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APPELLO AI VERI AUTONOMISTI, CHE VIVONO ED OPERANO NELLA REGIONE GEOGRAFICA ITALIANA
Dal Segretario del M.A.T. Alessandro Mazzarelli riceviamo il seguente comunicato che pubblichiamo integralmente:
(Comunicato Ufficiale del MOVIMENTO AUTONOMISTA TOSCANO N°188)
Carissimi Autonomisti, come denunciamo da decenni, l’imbroglio del falso Autonomismo è giunto al suo inevitabile capolinea. Chi continua a sostenerlo è in malafede ed agisce soltanto per tornaconto personale, quindi non è a Servizio del suo Popolo, ma di un Belsito, di un Bossi, di un “trota”, di un qualsiasi farabutto e, nella migliore ipotesi, di un opportunista… non certo di un Autonomista. Il mio colloquio a Milano del 27 marzo u.s., con un grande ed onesto Autonomista del nostro tempo, parlo di Gilberto Oneto, mi ha posto il problema di “che fare”. I fatti attuali impongono una scelta radicale… Personalmente ho il dovere di muovermi, perché ho almeno due grandissime responsabilità. La prima è quella di non aver proclamato a sufficienza la Profezia milaniana dei “Ventimila Sammarini “ che sta alla base del vero Autonomismo: “Gli imperialismi ? Ci vorrebbero ventimila sammarini per eliminarli . Il mondo cambierebbe radicalmente in meglio, sarebbero protette le culture e le identità. Sostanzialmente sarebbe protetta anche la pace, perché le guerre diverrebbero guerricciole.” (Don Lorenzo Milani, Barbiana, 31 luglio 1966) Questa è certamente la “pietra d’angolo” degli Autonomisti di tutto il mondo. Io, pover’uomo, cerco di predicarla, nel deserto del cinismo e dell’opportunità politica, da ben quarantasei anni… Ma da Lassù, qualcuno si deve essere mosso, se, finalmente, di questa Profezia certamente epocale, il 25 maggio prossimo né parleremo nella gloriosa Repubblica di San Marino, ma il pur grande evento certamente non basta… La seconda è di avere raggiunto, personalmente, un accordo con il vero padre dell’Autonomismo nostrano, quel Bruno Salvadori, la cui morte prematura è stato la fortuna di Bossi e della sua casta…purtroppo questione e scelta semisconosciuta ! Quindi, per chi ancora non lo sapesse, e pochi lo sanno… il Movimento Autonomista Toscano precede l’imbroglio leghista e gli si oppone eticamente da sempre. Ma noi non vogliamo essere i primi della classe! Siamo un Movimento di Servizio e come tale siamo aperti ad accogliere e ad aiutare tutti i veri Autonomisti sulla base del nostro bellissimo e chiarissimo preambolo che qui riproponiamo: “ Gli Autonomisti – quali difensori e unici veri rappresentanti del popolo al quale appartengono – si riconoscono soltanto nelle esigenze e nelle speranze della gente. I programmi elettorali con i quali si presentano devo essere vincolanti. Le alleanze con i partiti si fanno e si disfanno anche nel giro di un giorno, la coerenza non è verso di loro, ma verso la gente e non è mai subordinata alla gestione del potere.
Gli Autonomisti rispettano e aiutano i Movimenti fratelli. Rifiutano la subalternità ed esigono pari dignità, ma sono disponibili e solidali senza nessuna contropartita verso tutti i popoli che chiedono il loro riscatto.
Gli Autonomisti, convinti assertori della dignità di tutti i popoli che costituiscono il genere umano, guardano alle micro-nazioni come modello per una gestione più attenta alle esigenze dei popoli, capace di salvaguardare l’ambiente, meno arrogante e quindi più pacifica.
L’Autonomista è per un “mondo villaggio” che sia rispettoso di tutte le varietà del consorzio umano, varietà che vanno esaltate e protette e non appiattite nella multirazzialità.”
