza Silvio di Marradi riceviamo e pubblichiamo:

Ma come sono bugiardi Se la cantano e se la suonano

Poiché l’amministrazione Comunale di Marradi racconta che sul regolamento urbanistico la precedente amministrazione non avrebbe fatto nulla ci permettiamo di riproporre un comunicato dell’addetto stampa dell’amministrazione comunale del febbraio 2012. Lo stesso addetto stampa che recentemente ha sostenuto che la precedente amministrazione in cinque anni non aveva fatto nulla.

Marradi: urbanistica ‘verde’, ne parlano, domani giovedì 23 febbraio2012, nell’ incontro con i cittadini, il sindaco, l’assessore all’urbanistica ed il prof. Mario Preti.

Marradi si candida a diventare un comune “green”, con una “pianificazione territoriale energetica e sostenibile”, sperimentazione per la quale il Comune ha ottenuto dalla Regione Toscana un contributo di 30.000 euro. Se ne parlerà domani sera durante il terzo ed ultimo incontro promosso dall’Amministrazione comunale per illustrare gli indirizzi e le strategie da adottare nel Regolamento urbanistico. Per il procedimento di formazione e definizione si è puntato sulla partecipazione, promuovendo tre incontri pubblici rivolti e aperti a cittadini, alle imprese, alle aziende ed alle associazioni. Il ciclo di incontri si chiude domani alle 20,30 nella sala consiliare, e oltre al sindaco Paolo Bassetti e all’assessore all’Urbanistica Silva Gurioli, sarà presente anche l’architetto Mario Preti che illustrerà il progetto di ricerca Ptes (Pianificazione territoriale energetica e sostenibile). Il Ptes combina le politiche di gestione del territorio e la pianificazione urbanistica con la misurazione delle risorse energetiche e la programmazione dello sviluppo controllato di energie rinnovabili e di rete elettriche intelligenti in grado di produrre e distribuire elettricità in base alle reali necessità. E Marradi è stato individuato come comune adatto per sperimentarlo: “La Regione ci ha scelti, unico come della Toscana, assegnandoci un finanziamento di 30.000 euro, per definire linee guida utili alla stesura di un Regolamento urbanistico ‘verde’ – sottolinea il sindaco di Marradi Paolo Bassetti -, che possa alla fine diventare modello per altri comuni con caratteristiche territoriali simili alle nostre. L’approccio è quello di coniugare la pianificazione urbanistica alla disponibilità energetica, quella tradizionale e quella delle risorse rinnovabili, adottando politiche di gestione del territorio con la previsione di piccoli impianti e reti che producono e distribuiscono energia elettrica e calore in base alle reali necessità. Una specie di filiera corta dell’energia”.

ufficio stampa

johnny tagliaferri

 

Marradi Freenews ha registrato nel 2011: 3907 visite uniche e 61.077 contatti. I dati del 2012 indicano un ulteriore straordinario trend di crescita degli accessi unici 46.333 e dei contatti 160.940 Nel 2013: 186.144 accessi unici e 374.078 contatti.

statistica 2013giovedì 27 marzo

Il sito di Marradi, quotidiano online nel territorio della Romagna Fiorentina, debuttava, domenica 6 giugno 2010 con lo scopo di offrire una puntuale lettura e rappresentazione della realtà di Marradi e della Romagna Toscana “… Marradi è un luogo ricco di energie e potenzialità culturali, artistiche, ambientali, turistiche ed umane, inespresse, dove spesso si manifestano rassegnazione e galleggiamento, i mali contro i quali impegneremo la nostra iniziativa editoriale e la nostra passione civile, che ha bisogno di un tessuto cittadino più moderno e dinamico. Marradi Free news, nasce con una struttura volontaristica, ma costruito con le competenze di chi le mette liberamente a disposizione degli altri”. In questi oltre tre anni non ci siamo limitati a mettere a disposizione di tutti i lettori  le notizie, ma abbiamo offerto un modo per comprenderle meglio. La crisi dei giornali su carta stampata ed il calo di ascolti nell’informazione televisiva evidenziano come sempre più Marradi Free News sia leader nella comunicazione locale contribuendo in modo particolare alla difesa del patrimonio culturale e storico ed alla promozione turistica di Marradi non solo con il mezzo virtuale ma anche con iniziative e pubblicazioni, la partecipazione all’organizzazione di significativi eventi, come nell’anno in corso  il premio nazionale di poesia on line “La Poesia ci salverà” in occasione del centesimo anniversario della pubblicazione dei Canti Orfici di Dino Campana. Marradi Freenews ha registrato nel 2011: 3907 visite uniche e 61.077 contatti. I dati del 2012 hanno raggiunto un ulteriore  trend di crescita degli accessi unici 46.333 e dei contatti. 160.940.( Nel 2013: 186.144 sono stati gli accessi unici e 374.78 contatti per un totale di 4.943.936 accessi. (Dati statistici CEST)

A quasi quattro anni  di distanza dall’inizio della nostra esperienza il bilancio che tracciamo è positivo anche per tutti gli amici ed i lettori. Il collegamento con Facebook e twitter ci ha consentito di incrementare la divulgazione delle notizie soprattutto le più importanti ai nostri lettori.

