Archivi categoria: Attualità e Politica

VIAGGIO ARCHEOLOGICO LUNGO IL FIUME LAMONE

giovedì 14 febbraio

Venerdì 15 febbraio alle 20.45 è in programma, presso l’Aula Magna dell’Istituto Comprensivo in Via S. Benedetto (lato parcheggio) a Marradi (FI), l’undicesima conferenza del ciclo dedicato ad aspetti naturali e culturali legati al mondo fluviale e organizzato nell’ambito del progetto INFEA “Lamone Bene Comune”, che ha come capofila il Comune di Bagnacavallo, tramite l’Ecomuseo delle Erbe Palustri e il partner Geol@b on-lus.
Marcello Ravaglia, collaboratore dell’Ecomuseo delle Erbe Palustri di Villanova di Bagnacavallo e del Dipartimento di Archeologia di Bologna, presenterà la conferenza “Viaggio archeologico lungo il fiume Lamone”, illustrando le tappe del popolamento umano, lungo l’attuale corso del fiume, dal Paleolitico al Medioevo, percorrendo l’alto Appennino toscano fin alla bassa pianura romagnola, attraverso la documentazione archeologica a disposizione.
La Valle del fiume Lamone è un’importante direttrice di traffico tra l’Italia peninsulare e la Pianura Padana fin dalla preistoria. Lungo questo percorso si incontrano la necropoli dell’età del Ferro di S. Martino in Gattara, la pieve di S. Giovanni in Ottavo, i villaggi dell’età del Bronzo del faentino e la villa romana di Russi.

Per informazioni: Ecomuseo delle Erbe Palustri,
Tel e Fax: 0545-47122

Silva Gurioli: “Marradi sempre più verde, una vera e propria capitale dell’energia rinnovabile”

martedì 12 Febbraio
Il Comune di Marradi è leader nella politica sull’energia ‘verde’, fornisce, infatti, al 100% energia rinnovabile per edifici comunali e pubblici tramite il Consorzio per l’energia CEV, ed ha visto negli ultimi cinque anni un’espansione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili (ad esempio la centrale idroelettrica in funzione nell’ex Molinone). Per l’assessore all’ambiente Silva Gurioli una politica che produce un consistente risparmio economico e difende l’ambiente, una concreta azione di sostenibilità ambientale, che taglia per il Comune i costi delle bollette e riduce le emissioni di Co2 nell’aria, a beneficio di tutti. Una serie di interventi voluti dal Sindaco Paolo Bassetti e dalla Giunta seguiti con grande cura dall’assessore Silva Gurioli e dai tecnici del Comune che hanno meritato l’attenzione ed il riconoscimento della Regione Toscana e di importanti organizzazioni ambientaliste nazionali come Lega Ambiente .

E Mail a Quattro Zampe di Gianna Botti finalista al Premio Nazionale “Un libro per l’inverno”

Giannarosa Botti
sabato 2 febbraio
Alla marradese Gianna Botti vincitrice nel 2012 del premio letterario Mara Cassigoli con il racconto “Cuore negato “ è giunta la notifica che il suo libro E Mail a Quattro Zampe (casa editrice “L’altro Mondo”) è entrato nella rosa dei 30 finalisti del Premio Letterario Nazionale ” Un Libro Amico per l’Inverno” che ha visto la partecipazione di 630 libri pubblicati negli ultimi due anni arrivati da tutta Italia, e anche dall’estero. Per la fine marzo la giuria decreterà l’esito all’interno della rosa dei finalisti. Anche quest’anno oltre ai primi tre classificati verranno assegnati 5 premi speciali e le varie menzioni di merito e d’onore. La cerimonia di premiazione si terra sabato 20 aprile 2013, ore 17.00 Sala Tokyo- Museo del Presente. Rende (CS) Congratulandoci per il risultato raggiunto in prima selezione, auguriamo a Gianna, che fa parte dell’Associazione Culturale “Il Maestro di Marradi” e che collabora con il nostro quotidiano, un grosso in bocca al lupo per il risultato finale.