Quindi, chi vuol riscattare l’Autonomismo dai procacciatori di poltrone e dei denari estorti ai nostri ultimi, ha una grande alternativa . Noi non chiediamo nulla, non vogliamo nulla, non esibiamo la nostra primogenitura per motivi di potere. Ognuno sia libero a casa propria, secondo l’accordo del 1978 e di quanto sopra affermato. Ma occorre vedersi, confrontarsi, capirci, soprattutto volerci bene… In questa ottica vi invito a partecipare ad un convegno che propongo di tenerlo a Firenze o a Grosseto – mezza strada tra Sud e Nord – ma per noi, se qualcuno ha una valida proposta e validi mezzi, va bene ovunque. Scrivete un E-Mail a : mazzerelli@hotmail.it , telefonate al 3472342482, scrivete a MAT – Casella Postale 1208 – 50100 Firenze, oppure comunicate con il sito del Movimento Autonomista Toscano. Ma datevi una mossa, domani è già tardi… Grazie per l’attenzione e saluti fraterni.
Firenze, 6 aprile 2012 Alessandro Mazzerelli
Faentina- Meno male che ci dovevano portare “Fuori dal Tunnel”. Con il voto del Consiglio Regionale dal Tunnel esce solo il topolino.
domenica 8 aprile
Leggiamo e riportiamo “Profonda delusione” Così Paolo Omoboni presidente del Comitato Pendolari del Mugello, commentando a caldo la bocciatura determinata dal Pd nel consiglio regionale della Toscana nella seduta del 4 aprile delle mozioni pro Faentina presentate dal Pdl e dall’Udc che contenevano le proposte del Comitato dei pendolari per utilizzare subito i 31 milioni di euro nell’acquisto di nuovi treni 6/8 da destinare alla linea faentina nei prossimi 2 anni. L’approvazione dell’impegno, che il PD non ha rispettato avrebbe consentito alla Faentina di uscire dal tunnel ma “fuori dal tunnel” è rimasto un cumulo di belle parole pronunciate al convegno di Marradi. “Come pendolari stentiamo a capire….ci aspettavamo che anche il centro sinistra e la sinistra appoggiassero la richiesta” continua il Comitato Pendolari “ Siamo delusi!” La mozione approvata dal PD è infatti la più teorica e la meno pragmatica “La montagna ha partorito il topolino”. Marradi Free News aveva avanzato seri dubbi sulla effettiva volontà del PD di privilegiare la Faentina ed oggi i fatti, non le chiacchere ci danno inconfutabilmente e purtroppo ragione.
Il Convegno di Marradi “Fuori dal Tunnel”, a differenza della precedente iniziativa del Pdl di Marradi, che ha impegnato i suoi dirigenti ed amministratori della Romagna e della Toscana a sostenere le buone ragioni e le proposte dei cittadini interessati e dei Comitati dei Pendolari, ha proposto molta “Fuffa”. Ci saranno nel breve-medio periodo nuovi Minuetti ma saranno destinati a linee toscane diverse dalla Faentina. Fra dieci anni se ne riparlerà
Ci chiediamo allora legittimamente, alla luce dei risultati: “il PD di Marradi ed il suo segretario sapevano che non avrebbero ottenuto nulla ed hanno provato a mettere in campo, secondo i canoni della vecchia e cattiva politica, una strumentale iniziativa propagandistica che si è disciolta con il disciogliersi delle abbondanti nevicate del febbraio scorso? Oppure in buona fede pensavano di onorare gli impegni assunti con i cittadini interessati ed i pendolari, ma nel PD provinciale e regionale non contano nulla?” Oggi il PD di Marradi deve subire questa umiliante sconfitta. Abbia almeno l’onestà di spiegarsi con i cittadini soprattutto quelli che s’illudevano di uscire dal tunnel e che l’assessore ai trasporti Ceccobao ed i suoi amici e compagni del PD continuano a penalizzare
P.S.