Il 29 ottobre scorso il Ministro degli Affari Esteri di Malta, dopo avere ottenuto il consenso dal Governo Italiano, ha inviato a Enrico Gurioli le credenziali diplomatiche, invitandolo a rappresentare i diritti e gli interessi di Malta e dei soggetti maltesi in tutta l’Emilia Romagna. Gurioli è molto conosciuto a Malta per avere organizzato nell’ottobre del 2007 per il Governo Maltese e Italiano il VII° Convegno di Areamedinit – Archeologia Industriale del Mare – dal tema “L’uomo e il suo porto”. I lavori del convegno sono serviti per dare una chiave interpretativa per quelle che potrebbero essere le future soluzioni progettuali dello storico Grand Harbour di Malta presentate accanto a quelle del moderno porto di Ravenna attraverso le esperienze di studio maturate presso le Università di Malta e il Politecnico di Milano . In altri termini, il Convegno di Malta è servito a creare un sentire comune su un tema, quello dell’Archeologia Industriale del Mare in Mediterraneo, che sta facendosi largo nella coscienza di coloro che hanno a cuore la vita e la storia della navigazione degli ultimi due secoli. Il convegno di Malta ha dimostrato che occorre soprattutto convincere “gli uomini di terra e di governo” che la storia non si fermava, ne si era mai fermata, al di là delle banchine di un porto.
Marradi rischia di perdere cento posti di lavoro per la burocazia che avrebbe individuato alcune presunte irregolarità al depuratore dell’azienda che sarebbe strettamente collegato a quello della frazione di S.Adriano gestito da Hera. L’Ortofrutticola, eccellenza nazionale nel settore e fiore all’occhiello del nostro Comune, produce ed esporta ogni anno cinque milioni di scatole di marron glaces, vendute in tutto il mondo. Tutto l’affaire sarebbe partito da una denuncia, e poi appunto da un sopralluogo di Arpat. Per risolvere la situazione si è mossa subito l’amministrazione comunale. Ed è stato convocato un tavolo con i sindacati, la Provincia, l’Arpat ed Hera.
Il sindaco Paolo Bassetti e la sua maggioranza sono fortemente impegnati a sollecitare le soluzioni appropriate partendo dal dato che, pur essendo giusto trattare gli scarichi come ogni prodotto industriale, si tratta pur sempre di sostanze non nocive: prevalentemente acqua e zucchero.
L’ azienda, economicamente sana. che occupa oltre cento addetti, prevalentemente donne nonostante il periodo di grave crisi, potrebbe sospendere la produzione, se i soggetti pubblici: Arpat, Hera Comune Provincia e Regione non suggeriranno e favoriranno un percorso di risanamento.
La Provincia sembra si sia impegnata ad emettere un’autorizzazione provvisoria, che consenta l’immediato dissequestro del depuratore”. Le questioni ambientali se ci sono devono essere risolte, ma senza ritardi e accanimenti burocratici. Sarebbe irresponsabile ed un colpo mortale per l’occupazione e l’economia locale costringere l’azienda a trasferire in un altro stabilimento le attività che attualmente si svolgono a S.Adriano di Marradi.
Il forte maltempo di sabato scorso ha lasciato non pochi danni nel comune di Marradi, con molti disagi per i cittadini. Frane e smottamenti hanno interessato gran parte del territorio, con le strade comunali e provinciali che sono rimaste interrotte per ore. E anche le vie vicinali hanno subito grossi danni. La situazione è precipitata dalle 18 con pioggia violenta e incessante che ha provocato frane e smottamenti e che per tutta la notte ha messo a dura prova i circa cento operatori, tra Protezione civile, vigili del fuoco (al distaccamento di Marradi si sono uniti rinforzi dal comando di Borgo e di Casola), addetti comunali e Polizia municipale, volontari e carabinieri che sono stati impegnati a ripristinare i collegamenti e a effettuare interventi per la messa in sicurezza delle strade e delle zone più colpite dai danni del maltempo. Ma acqua e fango non hanno invaso solo le strade. I tombini di ghisa delle fogne sono statti per la presone dell’acqua, la scuola elementare e la casa di cura sono state allegate come anche il sottopassaggio della stazione è stato allagato, la ferrovia è rimasta parzialmente interrotta per uno smottamento sui binari, e anche altre strutture, pubbliche e di privati, hanno riportato dei danni.
“Abbiamo seguito e coordinato dal centro comunale le operazioni di intervento, in contatto con la sala zonale di Protezione civile a Borgo – sottolinea il sindaco Bassetti -, con circa cento persone impegnate per ore a sgomberare le strade e ripristinare, oltre che per intervenire alle tante segnalazioni e situazioni di difficoltà causate dall’ondata di maltempo. Comunque la macchina dei soccorsi ha funzionato
Il GEM (Gruppo Escursionisti Marradesi) fondato da Giuseppe Gurioli, che attualmente è presieduto da Ettore Contarini, da quarant’anni sempre attento alle emergenze ambientali e alla difesa della salvaguardia storica del territorio dove opera, in una lettera al Sindaco di Marradi chiede l’impegno dell’Amministrazione Comunale di Marradi affinchè tuteli la Quercia di Trebbana , una magnifica pianta, plurisecolare (il cui tronco misura m. 4,75 di circonferenza), indicata anche nelle mappe catastali e carte geografiche militari, che si erge in Comune di Marradi in località Ponte nella Valle, inserendola ex lege regionale n.60 del 13 agosto 1998 nell’elenco degli alberi monumentali. La pianta infatti nonostante la segnalazione contenuta nel libro edito dal Comune di Marradi “Aspetti naturalistici e situazione ambientale nel territorio di Marradi” a cura di E.Contarini-1985 e nella pubblicazione regionale “Toscana: cento alberi da salvare”, non sarebbe inserita nell’albo regionale. Ora il GEM chiede formalmente al Comune di Marradi di intervenire per la salvaguardia di questo straordinario monumento ambientale. L’assessore all’ambiente del Comune di Marradi, Silva Gurioli si è subito attivata insieme agli uffici per predisporre gli atti amministrativi e le necessarie intese con la proprietà e la Regione Toscana.