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Lo scultore Luigi Rindi al Centro Culturale Dino Campana espone le sue opere in legno

giovedì 18 ottobre
Particolare interesse suscitano i legni recuperati dal fiume Lamone e presenti all’interno della mostra fotografica “Il Lamone da Marradi a Ravenna” inaugurata sabato 13 ottobre al Centro Culturale Dino Campana dal Sindaco di Marradi Paolo Bassetti e dall’Assessore alla Cultura e all’Ambiente Silva Gurioli, presente una delegazione del Comune Gemellato di Castelnaudary,guidata dal Sindaco aggiunto della città francese Bernardini, il Vice Sindaco e Assessore all’Ambiente del Comune di Bagnacavallo Matteo Giacomoni ed i promotori del progetto “Lamone Bene Comune” Giacomo Buganè e Maria Rosa Bagnari. Le sette opere dello scultore pratese Luigi Rindi sono permeate da una spiccata sensibilità per le problematiche della società contemporanea ma non manca il senso religioso che lo anima e che si esplicita con semplicità di linguaggio espressivo nell’opera “crocifissione” . L’opera in legno di grande suggestione è realizzata con linearità e dolcezza di forme. Molto coinvolgenti le altre sei sculture fra le quali spiccano Mani tese , Ballerine, il palazzo della BCE e Spreed che ci introducono dentro il mondo della crisi economica attuale attraverso i legni recuperati nel fiume Lamone nel tratto sotto la dismessa stazione ferroviaria di Fantino che Rindi abita da molti anni, dopo le burrasche metereologi che , metafore molto calzanti, delle alluvioni finanziarie.

L’operazione artistico-culturale di Luigi Rindi colpisce non solo per la modernità di questo maturo artista ma soprattutto per il suo anelito alla libertà ed alla giustizia per i popoli come idea primaria da consegnare alle giovani generazioni.

R.Ridolfi

Marradi e Castelnaudary, gemellaggio “ben saldo e riuscito”.

La Presidente del Comitato per il Gemellaggio consegna un dono al comandante la Stazione dei Carabinieri
mercoledì 17 ottobre
“Dopo 22 anni quello con la cittadina francese di Castelnaudary è un gemellaggio, un rapporto di amicizia ben saldo e riuscito. Un legame forte e concreto che si rinnova di anno in anno con visite reciproche, scambi culturali tra le due comunità e le rispettive associazioni”. Lo ricorda il sindaco Paolo Bassetti che ha incontrato una delegazione di Castelnaudary in visita a Marradi.

Domenica scorsa, nel secondo appuntamento della 49° “Sagra delle castagne”, come si ripete da alcuni anni ormai, una delegazione francese era presente alla rassegna con uno stand di specialità e prodotti tipici della regione del Languedoc Roussilion. Il gruppo è stato ricevuto dal sindaco Bassetti in Comune, nella sala consiliare dove si è svolta una piccola cerimonia di benvenuto con scambio di doni: “In estate la nostra squadra di calcio, il Club sportivo marradese, ha partecipato a Castelnaudary al locale torneo di calcio – afferma il sindaco Bassetti -, ad aprile squadre francesi parteciperanno al torneo che organizzeremo a Marradi. E stiamo promuovendo anche uno scambio culturale tra le bande musicali”.

Intanto, a Marradi la prossima sarà la terza ‘domenica di marroni’, tra tortelli, marmellate e torta di marroni, castagnaccio, marrons glacés, “bruciate” e birra. Inoltre, lungo le vie del paese stand di degustazione e vendita di specialità gastronomiche, prodotti del bosco e sottobosco, oltre che di prodotti artigianali e commerciali. Ed ancora, animazione con artisti di strada e musicisti itineranti, spettacoli di musica e varietà con la presenza di attrazioni per bambini, oltre ad uno spettacolo di illusionismo.

