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Presentato a Marradi il volume: “DINO CAMPANA E LUIGI TENCO: POETI ALLO SPECCHIO”

La prima edizione del 2012

L'edizione del 2013
lunedì 14 ottobre
Presentato al Centro Studi Campaniani “Enrico Consolini” il libro di Alberto Vincenzoni, il giovane storico dell’arte alessandrino, che nel 2012, in occasione dell’80° Anniversario della scomparsa di Dino Campana e del 50° Anniversario della pubblicazione del primo L.p di Luigi Tenco, ha pubblicato “DINO CAMPANA E LUIGI TENCO: POETI ALLO SPECCHIO” Ed- Logus mondi interattivi, come omaggio all’arte e alla poesia di questi due poeti. Il libro prima di giungere a Marradi è stato presentato al Convegno di Studi tenutosi a Genova nei giorni 21-22 Giugno 2012 nell’ambito della rassegna culturale “Luigi Tenco e Tullio Piacentini: i rivoluzionari della video-musica. L’autore socio sostenitore del Centro Studi di Marradi scrive. “Desidero ringraziare le persone che hanno creduto ed apprezzato da subito il progetto: Mirna Gentilini la quale continua a portare avanti l’opera e la memoria del poeta Dino Campana, l’assessore alla cultura Silva Gurioli per aver appoggiato ed apprezzato il progetto…Un ringraziamento particolare a Rodolfo Ridolfi …per il supporto ed i suggerimenti che durante la stesura del volume, ha voluto gentilmente fornirmi..” Quando Vincenzoni mi parlò del suo progetto mi ricordai dei contatti e della corrispondenza che avevo intrattenuto dieci anni prima, nel settembre del 2002 con Bruno Lauzi grande estimatore di Campana anch’egli storico componente della cosidetta scuola cantautorale “genovese”, che stava lavorando nonostante la malattia ad un progetto musicale, centrato sullo studio della ciclicità del verso campaniano. “Se andrà in porto”- mi disse Lauzi- “sfocerà in un’opera per orchestra da veicolarsi nei più importanti teatri”. D’altro canto tra i versi dei poeti e quelli dei cantautori scorre un fiume carsico di suoni di versi di rime di temi riconoscibili e ricorrenti. Nel suo studio comparativo Vincenzoni, muovendo dall’ipotesi di una fascinazione di Tenco verso la poesia visionaria di Campana formulata dal giornalista e scrittore Aldo Fegatelli Colonna, contenuta in un volume monografico su Luigi Tenco, “Luigi Tenco. Vita breve e morte di un genio musicale” edito da Mondadori nel 2001, fa notare, come alcune composizioni tenchiane siano profondamente visionarie e in esse (anche se minimamente percepibile) sia possibile trovare traccia della poetica campaniana. Vincenzoni analizza alcuni testi di Campana che paiono avere, per l’autore, un nesso con le composizioni di Luigi Tenco. Naturalmente questo volume illustra solo una ipotesi, poiché dell’interesse o della conoscenza di Tenco per il poeta di Marradi non c’è traccia. Questo volume ha dato comunque la possibilità di scoprire (o riscoprire) l’indissolubile e indiscusso valore artistico e poetico di due affascinanti personalità, le quali, nonostante abbiano vissuto in due epoche differenti, hanno lasciato una eredità culturale certa per le generazioni future. A dare sapore e significato alla serata le considerazioni del giovane campaniano Francesco Chiari su Poesia e cantautori.

Rodolfo Ridolfi

In occasione del Columbus Day 2013 a New York la Chairman per gli Affari Italiani Giuliana Ridolfi nel suo saluto ricorda la Toscana ed il marradese Angelo Maria Fabroni

giovedì 10 ottobre

La 69^ edizione del Columbus Day è un evento particolarmente sentito dagli immigrati italiani e dai cittadini statunitensi di origine italiana che festeggiano quella che considerano la “Giornata dell’Orgoglio Italiano” durante la quale i colori della nostra bandiera sventolano fieri per le vie della “Grande Mela”. In particolare il 2013 è dedicato alla celebrazione della “Cultura Italiana negli USA”. Anche quest’ anno le celebrazioni si concludono, lunedì 14 ottobre, con la parata lungo la 5^ Avenue, nel cuore di Manhattan, fiancheggiata da ali di folla ed alla presenza di importanti autorità istituzionali. Giuliana Ridolfi da molti anni Chairman della Columbus Foundation per i rapporti con l’Italia nel suo messaggio di saluto che pubblichiamo integralmente ricorda la Toscana e Marradi:


