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Inaugurata dal Sindaco P.Bassetti e dall’Assessore alla Cultura Silva Gurioli, al Centro culturale Dino Campana, la mostra permanente di Francesco Galeotti (1920-2011).

martedì 18 settembre
Marradi rende omaggio al ‘pittore contadino’ naif Francesco Galeotti, al ‘suo’ pittore dedicandogli una mostra permanente all’interno del Centro culturale Dino Campana. Una sala con un allestimento raffinato ed elegante che esalta i toni accesi dei colori e i soggetti raffigurati nei suoi quadri (paesaggi e vegetazione, fiori coloratissimi e animali, faraone e girasoli quelli dominanti) e che fa ‘immergere’ il visitatore nella sua vita e arte attraverso 15 opere della collezione privata cedute di recente al Comune dalla moglie Maria Petronici Galeotti, come aveva espresso lo stesso artista. All’inaugurazione erano presenti, tra gli altri, il sindaco Paolo Bassetti e l’assessore alla Cultura Silva Gurioli assieme alla moglie Maria.

Il “pittore contadino” è scomparso un anno fa all’età di 91 anni, ed era talmente affezionato al proprio paese che tra le ultime volontà aveva espresso il desiderio di donare alcune sue opere alla comunità marradese. E come segno di gratitudine per la sua generosità e per ricordarlo con affetto, l’Amministrazione comunale ha voluto portare a compimento la realizzazione dell’esposizione permanente con cui poter ammirare e contemplare la sua arte: nei suoi dipinti, vere e proprie osservazioni colorate della natura appenninica, Galeotti ha raffigurato la vita rurale raccontandola attraverso i girasoli e le faraone, quali elementi del paesaggio e della vita agricola che animavano e coloravano la campagna e la quotidianità contadina, “elevandola ad incantata meraviglia e ad eterna fiaba”.

Oltre ai dipinti, la mostra permanente si compone anche della scultura di una faraona e di altri oggetti e strumenti di lavoro appartenuti al pittore. Un’artista di fama internazionale, tra i più grandi esponenti contemporanei della pittura naif. E le sue opere sono state esposte nei più importanti e prestigiosi musei del mondo.

“E’ molto bello poter continuare tutti insieme ad apprezzare l’arte di Galeotti che ci parla dei nostri paesaggi, con la sua variegata vegetazione, con fiori coloratissimi e animali pieni di vitalità, prime fra tutti le amate faraone – sottolinea il sindaco di Marradi Paolo Bassetti -. Mi ha sempre colpito che Galeotti abbia iniziato a dipingere nel 1945 nel Campo di Concentramento, forse nel momento più difficile della sua vita; con la forza del cuore e della mente – commenta – è riuscito a sconfiggere il dramma del presente e sulle ali della fantasia ha dato inizio con ‘un sasso, un cordone, un bacchetto’, alla sua arte che poi l’ha accompagnato fino alla fine della sua lunga vita. Francesco, mi permetto di rivolgermi con confidenza all’artista per l’amicizia e la stima che da lunghi anni ci legava, insieme alla natura che faceva parte di lui – aggiunge -, ha molto amato le persone che ha incontrato nel suo cammino e il suo paese, rimanendo sempre semplice e autentico. Francesco Galeotti ha contribuito a far conoscere e amare Marradi e rimarrà per sempre uno dei personaggi rappresentativi del nostro Comune, la nostra riconoscenza e il nostro affetto continueranno nel tempo, intraprendendo tutto quelle iniziative volte a mantenere vivo il ricordo del nostro pittore, ma soprattutto – conclude il sindaco Bassetti – per far conoscere alle nuove generazioni la forza e l’autenticità della sua arte e del suo talento che lui considerava un dono di Dio.”

