venerdì 8 novembre
Francesco Galeotti uno dei più grandi pittori primitivi italiani era nato il 25 maggio 1920 a S.Adriano di Marradi (Firenze), antica Scola, dove morì il 22 febbraio 2011 dopo aver vissuto gran parte della vita all’ombra di Casa Cappello sopravvissuta alla distruzione del Castello, l’antica torre di Benclaro dove morì Maghinardo Pagano da Susinana nel 1302. Oggi Galeotti avrebbe 104 anni e a Brisighella lo ricordano domenica 17 novembre con un evento ideato da Elisabetta Zambon e Rodolfo Ridolfi autore della monografia “Francesco Galeotti: novant’anni di vita a colori”. L’evento è teso a sottolineare lo straordinario patrimonio artistico e culturale che Francesco Galeotti ci ha lasciato.
All’inaugurazione sarà presente ed interverrà la critica d’arte fiorentina Cecilia Filippini super esperta del “Maestro di Marradi”.
Marradi Free News su Galeotti ha scritto: “Se il Maestro di Marradi, ha colorato di porpore e di ori il nostro artistico passato, Francesco Galeotti occupa con grandi meriti un posto di rilievo per le sue meravigliose tele ricche di inconfondibili colori. Contadino, iniziò a dipingere fra le soste delle sue fatiche nel 1952. La sua predisposizione naturale lo avvicinarono al grande pittore macchiaiolo Eduardo Gordigiani che frequentò durante i soggiorni a Popolano del maestro toscano. Ma la vera esplosione fantastica di Galeotti lo portò ad allontanarsi ben presto come sostenne, Anatole Jakovsky, dal lato aneddotico delle cose rappresentate, a tal punto che la forma e gli elementi che popolano le sue tavole acquistano una vita pressoché indipendente.
Tali sono ad esempio l’antica torre di casa Cappello uno dei temi più ricorrenti, insieme alle variopinte faraone ed ai girasoli, emblemi straordinari delle emozioni di colori che il grande pittore della Romagna-Toscana, Francesco Galeotti ci ha lasciato impressa sulle sue inconfondibili tele: i girasoli, le faraone e gli uccelli finiscono per affollare e vivere un mondo fantastico abitato dalla poesia. Quando Firenze, a Palazzo Vecchio nel 1993, allestì la grande rassegna europea sui primitivi del XX secolo, da Rousseau il Doganiere a Ligabue, Galeotti venne scelto per rappresentare la Toscana e l’Italia. Cataloghi, giornali riviste d’interesse nazionale ed internazionale hanno parlato di Lui e pubblicato riproduzioni delle sue opere con le caratteristiche faraone ed i girasoli. Le opere di Galeotti si trovano in raccolte pubbliche e private europee e americane tra le quali: Museo Nazionale dei naif italiani di Luzzara (Reggio Emilia) Collezione della Baronessa Rockfeller (trenta dipinti distribuiti oggi nei Musei degli Stati Uniti) – Coll. Zavattini-Raggianti-Bargellini-MazzacuratiFerrante-Viotti-Nevio Iori-Galleria d’Arte Moderna di Firenze, Museum of Modern Art di New York- Colchester Gallery di Greenwich.