Il direttore responsabile
Rodolfo Ridolfi

Alessandro Mazzarelli scrive sul Monte dei Paschi di Siena: “ALLE RADICI POLITICHE DEL SACCO DEL MONTE DEI PASCHI DI SIENA

sabato 2 febbraio

La storia politica di Siena l’ho conosciuta bene dalla sua Provincia, da cui la città fu invasa nell’immediato dopoguerra. Per l’esattezza da Bettolle, frazione di Sinalunga, troppo vicino al paese di Rosy Bindi per essere un comune autonomo… E’ li che conobbi il vero fascismo e il vero comunismo degli Ultimi. Ai miei occhi di bambino mi parvero talmente simili che si manifestavano in una stessa persona, quella del fratello del mio babbo, Francesco Mazzerelli. Sergente delle Camice Nere, combattente dalla guerra dall’Africa in poi, nel Montenegro fu leggendario. Mi raccontò che la sua pattuglia, mandata in avanguardia, sentì cantare, sul fare della sera, tra boschi e forre montane, “Bandiera Rossa”. Erano in un punto che indietro non potevano tornare, forse erano stati visti e circondati e le cinque Camice Nere che erano con lui atterrirono. Allora, dopo essersi raccomandato che non si sparpagliassero, partì da solo con un mitra e qualche bomba a mano. “Giocando” a nascondersi fra i tronchi degli alberi come una lepre, fece secchi almeno cinque comunisti “titini”, mettendo in fuga il resto. Nessuno dei fuggiaschi ricantò “Bandiera Rossa”, la ricantò lui, quando, finita la guerra, tornò a Bettole. Il fascismo non c’era più, al suo posto c’era il PCI, che aveva trasformato la Casa del Fascio in Casa del Popolo. Le parole d’ordine gli sembravano le stesse, lotta all’imperialismo americano e al colonialismo inglese, francese, portoghese.. Onestà e coerenza verso il Partito, con la P maiuscola come prima, in più, cosa a lui molto gradevole, lotta aperta ai padroni che, come quelli delle vicine Fornaci erano dei “cani” , capaci di far morire sua moglie di mal di cuore a soli trent’anni, a forza di caricare e scaricare mattoni al caldo e al freddo. Per lui le banche non esistevano, non l’aveva mai usate e l’onestà e la coerenza politica erano il mito da perseguire per raggiungere il Sol dell’Avvenire. Sono storie come questa, ne sono certo, che costituiscono la radice operaia e contadina della rossissima Siena e della sua provincia. Ma i comunisti di oggi, che fingono di non esserlo più, sono “democratici” all’amerikana, ma soprattutto sono l’opposto di quelli di ieri, non sognano più il “Sole dell’Avvenire”, ma il posto fisso in Banca, in Comune , in Provincia , alle ASL, nei CAFF della CGIL e quando possono, senza perdere mai nessuna occasione, rubano, corrompono e si costruiscono privilegi per loro, la famiglia e, se rimane qualcosa, per il Partito… In quest’ottica, il Monte dei Paschi di Siena, è , o meglio era , il sogno di tutti i comunisti senesi in carriera. Sostenere che il MPS non sta al PCI, oggi Partito “democratico”, come il quotidiano “L’Unità” sta al Partito vecchio e nuovo , non è semplicemente una brutale menzogna, ma una demenziale provocazione all’intelligenza di tutti i toscani, comunisti compresi, perché non c’è un bischero, che sia mentalmente anche un po’ handicappato, che non sappia che il Monte dei Paschi di Siena è la banca della CGIL, delle Coop rosse, del Partito, delle Feste dell’Unità e di tutte la Case del Popolo, oggi ARCI. L’elenco della casta comunista e cattocomunista di riferimento e di copertura al MPS è sempre stata inconfutabile : Rosy Bindi, pasionaria del cattocomunismo, i compagni : Romano Prodi, cattocomunista, i compagni comunisti vecchi e nuovi Massimo D’Alema, Luigi Berlinguer, Franco Bassanini, Giovanni Consorte, Giuliano Amato, Aldo Berlinguer, Franco Ceccuzzi, Stefano Fassino, Vincenzo Visco, Walter Veltroni, Alberto Monaci, Alfredo Monaci, Ugo Sposetti, Antonio Misiani, Piero Fassino, Gabriello Mancini eccetera… il tutto, sotto la geniale regia di Giuseppe Mussari. E allora, una volta tanto, ci troviamo d’accordo con il “compagno innaturale” Antonio Di Pietro, quando afferma: “Monte dei Paschi di Siena è la prova e la riprova della commistione tra affari e politica. Soprattutto è grave il comportamento di quella politica che è ingrassata facendo finta di non vedere finora quel che avveniva. ( Si pensi all’incredibile “acquisto” di Antonveneta , pagata 10 miliardi alla Santander, la quale l’aveva acquistata due mesi prima per 6 miliardi ! n.d.a.) Al Monte dei Paschi di Siena non è stato scoperto un singolo banchiere irresponsabile e nemmeno un’isolata banda di malfattori. Quello che sta emergendo è un intero vasto, ramificato e marcio sistema di potere e di corruzione.” Francamente basta così.

Alessandro Mazzerelli
Canditato al Senato PdL. Presidente MAT