Per l’assessore alla Cultura Silva Gurioli “i quadri donati rispecchiano il percorso artistico di Francesco Galeotti a partire dal 1956 con una natura morta, frutto della frequentazione del pittore Eduardo Gordigiani, notturni, nevicate, le faraone con i girasoli, uno dei suoi autoritratti fino alla festa di faraone al girasole del 2000. Un percorso artistico completo – afferma – che esalta i toni accesi dei colori: il giallo dei girasoli, l’azzurro del cielo e dell’acqua e il rosa dei tramonti; faraone e girasoli, soggetti dominanti in Galeotti naif, la Torre di casa Cappello le trame di una favola che Galeotti di volta in volta vuole raccontare. Il filo conduttore della mostra – continua – vuol essere proprio Francesco Galeotti in prima persona che, dopo aver riscosso grande successo di critica ed aver esposto in numerose e qualificate gallerie e mostre le sue opere, oggi ci racconta la sua vita. La mostra permanente – conclude l’assessore Gurioli – è corredata dalla sua fisarmonica, dal cavalletto, dalla tavolozza e dai pennelli ed anche dalla scultura di una faraona”.

ufficio stampa
johnny tagliaferri

Una partecipazione straordinaria all’inaugurazione della sala dedicata a Francesco Galeotti.

Firenze, 17 set. – (Adnkronos) – Marradi rende omaggio al ‘pittore contadino’ naif Francesco Galeotti, al suo pittore dedicandogli una mostra permanente all’interno del Centro culturale Dino Campana.

Una sala con un allestimento raffinato ed elegante che esalta i toni accesi dei colori e i soggetti raffigurati nei suoi quadri (paesaggi e vegetazione, fiori coloratissimi e animali, faraone e girasoli quelli dominanti) e che fa ‘immergere’ il visitatore nella sua vita e arte attraverso 15 opere della collezione privata cedute di recente al Comune dalla moglie Maria Petronici Galeotti, come aveva espresso lo stesso artista.

All’inaugurazione erano presenti, tra gli altri, il sindaco Paolo Bassetti e l’assessore alla Cultura Silva Gurioli assieme alla moglie Maria. Il “pittore contadino” e’ scomparso un anno fa all’eta’ di 91 anni, ed era talmente affezionato al proprio paese che tra le ultime volonta’ aveva espresso il desiderio di donare alcune sue opere alla comunita’ marradese.

E come segno di gratitudine per la sua generosita’ e per ricordarlo con affetto, l’Amministrazione comunale ha voluto portare a compimento la realizzazione dell’esposizione permanente con cui poter ammirare e contemplare la sua arte: nei suoi dipinti, vere e proprie osservazioni colorate della natura appenninica, Galeotti ha raffigurato la vita rurale raccontandola attraverso i girasoli e le faraone, quali elementi del paesaggio e della vita agricola che animavano e coloravano la campagna e la quotidianita’ contadina, “elevandola ad incantata meraviglia e ad eterna fiaba”.

Oltre ai dipinti, la mostra permanente si compone anche della scultura di una faraona e di altri oggetti e strumenti di lavoro appartenuti al pittore. Un’artista di fama internazionale, tra i piu’ grandi esponenti contemporanei della pittura naif. E le sue opere sono state esposte nei piu’ importanti e prestigiosi musei del mondo.

Marradi rende omaggio al ‘pittore contadino’ naif Galeotti.La mostra permanente sarà inaugurata sabato prossimo alle 17

giovedì 13 settembre
Marradi rende omaggio al ‘suo’ pittore, al ‘pittore contadino’ naif Francesco Galeotti, con una mostra permanente che sarà inaugurata ufficialmente sabato 15 settembre alle ore 17. L’allestimento è ospitato in una sala del Centro culturale Dino Campana ed è composto da 15 opere della collezione privata dell’artista, che sono state cedute di recente dalla moglie Maria al Comune.

Nei suoi dipinti, vere e proprie osservazioni colorate della natura appenninica, Galeotti ha raffigurato la vita rurale raccontandola attraverso i girasoli e le faraone, quali elementi del paesaggio e della vita agricola che animavano e coloravano la campagna e la quotidianità contadina, “elevandola ad incantata meraviglia e ad eterna fiaba”.

