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Domenica 27 maggio la stazione ecologica di Marradi sarà aperta al pubblico dalle ore 9 alle ore 12

giovedì 24 maggio
In maggio porte aperte di domenica alla stazione ecologica di Marradi
Apre ai cittadini di domenica la stazione ecologica di Marradi. Domenica 27 maggio la stazione ecologica, sulla SP 302 Brisighellese Ravennate, rimarrà aperta in via straordinaria alla mattina, dalle ore 9 alle 12.
“Invitiamo tutti i cittadini a visitare la stazione ecologica – spiega l’assessore all’ambiente Silva Gurioli – che è stata inaugurata lo scorso anno e già oggi conta una media mensile di oltre 750 accessi. E’ molto utile rendersi conto di persona come funziona questo servizio: tante tipologie di rifiuti raccolte qui possono essere avviate correttamente a recupero e ognuno può così contribuire alla salvaguardia delle risorse naturali”.
“Stiamo facendo passi in avanti nella raccolta differenziata – sottolinea il sindaco di Marradi Paolo Bassetti -, ed il salto lo abbiamo fatto grazie all’isola ecologica. Nel 2010 eravamo fermi al 24,4%, nel 2011, dopo aver attivato a luglio l’isola ecologica, siamo saliti al 30,6% e la previsione per quest’anno è sopra al 36%. Siamo ancora lontani dall’obiettivo del 45% ma l’Amministrazione è attenta a incentivare la raccolta differenziata, e un contributo in questo senso viene dall’attività dell’isola ecologica e aperture straordinarie come quella di domenica e a settembre con le scuole” .

Gadget utili ed ecologici in cambio di rifiuti
Chi accederà al servizio nel corso di queste aperture speciali conferendo almeno 15 kg di carta/cartone, vetro, plastica e lattine riceverà in omaggio, fino ad esaurimento scorte, un utile gadget ecologico a scelta tra: la tanica per la raccolta degli oli alimentari esausti, la tanica per gli oli minerali oppure un sacchetto di compost.
Chi invece conferirà un piccolo elettrodomestico come ad es. un tostapane, un videoregistratore, la tv, il cellulare, ecc… oppure almeno due litri di olio vegetale o minerale, o una batteria auto/moto, potrà scegliere, fino ad esaurimento scorte, tra una caffettiera in alluminio riciclato, un tester per verificare la carica residua delle pile o un caricabatteria per pile ricaricabili.
A tutti i bambini sarà regalata una busta di semini di piante officinali

Per conferire i rifiuti alla stazione ecologica i cittadini devono avere sempre con sé la bolletta dell’igiene ambientale di Hera e l’iniziativa è valida solo per i cittadini residenti nel Comune di Marradi.

La stazione ecologica di Marradi, da maggio a ottobre è aperta il lunedì, mercoledì e sabato dalle ore 8.30 alle ore 12.00 e dalle ore 15.00 alle ore 17.30.
Alla stazione ecologica si possono conferire carta, vetro, plastica, lattine, materiali legnosi (es. mobili), ferrosi (es. reti per materassi) batterie, pneumatici usati, sfalci e potature, pile, elettrodomestici, rifiuti ingombranti, neon, oli vegetali, nastri e cartucce per stampanti, toner.
Per ogni chilo di carta, cartone, vetro, plastica e lattine portato in stazione ecologica è previsto un risparmio di 15 centesimi sulla bolletta dei rifiuti.
Presso la stazione ecologica è possibile ritirare i sacchi per la raccolta differenziata della carta e richiedere la compostiera.

“Queste aperture straordinarie – commenta Susanna Zucchelli, direttore Hera Struttura operativa di Imola – ci permettono di fare conoscere la stazione ecologica a chi ancora non la utilizza e abbiamo potuto verificare come, in seguito ad iniziative di questo tipo, aumenti il numero degli accessi al servizio, le persone continuano a frequentarla”.

NEGLI ANNI ’30 SULL’ALTO APPENNINO MARRADESE.UN LIBRO RACCOGLIE I RICORDI DI UN ANZIANO EX PASTORE E DOCUMENTA LA VITA DELLE FAMIGLIE MEZZADRILI IN MONTAGNA

