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La Piscina di Marradi di Fedora Anforti

domenica 7 luglio

MARRADI – Non si può pensare all’estate a Marradi, senza pensare alla piscina. La costruzione si deve alla lungimiranza progettuale delle amministrazioni di fine anni sessanta, primi anni settanta, quando venne realizzata dal Comune, principalmente con il suo personale, in un terreno appena discosto dal centro
abitato, dove c’era il campo da calcio.

Venne inaugurata l’11 Luglio 1971, dall’allora sindaco Goffredo Nannini, dapprima funzionò con una gestione diretta, venne poi data in concessione all’Associazione Turistica Pro Loco, con un affitto di L. 500 mila ; il sodalizio con la pro-loco durerà poi per lungo tempo.

Erano anni pieni di ottimismo e di speranza nel futuro e da subito venne accolta con favore dalla popolazione e dai molti turisti di quei tempi, grazie anche, alla sua ubicazione: è infatti inserita in uno degli angoli più belli di Marradi, in un parco naturale pieno di verde, dove lo sguardo spazia ad ammirare le colline circostanti e dove sul colle più alto svettano i suggestivi ruderi del Castellone.

Furono anni importanti, oltre alle frequentazioni giornaliere, alla sera venivano organizzate nella mitica “pista” serate da ballo con le migliori orchestre romagnole e non solo, vennero poi organizzati concerti ed intrattenimenti con artisti del calibro di Patty Pravo, Mia Martini, Alighiero Noschese, Brian Hogan, Antonello Venditti e tanti altri, erano davvero un’attrattiva non solo per gli abitanti ma anche per i paesi vicini. Era inoltre una tappa fondamentale nell’organizzazione della Graticola d’Oro, la sfida tra rioni che tanti ricordano, ancora oggi, con gioia e rimpianto. Nella vasca venivano organizzati giochi e gare sportive, nella zona pista i rioni si sfidavano a suon di valzer e boogie wooge, con gare canore e i giovani si mettevano in gioco facendo rivivere spezzoni di film e musical, creando le più svariate scenografie come tante piccole Cinecittà.

Negli ultimi anni il paese è molto cambiato, i problemi sono aumentati, primo fra tutti il progressivo spopolamento come avvenuto in tanti paesi appenninici, ma la piscina è sempre rimasta un punto di riferimento per il divertimento e il relax estivi.

Dopo gli anni duemila, ha subito un restauro importante, con rimpicciolimento della vasca, più rispondente alle nuove regole di gestione, ma questo non ha minimamente intaccato la bellezza delle origini.

Attualmente è gestita da una associazione sportiva: La Tourist Sport, affiliata all’UISP, con la partecipazione di un gruppo di giovani coordinati da Stefania Fabbri, che in particolare gestisce il Bar.

L’impegno e la creatività non mancano e con l’entusiasmo proprio dei giovani, hanno cercato di dare slancio alla struttura curandone l’aspetto, inserendo tanti particolari per abbellirla ulteriormente, mantenendo tuttavia la caratteristica di parco naturale.

Proprio per questo può accogliere tutte le generazione:dai bambini, che possono usufruire di un ampio parco giochi, ma anche gli anziani per i quali non mancano spazi all’ombra, dove poter leggere e conversare. E’ davvero uno spazio vocato ad accogliere le famiglie con una ampia fascia oraria che va dalle 9.00 alle 20.30. Nella zona dedicata alle due vasche, vengono organizzati corsi di nuoto, di avviamento e consolidamento, dedicati in particolare ai bambini, ma non mancano anche corsi di acquagym e ginnastica dedicati agli adulti, i bagnini sono pieni di iniziative, di disponibilità e professionalità.

Per accogliere chi desidera praticare il nuoto, è stata studiata la possibilità di usufruire della vasca, nei momenti di minore affluenza per praticare “nuoto libero”, con un biglietto di tre euro per due ore. Molte sono anche le serate di intrattenimento, verrà ripetuto il torneo itinerante dei giochi “Fuori del Comune” dove si sfideranno gli atleti di alcuni comuni limitrofi. Il Martedì sera il protagonista è il cibo con serate a tema che spaziano dal lampredotto alla panzanella, al pesce fritto e tanto altro. Verrà riproposta la serata della polenta degli Alpini particolarmente attesa e frequentata: sia per l’ottima degustazione, ma soprattutto per rivivere quella sorta di abbraccio affettuoso fra gli Alpini e Marradi a riconoscenza della loro sempre attiva presenza alla vita del paese.

I più giovani stanno organizzando uno spettacolo di “Dilettanti allo Sbaraglio” e non mancherà “Il canta MarradI”, il cui ricavato andrà in beneficenza alla locale Misericordia, negli anni precedenti l’incasso è stato devoluto alla Protezione Civile e all’asilo “Fratelli Scalini”. Il sabato sarà dedicato alla musica, rivolta in particolare ai giovani. Abbiamo chiesto a Stefania che ci racconti le difficoltà e le gioie che ogni giorno incontra nel suo lavoro; Stefania non nega i molti problemi che vive assieme ai suoi compagni di viaggio, legati a un periodo d’apertura troppo breve, poi col tempo pazzerello di questi ultimi tempi, a volte, bisogna rinunciare a giorni di apertura anche a Luglio e Agosto, poi il calo demografico che il paese subisce da anni, mentre le spese di gestione crescono,basti pensare che solo la bolletta dell’acqua è di oltre €.5.000,00….

Nonostante tutto questo, però, ci dice che quando si guarda attorno dove l’azzurro e il verde, si mescolano in cromia perfetta, che ripete la perfezione di una cartolina si sente fortunata e pensa che non vorrebbe vivere in un luogo diverso da Marradi insieme ai suoi piccoli bambini da crescere.

