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Primarie di coalizione senza candidati, anzi con un candidato unico. La sinistra (PD-SEL e socialisti di Nencini) dichiarano di aver raccolto cento firme per candidare il numero due dell’ex Sindaco Graziano Fabbri alle amministrative della primavera 2013.

del Sindaco Graziono Fabbri (nella foto) Triberti è stato il numero 2
mercoledì 24 ottobre
Tommaso Triberti, era scontato, sarà il candidato unico della attuale minoranza in consiglio comunale alle elezioni del 2013. Una scelta di continuità con la gestione dell’ex sindaco Pd Graziano Fabbri di cui Triberti è stato vicesindaco. Per alcuni una minestrina riscaldata! Con tutto il rispetto s’intende. Certo una scelta assolutamente partitica e di nomenclatura essendo Tommaso Triberti il segretario della locale sezione del Pd ed essendo sostenuto dai partiti di Vendola e di Nencini. Nessuna novità neppure nella coalizione tant’è che si sente l’esigenza di parlare di un fantasioso raggruppamento dal nome esoterico “Officine” che altro non sarebbe, per i più prevenuti, che una sigla di amici del Pd di Triberti, pochi per la verità, che lo hanno accompagnato nel suo tour a Crespino e Lutirano. Le firme che la coalizione dichiara di aver raccolto sul nome di Triberti sarebbero 100, sarebbe interessante sapere se il numero, casualmente molto rotondo, è al netto delle adesioni telefoniche oppure le incorpora.
Ora tocca alla Marradi che nelle elezioni amministrative, come è già accaduto nel 2008, lascia da parte le appartenenze, pur rivendicandole con orgoglio, indicare e cogliere quelle esperienze, competenze ed affidabilità, nella gestione del bene comune, che stanno sopra gli schieramenti regionali e nazionali, per privilegiare solo il buon governo. La Marradi che in mezzo alle difficoltà del momento lavora per costruire un futuro di innovazione e sviluppo, non di vuote enunciazione ma coniugato con capacità ed esperienze dimostrate sul campo, non necessariamente politiche. Sono questi gli ingredienti giusti che i marradesi pretendono dalle liste che si vorranno candidare per governare lo sviluppo e non per compiacere ed omologarsi ai vecchi e nuovi interessi di partito. Il Pdl, da tempo e senza incertezze, ha fatto sapere di gradire la candidatura del Sindaco Paolo Bassetti, se vorrà essere della partita, perchè ha apprezzato il suo lavoro e quello della sua giunta. Ritiene il Sindaco un punto di riferimento affidabile per un programma civico e per coordinare una lista civica formata fuori da logiche partitiche e alchimie di coalizione, in grado di coinvolgere e valorizzare qualche nuovo autentico protagonista della vita marradese, giovane sì, ma, capace e non logorato, nonostante il dato anagrafico, da precedenti esperienze non certo esaltanti. Nella corsa alle amministrative del Comune di Marradi del 2013, prende corpo un’altra novità, preannunciata dal nostro quotidiano, la candidatura di Alessandro Bellini assessore all’agricoltura del P.C.I. negli anni ottanta, Presidente del Consorzio Acquedotto e assessore in Comunità Montana, sempre per la sinistra tradizionale, che il Pd non è riuscito a dissuadere, e che conta di raccogliere consensi a sinistra ma anche nell’ambito dell’antipolitica. Marradi Free News continuerà a seguire la vicenda amministrativa locale dandone ampio risalto, non rinunciando ad esprimere opinioni e, ove ne ravvisasse l’opportunità, anche proprie proposte. Il giornale nella imminente vicenda elettorale locale non si collocherà, nè a destra, nè a sinistra, nè al centro, nè sopra e nè sotto, ma con chi vorrà stare in alto ,dove ritiene meritino di essere collocati gli interessi e l’amore per Marradi.

Il direttore responsabile

Rodolfo Ridolfi

In quindicimila a Marradi per la Sagra delle Castagne ma la Regione e Trenitalia non garantiscono i treni necessari

martedì 23 ottobre

Riprendiamo dalla Nazione un articolo di Paolo Guidotti

MARRADI IN OCCASIONE DELL’APPUNTAMENTO CON LE CASTAGNE

«Sul treno pigiati come sardine
Un’odissea per andare alla sagra»