Oltre ai dipinti, la mostra permanente si compone anche di altri oggetti e strumenti di lavoro appartenuti al pittore. Un’artista di fama internazionale, tra i più grandi esponenti contemporanei della pittura naif. E le sue opere sono state esposte nei più importanti e prestigiosi musei del mondo.

Il “pittore contadino” è scomparso un anno fa all’età di 91 anni, ed era talmente affezionato al suo paese che tra le ultime volontà aveva espresso il desiderio di donare alcune opere alla comunità marradese. Ed è in primis l’Amministrazione comunale a ringraziare la generosità di Galeotti, con la realizzazione di una mostra permanente dedicata a lui e alla sua arte:

“E’ molto bello poter continuare tutti insieme ad apprezzare l’arte di Galeotti che ci parla dei nostri paesaggi, con la variegata vegetazione, con fiori coloratissimi e animali pieni di vitalità, primi fra tutti le amate faraone – sottolinea il sindaco di Marradi Paolo Bassetti -. Mi ha sempre colpito che Galeotti abbia iniziato a dipingere nel 1945 nel Campo di Concentramento, forse nel momento più difficile della sua vita; con la forza del cuore e della mente – commenta – è riuscito a sconfiggere il dramma del presente e sulle ali della fantasia ha dato inizio con ‘un sasso, un cordone, un bacchetto’, alla sua arte che poi l’ha accompagnato fino alla fine della sua lunga vita. Francesco, mi permetto di rivolgermi con confidenza all’artista per l’amicizia e la stima che da lunghi anni ci legava, insieme alla natura che faceva parte di lui – aggiunge -, ha molto amato le persone che ha incontrato nel suo cammino e il suo paese, rimanendo sempre semplice e autentico. Francesco Galeotti ha contribuito a far conoscere e amare Marradi e rimarrà per sempre uno dei personaggi rappresentativi del nostro Comune, la nostra riconoscenza e il nostro affetto continueranno nel tempo, intraprendendo tutto quelle iniziative volte a mantenere vivo il ricordo del nostro pittore, ma soprattutto – conclude il sindaco Bassetti – per far conoscere alle nuove generazioni la forza e l’autenticità della sua arte e del suo talento che lui considerava un dono di Dio.”

“I quadri donati – spiega l’assessore alla Cultura Silva Gurioli – rispecchiano il percorso artistico di Francesco Galeotti a partire dal 1956 con una natura morta, frutto della frequentazione del pittore Eduardo Gordigiani, notturni, nevicate, le faraone con i girasoli, uno dei suoi autoritratti fino alla festa di faraone al girasole del 2000. Un percorso artistico completo che esalta i toni accesi dei colori: il giallo dei girasoli, l’azzurro del cielo e dell’acqua e il rosa dei tramonti; faraone e girasoli, soggetti dominanti in Galeotti naif, la Torre di casa Cappello le trame di una favola che Galeotti di volta in volta vuole raccontare. Il filo conduttore della mostra – continua – vuol essere proprio Francesco Galeotti in prima persona che, dopo aver riscosso grande successo di critica ed aver esposto in numerose e qualificate gallerie e mostre le sue opere, oggi ci racconta la sua vita. La mostra permanente – conclude l’assessore Gurioli – è corredata dalla sua fisarmonica, dal cavalletto, dalla tavolozza e dai pennelli ed anche dalla scultura di una faraona”.

ufficio stampa
johnny tagliaferri

Il sindaco Paolo Bassetti inaugura sabato 15 settembre la mostra permanente del pittore contadino Francesco Galeotti (Marradi 1920-2011)

mercoledì 12 settembre
Francesco Galeotti è una delle figure più autentiche ed interessanti della pittura naive italiana ed europea del XX secolo ed occupa, con grandi meriti, un posto di rilievo nella pittura italiana per le sue meravigliose tele ricche di inconfondibili colori.
Galeotti è nato il 25 maggio 1920 a S.Adriano di Marradi (Firenze) dove è morto il 22 febbraio del 2011, contadino, ha iniziato a dipingere fra le soste delle sue fatiche nel 1952.