Fedora Anforti

Un fil rouge lungo ventotto secoli: da Esopo a Renato Ridolfi.

lunedì 17 giugno

Un fil rouge lungo ventotto secoli: da Esopo a Renato Ridolfi.
Questo il tema dell’evento promosso e organizzato dal Centro Studi Campaniani “ E. Consolini” che si terrà venerdì 21 Giugno corrente alle ore 21 dedicato al compianto Renato Ridolfi , che, fra le molteplici sfaccettature della poliedrica personalità, si dimostra eccellente linguista. Un omaggio che si vuole non solo celebrativo ma anche esplicativo del grande spessore che inserisce l’opera di Renato Ridolfi, Nondum matura est nella continuità favolistico-satirico- moraleggiante iniziata da Esopo 28 secoli fa. Favole queste, riprese e adattate da Fedro alle peculiarità del latino, riviste e ritmate da Jean de la Fontaine uniformandole alle sonorità barocche del francese in uso XVII secolo, fino a Renato Ridolfi che, trasfondendole nel dialetto marradese di cui è stato profondo conoscitore, fa del nostro dialetto una lingua a tutti gli effetti. Un patrimonio da tramandare ai giovani perché attraverso la conoscenza delle loro radici possano costruire il loro futuro.
Gianna Botti

A Brisighella Dino Campana e il mare

domenica 9 giugno Non ha tradito le attese l’evento culturale Acqua di mare amaro-Dino Campane e il mare
Organizzato dal Comune di Brisighella, dalla Pro loco, da Cotidie Legere e dal Gruppo Amici dell’Osservanza ed il patrocinio del Centro Studi Campaniani Enrico Consolini di Marradi si è svolto sabato 8 giugno nel suggestivo Convento dell’Osservanza di Brisighella l’evento culturale “Dino Campana ed il mare”. Dopo l’introduzione di Rodolfo Ridolfi e della Presidente del Centro Studi Campaniani Gianna Botti, l’attore e studioso dantista e campaniano Giovanni Tonelli ha deliziato gli intervenuti con una performance incentrata sulle più significative liriche campaniane sul mare: da Genova a Barche Amorrate a Batte Botte ricevendo lunghi e meritati applausi dal numeroso e qualificato pubblico.

IL Sogno di Don Milani al Centro Studi Campaniani il primo giugno alle ore 17,00

IlSognodiDonMilani_Manifesto_web (1)venerdì 31 maggio – Li conta spesso gli anni di fedeltà al Profeta di Barbiana e tutte le volte ne rimane sorpreso anche lui, che si ritrova a ripetere cinquantotto… cinquantotto… Ma non si sbaglia, è dal 31 luglio 1966, giorno in cui incontrò a Barbiana Don Milani, che la sua vita è cambiata per sempre. Ed è per questa ricorrenza che Alessandro Mazzerelli, a Marradi, suo paese di adozione, ha sposato una marradese doc, ha accolto ben volentieri l’invito a tenere una conferenza sul suo ultimo libro: “Il Sogno di Don Milani”, Edizione LEF, la Casa Editrice che di per se è una garanzia, infatti di tutte le Opere del Priore ha i diritti esclusivi. L’evento avrà luogo sabato 1° giugno, alle ore 17, nel salone del Centro Campaniano. Ma oltre ai 58 anni ci sarà un altro traguardo, la conferenza sarà la “centesima” ed anche questo è un primato. Non si è trattato di eventi secondari, molti si sono svolti in sedi di grande prestigio, sparsi per tutta Italia. Ma cosa va dicendo, da decenni e ovunque, il Mazzerelli ? Prima di tutto pubblicizza “l’immortale” Decalogo di Barbiana che formulò insieme al Profeta. Si tratta di dieci punti che se applicati cambiano il modo di far politica una volta per sempre. Quando, in Via Martinengo a Milano, lo lesse a Mons. Giussani, il celeberrimo fondatore di Comunione e Liberazione, il prelato affermò sbalordito: “E’ un disegno gigantesco e geniale , se gli uomini che andranno su Marte non l’applicassero, anche lassù si ripeterebbe il dolore e la corruzione che c’è sulla Terra.” Ma nel “Sogno” di Don Milani non c’è soltanto il Decalogo, c’è la sua scientifica definizione del marxismo, c’è la strategia e la missione che i cattolici dovrebbero attuare mentre svolgono il loro Servizio nella Pubblica Amministrazione. Ci sono le ragioni della sua ferma opposizione all’aborto, allo sfascio delle famiglie, all’eutanasia, alla pornografia, alla pedofilia… insomma la Sua “linea rossa” che fanno di Don Milani un prete coerentissimo e fedele ai valori della Chiesa. “Era un Profeta, era un Santo !” Grida Mazzerelli , con un entusiasmo giovanile che contraddice i suoi 81 anni… Credo che poi ricorderà le sue innumerevoli battaglie, a cominciare da quella sul divorzio del 1974, che ricorderà certamente il celebre Convegno del 1976 con Don Giussani, Padre Santilli e il Vescovo di Arezzo Mons. Cioli, in difesa della corretta e vera memoria del Priore-Profeta, che si tenne a Pozzo della Chiana, suo paese di origine. Ma ad ascoltarlo non si finisce più di scoprire un mondo che lui ha cercato di descrivere, con una infinità di note e documenti, nel libro “Il Riscatto”, Edizioni IF-PRESS di Roma, premiato a Sanremo, nel Teatro del Casinò, con il Premio “Semeria” il 23 settembre 2023.

Fedora Anforti