Una tranquilla domenica di disagi: un anziano colto da malore
di PAOLO GUIDOTTI
«MA STIAMO andando alla sagra del marrone o delle sardine?». Alcuni, pochi in verità, la buttano sullo scherzo. Ma non c’è dubbio che anche domenica scorsa, anzi, soprattutto domenica scorsa — una splendida giornata di sole — per chi ha voluto utilizzare il treno per partecipare alla grande sagra della castagna di Marradi, è stato un viaggio piuttosto travagliato.
Ne dà testimonianza uno dei tanti che ha scelto Marradi come meta per la propria gita domenicale, «Siamo partiti — racconta l’ingegner Marco Bruni di Empoli — da Firenze in direzione Marradi, e alla stazione di Santa Maria Novella si è presentata una littorina con quattro vagoni in tutto, strapieni». Ma il peggio è accaduto al ritorno: «poco prima delle 17 si presenta un Minuetto composto da solo due unità, con centinaia di persone in attesa sui binari». Gran ressa per salire: «il treno — –racconta il testimone — era pieno di famiglie con bambini piccoli e anche anziani, fortunatamente i giovani facevano a turno con gli anziani o cedevano il posto. Al ritorno, dove la situazione di costipamento è stata pure peggiore, è dovuta intervenire anche la Misericordia per un malore occorso ad un anziano che è stato “sbarcato” a Vaglia per le cure mediche».
E dire che stavolta Trenitalia aveva fatto tutto il possibile: ieri in una nota si ricordava che «in caso di manifestazioni, i potenziamenti non vengono decisi da Trenitalia, ma dalla Regione Toscana, che deve coprire con proprie risorse i relativi costi».
E così è stato. Si sono potenziati i treni ordinari, e aggiunti otto treni straordinari: «Si tratta di un incremento dei posti offerti rispetto ad una domenica ordinaria del 220 per cento», dice Trenitalia, che sottolinea anche i limiti della Faentina: con il binario unico, senza elettrificazione e con quelle pendenze e gallerie, di più non si poteva fare.
IL FATTO è che domenica a Marradi sono arrivati in tantissimi — si parla di quasi 15 mila persone —, che hanno preso d’assalto non soltanto i treni: lunghe code sulle strade, tre turni nei ristoranti, con migliaia di coperti. «Ci dispiace e ci scusiamo per i disagi — dice il sindaco di Marradi Paolo Bassetti — che ieri ha contattato la direzione di Trenitalia per verificare l’accaduto: «Stavolta i mezzi sono stati messi a disposizione, in maggior numero. Ma non è bastato. Noi valorizziamo molto la sagra, cercando di incentivare l’uso del treno. Purtroppo, con queste affluenze, qualche disagio è inevitabile, anche perché le partenze si concentrano in una fascia oraria ristretta. Il prossimo anno solleciteremo la Regione per la messa a disposizione di un numero ancora maggiore di convogli». Ma il fascino della sagra della castagna di Marradi, evidentemente è più forte dei disagi per i trasporti. E si ritorna sempre volentieri: «La prossima volta — dice un fiorentino in attesa del treno — meriterebbe fare come Dino Campana», il poeta che era solito farsela da Marradi a Firenze a piedi. Un tragitto un po’ troppo lungo…

Opera In-Stabile protagonista dal 1 al 4 novembre al Centro Culturale Dino Campana con“1862 l’Italia in divenire. Uomini e storia dell’ Italia che nasce. Salgari i carabinieri e la musica di Amilcare Ponchielli.

I Manifesti degli eventi
venerdì 19 ottobre
Una Conferenza Storica il primo novembre nella prestigiosa sede del Centro Studi Campaniani, alle ore 16,30 aprirà la quattro giorni che Opera In-Stabile ha pensato per celebrare “1862 L’ITALIA IN DIVENIRE UOMINI E STORIA DELL’ITALIA CHE NASCE” EMILIO SALGARI, REALI CARABINIERI D’AFRICA e AMILCARE PONCHIELLI” ne parlano Barbara Betti, Erika Capanni e Rodolfo Ridolfi; l’inaugurazione, con la presenza del Sindaco Paolo Bassetti e dell’Assessore alla Cultura Silva Gurioli, di una mostra nel Centro Culturale “Dino Campana” alle ore 18 che resterà aperta al pubblico fino a domenica 4 novembre, articolata in due sezioni; la prima dedicata al 150° della nascita di Emilio Salgari e la seconda, grazie alle informazioni contenute nei romanzi salgariani, alla fondazione del REPARTO ZAPTIE’ dell’ Arma dei Carabinieri e alla nostra Storia Coloniale in Africa a partire dall’acquisto della Baia di Assab; ed infine nel quadro de “I pommeriggi musicali della regina” il Concerto di “Opera In-Stabile Ensemble da Camera” alle 16,30 nella Chiesa della SS.ma Annunziata delle Suore Domenicane di Clausura incentrato su Amilcare Ponchielli, che ha dedicato una incredibile quantità di composizioni all’Italia e alla Banda dell’Arma.

P.S.

Lo scultore Luigi Rindi al Centro Culturale Dino Campana espone le sue opere in legno

giovedì 18 ottobre
Particolare interesse suscitano i legni recuperati dal fiume Lamone e presenti all’interno della mostra fotografica “Il Lamone da Marradi a Ravenna” inaugurata sabato 13 ottobre al Centro Culturale Dino Campana dal Sindaco di Marradi Paolo Bassetti e dall’Assessore alla Cultura e all’Ambiente Silva Gurioli, presente una delegazione del Comune Gemellato di Castelnaudary,guidata dal Sindaco aggiunto della città francese Bernardini, il Vice Sindaco e Assessore all’Ambiente del Comune di Bagnacavallo Matteo Giacomoni ed i promotori del progetto “Lamone Bene Comune” Giacomo Buganè e Maria Rosa Bagnari. Le sette opere dello scultore pratese Luigi Rindi sono permeate da una spiccata sensibilità per le problematiche della società contemporanea ma non manca il senso religioso che lo anima e che si esplicita con semplicità di linguaggio espressivo nell’opera “crocifissione” . L’opera in legno di grande suggestione è realizzata con linearità e dolcezza di forme. Molto coinvolgenti le altre sei sculture fra le quali spiccano Mani tese , Ballerine, il palazzo della BCE e Spreed che ci introducono dentro il mondo della crisi economica attuale attraverso i legni recuperati nel fiume Lamone nel tratto sotto la dismessa stazione ferroviaria di Fantino che Rindi abita da molti anni, dopo le burrasche metereologi che , metafore molto calzanti, delle alluvioni finanziarie.

L’operazione artistico-culturale di Luigi Rindi colpisce non solo per la modernità di questo maturo artista ma soprattutto per il suo anelito alla libertà ed alla giustizia per i popoli come idea primaria da consegnare alle giovani generazioni.

R.Ridolfi