L’anno dei canti Orfici di Dino Campana

ld'inno campanadomenica 16 marzo

In un articolo Bino Binazzi, il 25 dicembre 1914, apparso ne “Il Giornale del Mattino”, Bologna, a pag 3 definiva Dino Campana,”un poeta romagnolo”. Oggi indubbiamente l’affermazione, dell’autore della prefazione all’edizione dei Canti Orfici (Vallecchi1928), appare riduttiva, tuttavia interpreta il grande amore del poeta di Marradi per la Romagna: “Laggiù nel crepuscolo la pianura di Romagna….dove si perde il grido di Francesca…, guerriera, amante, mistica, benigna di nobiltà umana, antica Romagna”. In occasione del 100° anniversario dei Canti Orfici (Marradi Tipografia Ravagli 1914)

Mi permetto di suggerire come sarebbe significativo che il centenario venisse immortalato con la collocazione a Marradi dell’opera in ceramica faentina D’inno Campana di Luigi Ontani frutto del sodalizio con la Bottega Gatti di Faenza opera esposta al Palazzo delle Esposizioni a Faenza nel 1997. In questo straordinario anno campaniano mi piace ricordare anche come il Centro Studi Campaniani, abbia realizzato nel 1994 (ottantesimo anniversario) la ristampa anastatica dei Canti Orfici. Nello stesso numero di copie (mille) che l’otto giugno del 1914, il filosofo Luigi Bandini commissionò al tipografo marradese Bruno Ravagli per il mese successivo versando una caparra di £ 110. Con quella ristampa, ricordammo come nella vicenda umana e poetica di Dino Campana il rapporto con la sua terra natale non fu soltanto un rapporto difficile e spesso di emarginazione, ma anche un rapporto di grande amore, segnato da alcune amicizie sincere, come furono quelle con Luigi Bandini e Anacleto Francini. L’edizione del 1914 dei Canti Orfici rappresenta anche una testimonianza storica di questo indelebile legame fra Campana e la Romagna Toscana che nessuna leggenda o artata deformazione potrà cancellare dagli animi e dalle menti più sensibili ed intelligenti.

Nel 90° anniversario, il 20 agosto 2004, sulla base del ritrovamento delle bozze di stampa dei Canti Orfici realizzammo il progetto che cullavamo da tempo di un’edizione dei Canti che riproponesse la lezione originale, integrata da quelle poche correzioni autografe di Campana, contenute nelle bozze di stampa, ma ignorate dal tipografo Ravagli.

Dino Campana disse a Paolo Toschi mostrandogli la bozza dei Canti Orfici: Voglio che lo legga anche Lei, il mio volume; non posso regalargliene una copia, ma Le darò le bozze, tanto fra i poeti non si fanno complimenti. E Toschi aggiunse oggi sfoglio quelle bozze segnate di correzioni a lapis copiativo o a penna, grosse come se fossero scritte con un fiammifero.

 

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Con quel lavoro insistemmo, sui tratti distintivi della poesia campaniana, che maggiormente resistono al tempo. Una poesia quella di Campana che si snoda lungo i sentieri, le strade ed i mari della partenza e del ritorno, dove il dottore, il farmacista, il prete, l’ufficiale della posta il maestro tutti quegli idioti di Marradi compongono l’affresco della Tragedie. Il tempo ha sgretolato la saldezza del contesto, allontanato la leggenda e ha lasciato comparire lo splendore essenziale. Da un paese che suona come una maledizione, secondo l’immaginario popolare, esce un poeta solitario, che nella natura matrigna trova il rifugio contro gli ottusi rifiuti. Questo rifugio è: la notte con porte aperte sull’infinito.

Per quanto contrari agli eccessi non possiamo negare come la vicenda umana di Dino Campana sia costellata da una pedanteria didattico-retorica che la famiglia, i benpensanti della provincia hanno determinato, costringendolo alle numerose partenze per rifugiarsi nelle montagne o altrove e immancabili e irosi rientri.

 

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Ma alla fine i Canti Orfici sono pieni di versi meravigliosi, ed hanno per tutti noi, che ci siamo avvicinati al mistero campaniano e alla purezza della sua lirica con la presunzione che solo chi vive i luoghi ed i percorsi di questo lembo di terra fra Romagna e Toscana può conoscerlo meglio, il sapore del ricordo affettivo più caro. Il poeta chiude i suoi Canti Orfici con il colophon tratto da Foglie d’erba di Walt Whitman erano tutti stracciati e coperti col sangue del fanciullo. Il poeta, l’uomo, vuole significare una purezza perduta appunto che determina la tragedia di chi sa bene che solo la Poesia ci può salvare, ma la poesia si è persa, è stata contaminata e va ricercata e ripristinata assolutamente.

C’è più mondo in Dino Campana che nei racconti di cento esploratori. C’è più conoscenza e vera cultura nel Marradese, che nelle ripetitive e noiose dissertazioni di cento baroni del sapere, c’è più genialità e futuro nel nostra Poeta  che in mille complicatissimi congegni scientifici è per questo che non ci stanchiamo di leggerlo è per questo che lo sentiamo vivo e vicino.

 

Rodolfo Ridolfi