giovedì 24 maggio
Una verde vallata dell’Appennino Marradese, aperta e soleggiata, che scende dolcemente dalle pendici del Monte Lavane fino alla cascata dell’Acquacheta, verso San Benedetto in Alpe; una valle incontaminata e silenziosa, irraggiungibile dalle auto. Questo il luogo che dà il titolo al volumetto di Giuseppe Gurioli e Giuseppe Meucci: “LA NOSTRA PICCOLA VALLE DELL’EDEN NEL RACCONTO DI LINO FABBRI – Vita negli anni ’30 alle Fontanacce, un podere dell’alto Appennino marradese”. L’epoca, che sembra lontanissima nonostante i pochi decenni trascorsi, è quella che termina con l’ultima guerra, quando le nostre alte vallate erano ancora popolate. Vicino ai crinali si incontravano grandi case di pietra spesso piene di bambini, nere per il fuoco sempre acceso anche d’estate; le vallate risuonavano di voci, richiami, versi di animali, campanacci. Poi, nel giro di pochi anni, questo mondo scomparve: le case si vuotarono, divennero ruderi e tutto fu avvolto dai rovi e dal silenzio.
La ricerca di Gurioli e Meucci raccoglie le testimonianze di un uomo che ha vissuto la propria infanzia nel grande podere detto Le Fontanacce, nel periodo 1930-38. Qui i genitori e i nonni lavoravano a mezzadria la terra ma erano anche e soprattutto pastori, con un grosso gregge di pecore e capre e numerosi bovini: producevano formaggio, l’alimento più pregiato delle genti di montagna, oltre a tutto l’indispensabile per il sostentamento della numerosa famiglia. Nel libro si trovano documentati molteplici aspetti della vita di quell’epoca: com’era la casa, cosa si mangiava, come ci si spostava, come si affrontavano i lunghi inverni, cosa si faceva a veglia o nelle feste, come si lavoravano i campi, si allevava il bestiame, si faceva il formaggio, etc. Il racconto di Lino Fabbri, che costituisce la parte principale dell’opera, è affiancato da documenti dell’Archivio del Comune di Marradi e altri riferimenti di storia locale, brevi interviste ad altri testimoni dell’epoca e numerose foto a colori.
L’immagine che se ne ricava è quella di una umanità materialmente povera, alla quale sono sistematicamente negati diritti elementari, come ricevere il giusto compenso per il proprio lavoro, curarsi e far studiare i figli; ma ciononostante capace di una vita estremamente dignitosa, in armonia con il proprio ambiente e ispirata da valori come la famiglia e l’aiuto reciproco.
Il volume, stampato dalla Tipografia Valgimigli di Faenza e realizzato grazie al contributo del Lions Club Faenza Valli Faentine – che ne ha curato anche la diffusione in formato elettronico – è stato presentato giovedì 10 Maggio scorso presso il Centro Studi Campaniani “Enrico Consolini” di Marradi dalla Presidente Prof.ssa Mirna Gentilini, dal Sindaco del Comune di Marradi Paolo Bassetti (che ha patrocinato l’opera insieme al Gruppo Escursionisti Marradesi e alla società per gli Studi Naturalistici della Romagna), dal Presidente del Lions Club Faenza Valli Faentine, Ing. Andrea Tabanelli e dai due Autori. Erano presenti numerosi soci Lions e moltissimi Marradesi che hanno completamente riempito la sala e accolto con caldo entusiasmo la presentazione. A tutti gli intervenuti è stata donata una copia del libro, per il momento disponibile in numero limitato, ma che si prevede di mettere in vendita fra breve.

Giuseppe Meucci

Domenica 27 per il mese di maggio nella Chiesa delle Domenicane di Marradi l’Ensemble da Camera di Opera In-Stabile in concerto con la “Salve Regina” di Giovan Battista Pergolesi.

domenica 20 maggio

Domenica 27 Maggio, a Marradi, torna l’appuntamento con la Musica Sacra nella Chiesa della SS.ma Annunziata del Monastero, fondato nel 1575, delle Monache Domenicane di Clausura di Marradi. Con l’apprezzamento di Sua Eccellenza Monsignor Claudio Stagni Vescovo di Faenza e Modigliana e con il patrocinio del Comune, l’Associazione Musicale di casa, si ripresenta con un programma dedicato al mese mariano.
In relazione al luogo che ospita l’evento e al mese che lo accoglie, il Curatore Artistico M°Barbara Betti, restringendo la scelta alle Quattro Antifone Mariane, ha deciso di presentare al pubblico la “Salve Regina” di Giovan Battista Pergolesi.
Questa Liturgia Sacra, che precede di alcuni mesi lo “Stabat Mater”, ultima composizione di Pergolesi, costituisce uno degli esempi più antichi di musica sacra ancora in uso. Riproposta nella forma liturgica voluta da Maria Carolina per la Cappella Walpurgis, con Introitus che richiama alla preghiera, la “Salve Regina” costituisce un piccolo cammeo musicale raramente eseguito, pur essendo il testo, ancora oggi, una delle preghiere o liriche, più conosciute al mondo. Dopo il debutto alla sala “Cosimo Ridolfi” nuovo auditorium della Cassa di Risparmio di Firenze con il concerto per pianoforte e orchestra diretto dal M° Alessandro Pinzauti, Opera In-Stabile si presenta a Marradi in formazione cameristica, sotto la direzione del M° Giacomo De Simonis. Tutti gli eventi di Opera In-Stabile sono stati realizzati grazie al sostegno della FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI RAVENNA.
La Presidenza di “Opera” Rodolfo Ridolfi ed Emilio Betti sono lieti di invitare tutti gli interessati a questo evento che vuole diventare un appuntamento annuale della Musica Colta a Marradi.
Domenica 27 maggio 2012 ore 17,00 ingresso libero.