Marradi: Lamone, taglio nastro per due mostre


venerdì 12 ottobre
Inaugurazione per due mostre domani a Marradi presso il Centro culturale Dino Campana in via Castelnaudary 5: quella fotografica “Il fiume Lamone da Marradi a Ravenna” e quella di sculture lignee di Luigi Rindi. L’iniziativa si terrà alle 10 ed è organizzata dagli assessorati alla Cultura e Pubblica istruzione del Comune.
Le mostre saranno visitabili nelle domeniche 14, 21 e 28 ottobre in orario 10,30-12,30 e 14,30-18,30.

Di seguito i dettagli dell’iniziativa, con le dichiarazioni dell’assessore alla Cultura Silva Gurioli:
Il Comune di Marradi, bagnato dal fiume Lamone, è stato accolto in qualità di partner nel progetto “Lamone Bene Comune”, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna con la compartecipazione dell’Associazione Culturale”Civiltà delle Erbe Palustri” di Villanova di Bagnacavallo, del CEA Geolab di Imola e del Consorzio di Bonifica della Romagma Occidentale.
Al progetto hanno aderito enti importanti fra i quali: Parco del Delta del Po, Parco regionale della Vena dei Gessi, Corpo Forestale dello Stato, Provincia di Ravenna, Comune di Ravenna, Comune di Faenza,ARPA Emilia Romagna e numerose associazioni locali. Il progetto è rivolto alle popolazione, alle scuole, per lo sviluppo di un turismo consapevole nel Bacino idrografico del fiume Lamone.
Le finalità del progetto sono: 1)culturale, per sensibilizzare le popolazioni locali e di formazione di professionalità –tutors/esperti ecopedagogici; 2) strutturale- istituzionale, per coadiuvare le Amministrazioni locali per organizzare iniziative per la conoscenza, la tutela, la fruizione degli spazi ricreativi e culturali lungo il Lamone; 3) informativo, per rafforzare i legami, storicamente consolidati, tra le Comunità aventi denominatore comune il Fiume Lamone; 4) Sociale, il fiume viene assunto come Bene Comune-Res Comunis Ommnium; 5) Promozionale e partecipato, istituzione di tavoli di lavoro per la valorizzazione di produzioni tipiche, di arti manuali e artistiche.

A partire dal mese di Aprile sono già state realizzate importanti iniziative lungo tutta l’asta del Fiume Lamone e quindi anche a Marradi: un ciclo di conferenze sulla geologia, sulla flora, sulla fauna dalla sorgente alla foce nel Mare Adriatico: una pubblicazione “Long e’Fion”(Lungo il Fiume), mostre dell’attività dell’Ecomuseo della Civiltà palustre, incontri preparatori nei vari Comuni per la realizzazione di una Mostra fotografica itinerante, un sito www.fiumelamone.com, ed una pubblicazione sul Fiume Lamone che contenga gli elementi comuni e le peculiarità storiche,ambientali,paesaggistiche, culturali, gastronomiche di ogni comunità locale (All3 e All.4,All.5). Gli incontri proseguiranno nel mese di ottobre p.v.

Sabato 13 ottobre alle ore 10.00 presso il Centro culturale Dino Campana, in via Castelnaudary 5 si inaugureranno: “Il fiume Lamone da Marradi a Ravenna” e l’esposizione di sculture lignee di Luigi Rindi. Una retrospettiva che consta di una riproduzione di fotografie e cartoline dell’inizio del XX secolo, suddivise in pannelli. Il fiume Lamone è rappresentato lungo tutto il suo corso, attraverso una rappresentazione delle attività agricole, artigianali, familiari, culturali, che si svolgevano a Marradi, Brisighella, Faenza, Russi, Bagnacavallo e Ravenna, comuni bagnati dal Lamone. La risorsa energetica del Lamone, oggi energia rinnovabile, nel comune di Marradi è ben rappresentata da cascate che ancor’oggi alimentano la centrale idroelettrica, terza centrale elettrica d’Italia realizzata con capitali locali, ed anche le vie e le piazze del paese all’inizio del 900. Luigi Rindi con le sue sculture lignee, ricavate da radici e tronchi che lo hanno ispirato, arricchisce la mostra fotografica con soggetti eterogenei che ci riportano al presente.

Le due mostre sono itineranti: dopo Bagnacavallo e Marradi sarsanno esposte a Faenza.

