giovedì 2 dicembre
Nel suo intervento Silva Gurioli ha detto fra l’altro: “…Achille Lega nel suo “Fortilizi di Val di Lamone scrive nel 1886: “ entrai nella detta Terra, Marradi, illustre per uomini ragguardevoli, e per l’agiatezza de’ suoi paesani; ed a me basti qui ricordare Angelo Fabbroni, morto in questo secolo , la cui fama nelle lettere latine vive e vivrà chiarissima dai quali venne appellato nuovo Plutarco.
A questo paese fanno scala per il loro commercio de’ cereali le Valli del Mugello , e le contermini , e tutta quella del Lamone. I mercati di bestiame , di lane, di maroni, di castagne, di formaggi , di carbone , si tengono ogni lunedi, e con tanto concorso che ti trovi in mezzo ad un popolo pieno di vita e di affari. I paesani sono cortesissimi ed ospitali, .ed in loro si raccoglie un po’ di quel sentire della gentile Firenze. Chi volesse viver’ bene e mangiar meglio, ai prezzi di venti anni ancora, venga a Marradi. Il paese ha molto progredito nella pulizia , nell’ allargamento delle strade , e col Comune hanno concorso in proprio i paesani. La musica è coltivata con passione, il che è indizio di animo gentile.”
Nel 1861 All’esposizione Italiana di Firenze nell’elenco degli espositori di sete gregge dichiarati meritevoli dell’onore della medaglia troviamo le filande di Marradi: Mughini e Ravagli – Bassani Giovanni- Piani e Ravagli- BandiniLuigi e Fratelli e Baldesi Francesco. Continua la lettura di Il Convegno del 26 Novembre al Teatro Animosi. La storia si intreccia con alcune realizzazioni strategiche dell’Amministrazione Bassetti. →
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