Desidero salutare gli amici Italiani che, anche quest’anno, in quest’Autunno che batte alle porte con venti poco
sicuri e molto pericolosi, si uniscono a noi per celebrare il Columbus Day. In questo giorno particolare ricordiamo non solo la scoperta di questo Nuovo Mondo ma il contributo dato dalla nostra Gente, fin dal sorgere di questa Nazione e in secoli di storia, rafforzatosi grazie agli Italo-Americani che, con i loro sacrifici e duro lavoro, hanno fatto grande l’America senza mai dimenticarsi del loro Paese d’origine.
Il Columbus Day 2013, in concomitanza con l’Anno della Cultura Italiana negli Stati Uniti, vuole essere anche un omaggio ufficiale alla nostra cultura e alla nostra Gente.
Ed io, venuta dalla Toscana di Amerigo Vespucci, Lorenzo de’ Medici, Niccolò Machiavelli e Leonardo da Vinci, celebrerò le mie origini e la cultura italiana dopo aver lasciato Marradi, terra delle mie radici, la stessa che ha dato i natali a Mons. Angelo Maria Fabroni, illuminista e celebre letterato, amico di Benjamin Franklin e Gaetano Filangieri, dei quali ne condivideva e lodava l’amore per il “Nuovo Stato Libero a Stelle e Strisce”. Lo stesso Monsignor Fabroni non avrebbe mai pensato che, un giorno, una sua concittadina avrebbe marciato orgogliosa, nelle vesti di Chairman for Italian Affairs, nella Parata più importante del Mondo, nella Strada più importante del Mondo, nel Paese più importante del Mondo, assieme a grandi personaggi che oggi celebriamo per il loro successo e contributo apportati alla crescita di questo Grande Paese.
Grazie Grand Marshal Joseph Perella e Premiati Joseph Mattone e William Freda. Grazie di farci ancora sognare e sentirci orgogliosi di essere Italiani.

Pontelungo la storia infinita che penalizza fortemente l’economia di Marradi

martedì 8 ottobre
Vincenzo Galassini capogruppo in Consiglio Provinciale di Forza Italia e Mauro Ridolfi coordinatore comunale di Marradi ci hanno inviato il comunicato che pubblichiamo di seguito:
La provincia di Ravenna ed il comune di Brisighella amministrato dal centro sinistra come pure il Comune di Marradi che subisce i danni senza fiatare per non disturbare i compagni romagnoli dimostrano tutta la loro comprovata incapacità, nella gestione della scandalosa ed intollerabile gestione della vicenda Pontelungo sulla brisighellese ravennate. L’ultima geniale trovata è quella di riaprire al doppio senso di marcia la via Sarna nel doppio senso di marcia. La scelta denota lo stato confusionale degli amministratori che se avessero optato per il doppio senso di marcia ammesso e non concesso che sia utile ed opportuna non si capisce perché non è accaduto a maggio in concomitanza con la chiusura del Ponte. Forse perché si sarebbero risparmiati 70:000 euro. Risibili e imbarazzanti le giustificazioni: il fallimento della impresa originariamente aggiudicatrice le difficoltà create all’impresa subentrante . Le responsabilità risiedono invece nella progettazione e nella gestione approssimativa della sciagurata vicenda da parte della sinistra che ha creato danni e disagi ai cittadini ed alla economia di tutta la Valle del Lamone in particolare gli abitanti e all’economia di Marradi e di Brisighella oltre al danno erariale provocato ai bilanci della Provincia e del Comune di Brisighella. L’assurda e prolungata interruzione della viabilità che poteva essere evitata se fossero state considerate le indicazioni ed i suggerimenti delle opposizioni si configura come una vera e propria vergogna sulla pelle dei cittadini.
Vincenzo Galassini- Mauro Ridolfi

La decadenza dello stato di diritto, la verità e la giustizia che convengono al Partito

sabato 5 ottobre
Quello che sta succedendo in Italia mi riporta indietro e mi ricorda come fu, per molti, inquietante che una infima parte dei socialisti, negli anni ’90, si alleassero con quei comunisti italiani ed i loro eredi che hanno lasciato morire Craxi in esilio per cancellare la storia del socialismo democratico e far dimenticare gli errori e gli orrori dei comunisti. Chi si è potuto battere allora e può continuare oggi a battersi per la giustizia e la libertà, grazie a Silvio Berlusconi, non può permettere che quella storia si ripeta, non si può continuare ad essere alleati con chi, dopo vent’anni di persecuzione, vuole eliminare l’ultimo baluardo di libertà. La storia di Forza Italia e di Berlusconi deve essere difesa da chi la vuole infangare. Le larghe intese potevano essere una occasione di pacificazione e di riconoscimento delle ragioni dei moderati italiani e l’apertura di una nuova stagione ma il Pd oggi, come il PCI PDS DS, ieri ha dimostrato anche in questi mesi di conoscere una sola politica: quella dell’odio e della verità che conviene al Partito. Si possono promuovere, esaltare e riciclare, a tutti i livelli, personaggi che hanno espresso solidarietà agli stalinisti che schiacciavano nel sangue chi reclamava libertà nei paesi dell’Est, ma si devono perseguitare in tutti i modi i grandi democratici che si sono battuti per un Italia migliore ed hanno realizzato cose importanti per il bene comune, come Craxi e Berlusconi, soprattutto se hanno impedito che la sinistra illiberale conquistasse il potere.
Per questo le misere divisioni di oggi fra coloro che hanno lavorato per l’affermazione di Forza Italia vanno, se è possibile, superate per riconsegnare a Berlusconi la effettiva guida dei moderati da parlamentare o da perseguitato che sia. Facciano tutti un passo indietro e chiedano a Berlusconi di fare un passo avanti proprio in questo momento. Chi lavorasse per operazioni di basso profilo e di mero opportunismo convenienti solo al PD che è minoranza nel Paese, farebbe un pessimo servizio all’Italia e si renderebbe responsabile di consegnare ai conservatori della sinistra, ormai succube di egoistici poteri antipopolari e di interessi antinazionali, il futuro del nostro Paese facendolo precipitare verso un regime assolutamente illiberale fatto di vessazioni fiscali e di assoluto impoverimento economico.

Rodolfo Ridolfi direttore responsabile