Per l’Assessore all’Ambiente e alla Cultura, Silva Gurioli: “con queste mostre abbiamo voluto coniugare l’ambiente e la cultura binomio importante per lo sviluppo della nostra comunità, del nostro territorio attraversato per 18 Km dal Fiume Lamone, di un turismo consapevole alla scoperta delle nostre tradizioni, alla tutela del Fiume Lamone ed all’ambiente circostante. La nostra realtà storica, culturale, ambientale è ben diversa dagli altri Comuni sul Lamone. Marradi è sempre stata terra di contesa fino alla fine del 400 fra i Guidi e i Manfredi; l’avvento del dominio dei Medici nel 500 pose fine al domino romagnolo. L’interesse per questa enclave fra Romagna e Toscana era dovuto alla posizione strategica di Marradi quale territorio di dogana per il passaggio delle merci, in particolare del grano e del sale provenienti dalla vicina Romagna. Una curiosa particolarità del Fiume Lamone: nasce a sud e sfocia ad Est come il fiume Nilo”.

Le mostre, insieme alla mostra permanente dedicata a Francesco Galeotti e al Museo Artisti per Dino Campana, saranno aperte dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30 nelle domeniche 14-21-28 ottobre in occasione della Sagra delle Castagne.

ufficio stampa

johnny tagliaferri

Faentina. La scure dei tagli e le soppressioni. Che fine ha fatto Fuori dal Tunnel! La Regione Toscana La Montagna ha partorito solo un “pistolino”!

Ecco come il PD ci porterà Fuori dal Tunnel
venerdì 12 ottobre
Riprendiamo da OK Mugello! Un pezzo di Nicola Di Renzone!
Ma se il sistema per mettere in atto il Piano Faentina è quello di tagliare le corse, sarà molto semplice vedere solo Minuetto sulla linea, perché basteranno quelli esistenti per le corse che resteranno in vita.Il sabato saranno soppresse ben sei corse. Ecco il lungo comunicato che riceviamo dal gruppo di pendolari ‘Mugello attaccati al treno’.

Una scure sui pendolari. Così viene definita dal Comitato pendolari “Mugello, attaccati al treno” la delibera della Regione Toscana n. 859 del 1 ottobre che taglia ben sei corse da dicembre, sulla linea Faentina. La Regione Toscana, per un risparmio annuo di 147.377 euro, sopprimerà, il sabato, sei corse: tre da Firenze Campo di Marte a Borgo San Lorenzo (alle 14.10, 18.15, 19.13), tre da Borgo a Firenze Campo di Marte (12.50,13.50 e 19.48). Ci sembrava di aver capito dalla Regione Toscana che la logica dell’aumento del prezzo del biglietto del treno fosse quella di mantenere alto il servizio. Dopo qualche settimana ecco che una scure si abbatte sulla Faentina. Il tutto senza un minino confronto con i pendolari del Mugello.

Il Comitato non si è mai opposto ad una riorganizzazione dei trasporti. Ma un conto è riorganizzare le corse, un conto è tagliare a caso. Ad esempio gli studenti che hanno scelto l’Istituto Saffi che rientrano in Mugello da Campo di Marte con il treno delle 14.15 che faranno? E quelli del Liceo Pascoli che salgono alla Cure? Forse qualcuno in Regione pensa che tutti mugellani che lavorano a Firenze il sabato non lavorino? O che gli studenti pendolari usufruiscano della settimana corta? E che dire, nella “dantesca” ottica dello sviluppo della linea anche per fini turistici, dell’impatto su chi magari approfitta del sabato per farsi un giro turistico a Firenze?

Se in altre tratte i tagli sono stati giustificati con l’inserimento di corse “Veloci”, sulla nostra linea tutto questo è ingiustificabile, perché di veloce si percepisce solo l’indebolimento progressivo della linea. Stiamo ancora aspettando di sapere quanti sono, e su quali corse, i treni minuetto annunciati a giugno alla stampa e ai nostri Sindaci e confermati a luglio dall’assessore Ceccobao alla locale Festa del PD.