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Ecco come i marradesi hanno salutato l’arrivo del 2011 nell’antico e suggestivo Teatro Degli Animosi.

 

Il Teatro degli Animosi 1792

sabato 1 gennaio

Una perfetta miscela di tradizione e modernità una osmosi riuscita fra giovani,  famiglie  con bambini e adulti. Un modo per vivere insieme i grandi ed i piccoli eventi di una comunità molto unita che sa lavorare e divertirsi coinvolgendo tutti. Questo il segreto del  “‘tutto esaurito”  nel Veglione di San Silvestro, al Teatro Degli Animosi. L’evento organizzato bene dalla Pro Marradi, dalla Compagnia “per non perire d’inedia” e dalle  altre Associazioni locali,  ha fatto registrare anche  la presenza di tanti marradesi nella piazza antistante il teatro  per assistere ai fuochi d’artificio ed al brindisi cui hanno preso parte, come consuetudine, il sindaco Paolo Bassetti e gli Assessori Francesco De Gaetano,  Silva Gurioli e  Giovanna Bandini. La festa si è protratta fino all’alba mirabilmente e sapientemente condotta dal DJ Rizzo che, coadiuvato da Ciano e Riccio, ha saputo coinvolgere,  nelle danze e nei ritmi, i marradesi di ogni età presenti all’evento, che in più di quattrocento, hanno affollato l’antico e splendido Teatro ricreando il sapore della tradizione e dei fasti  di un tempo, percettibili anche nel foyer e nella sala Mokambo, viva come non mai, grazie  al Servizio Bar diretto con grande professionalità da Stefano Mercatali.

Fabrizio Nonis a Palazzo Torriani : “Tornerò a Marradi per approfondire la conoscenza di questo fantastico territorio”. “Oggi (vi)cucino io” un viaggio nei sapori d’Italia nel segno della solidarietà

venerdì 30 dicembre

Per il cenone di San Silvestro che ha iniziato a preparare a Ravello, Renato Brunetta  ha scelto zampone con fagioli di Controne , marron glacè di Marradi e i dolci di Salvatore De Riso così riportano numerosi quotidiani.  Marrons glaces, Cappelletti, bassotti ,  sono infatti tre ricette marradesi fra le duecento del libro corredate da annotazioni di Brunetta. Il combinato disposto fra il macellaio e giornalista Fabrizio Nonis,  ed il Ministro Renato Brunetta entrambi appassionati di cucina, ha dato vita ad un percorso  tra le tante ricette regionali di tutta la Penisola. È il libro “Oggi (vi) cucino io”, edito da Sperling & Kupfer, che i due amici hanno realizzato con un nobile scopo: sostenere la cooperativa “Il Gabbiano Jonathan – Il Pino”, che accoglie  disabili, e che oggi,  ha bisogno di un supporto per poter proseguire ad assistere orfani e diversamente abili. Si tratta di un vero e proprio viaggio per l’Italia attraverso i sapori delle cucine regionali, un percorso dettato dalla voce narrante degli autori, che annotano sensazioni, commenti e giudizi personali. Il Sindaco Paolo Bassetti, Anna Maria Tagliaferri, Rodolfo Ridolfi e Sergio Battistini hanno introdotto Fabrizio Nonis  che da semplice macellaio di paese  è entrato di diritto nel gotha del giornalismo enogastronomico, grazie al suo carisma e alla grande passione per la carne. Eppure, nonostante il successo e i numerosi riconoscimenti ricevuti sia in Italia che all’estero per aver rivalutato il mestiere di macellaio, Fabrizio continua a considerarsi un umile figlio della sua campagna, fortemente legato alla tradizione e ai valori, che tuttavia non nasconde un grande spirito cosmopolita e una spiccata comunicativa. Queste due anime, quella della tradizione e dell’innovazione convivono perfettamente e sono state il vero segreto del suo successo: “Ho vissuto la mia gioventù tra il Canada e Cinto Caomaggiore – racconta Fabrizio. Ho imparato moltissimo su questo incredibile mestiere aiutando d’estate mio padre, che ha fatto tesoro soprattutto della sua esperienza professionale come emigrante in Canada. Papà Celso però voleva che io studiassi e così, dopo le scuole superiori, mi ha rispedito a Toronto dove ho conseguito un master in pubbliche relazioni aziendali. Tornato in Italia ho fatto il manager per una grande azienda internazionale e poi, quando è emersa la necessità di rilevare l’azienda di mio padre, ho scelto di dedicarmi anima e cuore al risollevare le sorti della storica macelleria. “Ho continuato a studiare tutto ciò che si doveva sapere sul settore della carne e poi ho cercato di proporre prodotti di qualità superiore, pur mantenendo dei prezzi non troppo alti per non scontentare la clientela abituale. Oltre alla vendita di carne, mi sono cimentato ben presto anche nel mondo della gastronomia , evoluzione che mi ha permesso di sviluppare tutta la mia creatività senza però dimenticare di utilizzare prodotti di prima scelta. con lo scopo di far conoscere l’arte del mangiare e bere bene . Ecco che arrivano quindi anche le collaborazioni e i servizi per le più prestigiose riviste enogastronomiche e programmi televisivi sui canali nazionali come TG5-GUSTO su Canale5 ; Alice , Marco Polo , Gambero Rosso, su il portale satellitare di SKY , con Italia 7 Gold ed in fine con Rai Uno Mattina. Ci tiene a sottolineare che però la sua vera “perla” è il format televisivo “Sconfinando”, nel quale si occupa anche di turismo e che lo vede spesso impegnato a promuovere proprio le prelibatezze e le bellezze nazionali ed internazionali. “Vorrei riuscire a trasmettere l’amore per la mia terra, per i suoi prodotti tipici: per far questo bisogna saper utilizzare bene i canali di comunicazione. Ho impiegato molto tempo, fatica, sacrificio e denaro per poter arrivare dove sono, cosa che molti giovani non sono più disposti a fare. Il consiglio che do a loro è quello di non guardare solo al profitto, ma credere con passione nel proprio lavoro. Io non faccio il macellaio/gastronomico, io “sono” macellaio/gastronomo, un artigiano che non ha paura di rischiare, di andare anche controtendenza rispetto alle logiche di mercato proprie della grande distribuzione.