Intervista con Leonardo Spadoni lo straordinario innovatore “re delle farine” alla vigilia della Festa del Pane rinviata per il tempo incerto a domenica 27 maggio.

Leonardo Spadoni a.d. del Gruppo "Molino Spadoni"
giovedì 17 maggio
In occasione della Edizione 2012 della Festa “Pane e companatico” che si svolgerà a Marradi domenica 27 maggio per iniziativa dell’ Amministrazione Comunale, della Proloco e della Confcommercio, Marradi Fee News offre ai suoi lettori una intervista esclusiva con il dott. Leonardo Spadoni definito dalla stampa “Il re delle farine”. Leonardo Spadoni è a capo del gruppo ravennate Molino Spadoni, impegnato in un forte processo di sviluppo in diversi mercati food e leader, non soltanto in Italia ma anche in Francia, Spagna e Gran Bretagna. Uomo che coniuga la cultura dell’impresa con una straordinaria cultura di sintesi fra tradizione e profonda innovazione tecnologica al servizio del bello e del buono in ogni sua manifestazione, Leonardo, che apprezza la Valle del Lamone e Marradi, dove di tanto in tanto viene a trovare gli amici o anche solo a gustare le specialità della nostra cucina, ci ha promesso per il 2013 la sua presenza alla Festa del Pane
D. -Dino Campana nei Canti Orfici colloca il mulino nel paesaggio escrive “L’acqua del Mulino corre piana ed invisibile nella Gora…” che riflessioni ti suscita
R.-Parlare di farina e grano o di mulini, come fa cosi poeticamente Dino Campana, significa parlare di terre e territori .Il mulino è stato probabilmente il primo opificio ,la prima fabbrica ad essere costruita dall’uomo .prima le macchine erano spinte da animali o uomini che si aiutarono poi con ingegnosi sistemi a vento e successivamente ad acqua che entravano a far parte del panorama stesso che si arricchiva di prese di acqua e piccoli laghetti artificiali che erano incastonati nello scenario di ogni paese così come lo era la Chiesa o la piazza .Il mulino come servizio quindi all’agricoltura e fino agli anni 60 vigeva il baratto come sistema di scambio. Non girava denaro, una certa quantità di grano equivaleva ad una certa quantità di farina che il colono portava al fornaio per barattarla in pani che venivano ritirati per l’uso familiare durante l’anno.Ora i mulini sono più grandi ma il legame con il territorio resta.
D. -Marradi e la Valle del Lamone coltivano, per il futuro l’ambizione di affermarsi come Giardino del Pane ed eccellenze dei prodotti naturali e biologici della tradizione romagnola e della romagna toscana
R.-Il futuro ha radici nel passato che è compatibile con le più sofisticate innovazioni. Pensate che il grano può essere controllato da selezionatrici ottiche che permettono di pulire perfettamente chicchi che possono così con sicurezza essere macinati ancor oggi a pietra.
D. -Il futuro è quindi anche bio
R. Assolutamente perché occorre più attenzione a quello che si mangia: “mangiare meno e meglio” il Molino Spadoni macina 6000 quintali al giorno ma lavora prevalentemente grani locali.
D. Qual è in questo momento il fiore all’occhiello di Molino Spadoni
R. Molino Spadoni ha creato in Romagna il primo molino 100/100 bio senza rischi di contaminazioni, ha acquisito il marchio Almaverde bio, nel settore farine, pane e derivati, biscotti, riso e cereali da prima colazione, per essere sempre più vicino ai suoi amici e clienti. Ma il nostro vanto nel campo della più sofisticata innovazione tecnologica in difesa del consumatore e dell’ambiente e l’introduzione nei processi i conservazione di nuovi sistemi di stoccaggio che garantiscono la conservazione senza ricorrere ai trattamenti chimici, neppure quelli (anidride carbonica e azoto) che pur non lasciando tracce creano problemi all’atmosfera.

Rodolfo Ridolfi
direttore responsabile