BOLLETTE POCO CHIARE, MULTA DELL’ANTITRUST DA 190 MILA EURO PER HERA.

mercoledì 29 dicembre

Multa salata per Hera. L’Antitrust ha comminato alla multiutility una sanzione complessiva di 190.000 euro, contestando l’omissione in bolletta di informazioni adeguate riguardo alla tariffazione del servizio idrico e l’adozione nei territori di Rimini, Ravenna e dell’area lughese di una procedura di silenzio-assenso non chiara rispetto all’adesione ad un’assicurazione sulle perdite d’acqua. Lette le motivazioni, Hera “certamente ricorrerà contro il provvedimento”, fa sapere la stessa multiutility che respinge le accuse, assicurando di essersi attenuta alle indicazioni delle autorità d’ambito territoriale (Ato) e ricordando come i rilievi dell’Authority non riguardino in alcun modo la “correttezza e la congruità degli importi fatturati agli utenti”. L’Autorita’ garante della concorrenza si e’ mossa sulla base di alcune segnalazioni pervenute tra il 2008 e il 2009. Nello specifico, due consumatori si sono rivolti all’Antitrust denunciando presunte scorrettezze a carico della multi servizi per non aver comunicato per tempo la modifica della tariffa dell’acqua, che, in ottemperanza ad una legge regionale, dal 2008 comprende la copertura dei costi di gestione delle cosiddette acque meteoriche (le acque piovane), con un adeguamento massimo del 2% applicato con effetto retroattivo anche per gli anni 2005, 2006 e 2007.

In realtà, Hera ribatte sottolineando come le ragioni dei rincari siano state spiegate in una sezione apposita della prima bolletta in cui sono stati applicati. Un comportamento che non soddisfa l’Antitrust, secondo la quale l’informazione agli utenti doveva essere fornita prima che scattassero gli aumenti, subito dopo le delibere ufficiali delle Ato. Tanto più che la carta dei servizi prevede un’informazione “costante” ai cittadini. Insomma, “i messaggi in questione- rileva l’Authority, contestando violazioni al Codice del consumo- devono considerarsi tardivi in quanto intervengono in una fase in cui gli utenti hanno già assunto le loro scelte di consumo di acqua nel 2008”. Lo stesso vale per un altro rilievo mosso ad Hera, che riguarda la mancata rilevazione dei consumi effettivi di acqua per periodi superiori ad un anno denunciata da alcuni consumatori. Nonostante le rimostranze dell’azienda, l’Autorita’ valuta la pratica commerciale “scorretta” in quanto “contraria alla diligenza professionale e idonea a condizionare indebitamente il comportamento del consumatore medio”. E il conto per la multiutility e’ salato: 90.000 euro di multa. La sanzione da 100.000 euro riguarda invece l’adesione all’assicurazione contro le perdite prevista dagli accordi con le Ato di Ravenna, Rimini e dell’area lughese e proposta al momento dell’allacciamento. Secondo l’Antitrust Hera non avrebbe informato adeguatamente gli utenti sul fatto che l’assicurazione (che ha un costo aggiuntivo di 12 euro circa) e’ facoltativa. “La modalità di adesione automatica al Fondo non risulta assistita da un impianto informativo adeguato”, si legge nel dispositivo. L’azienda, però, non ci sta e sottolinea come tutta l’indagine sia nata “dalla segnalazione di tre utenti in relazione a episodi avvenuti negli anni 2008 e 2009”. Inoltre, aggiunge, “al di là delle numerose controdeduzioni presentate all’Autorità’, in entrambi i casi il comportamento di Hera e’ sempre stato conforme a quanto stabilito dalle Ato e dalla Carta del servizio idrico” e “i rilievi non riguardano la congruità e la correttezza degli importi fatturati in bolletta”. Di qui l’ipotesi del ricorso