La sua predisposizione naturale lo avvicinano al grande pittore macchiaiolo Eduardo Gordigiani, durante i soggiorni a Popolano del maestro toscano, che premierà il suo allievo a Marradi nel 1957.
Ma la vera esplosione fantastica di Galeotti lo porta ad allontanarsi ben presto dal lato aneddotico delle cose rappresentate, a tal punto che la forma e gli elementi che popolano le sue tavole acquistano una vita pressoché indipendente: tali sono ad esempio i girasoli, le faraone e gli uccelli che finiscono per vivere un mondo fantastico abitato dalla poesia.

Il suo rapporto con Marradi è stato da sempre intenso e la Sezione “Amici di Francesco Galeotti”, della nostra Associazione, “Il Maestro di Marradi”, fin dal 2008 si è attivata per ricordarne l’opera e valorizzarne il percorso artististico insistendo affinché l’Amministrazione Comunale gli dedicasse uno spazio espositivo permanente. Sabato 15 settembre l’Amministrazione Comunale realizzerà una prima parte del suo progetto su “Francesco Galeotti”, grazie anche alla generosa intelligenza della vedova del pittore, Maria, che ha dato corpo alla volontà dell’artista di donare alcune opere alla comunità di Marradi, mettendo a punto tempestivamente tutto quanto occorreva per realizzare l’importante rassegna permanente delle opere di Francesco. In questa occasione ci piace ricordare che il rapporto di conoscenza e collaborazione tra Francesco Galeotti e l’Amministrazione marradese esiste da molti anni. Proprio a Marradi fece la sua prima personale ed il rapporto è continuato. Ricordiamo che nel 1991 a Marradi venne presentato il libro “Francesco Galeotti”; nel 1993 Firenze, a Palazzo Vecchio, allestì la grande rassegna europea sui Primitivi del XX secolo da Rousseau il Doganiere a Ligabue e scelse Galeotti per rappresentare la Toscana e l’Italia; nel 2009 il Comune di Marradi ripropose Galeotti, insieme a Rousseau il Doganiere, nella rassegna internazionale e nel libro “Dolce acqua salata” e nel 2010, anno del compleanno del pittore, uscì “Francesco Galeotti Novant’anni di vita a colori” realizzato dall’Associazione “Il Maestro di Marradi” con l’approvazione del pittore. Le opere di Galeotti si trovano in raccolte pubbliche e private europee e americane tra le quali: Il Museo Nazionale dei naif italiani di Luzzara (Reggio Emilia) Collezione della Baronessa Rockfeller (trenta dipinti distribuiti oggi nei Musei degli Stati Uniti)- Coll. Zavattini-Raggianti-Bargellini-Mazzacurati-Ferrante-Viotti-Nevio Iori-Galleria d’Arte Moderna di Firenze, Museum of Modern Art di New York- Colchester Gallery di Greenwich.

La sala Galeotti ed il progetto dell’Amministrazione Comunale va ad arricchire il patrimonio artistico del Comune e contribuirà alla divulgazione anche tra i più giovani di valori e idee e sarà una sorta di simbolo dell’Assessorato alla Cultura. Le tele donate, realizzate ad olio fanno riferimento alla produzione pittorica di cinquant’anni dell’artista e includono opere tipiche della sua maturità. Un pittore primitivo con radici nella cultura ottocentesca, un poeta innato e naturale. Il suo percorso artistico è stato composito ed in continua evoluzione, un percorso solitario e faticoso, così come era solitaria e faticosa la strada del contadino. Le sue tele sono piene di paesaggi campestri, con la torre di Casa Cappello, le faraone e i girasoli, temi che si ritrovano in tutta la sua produzione artistica caratterizzata da variazioni luminose, un rigore di forme ed una policromia di pennellate che rappresentano la sua inconfondibile firma.

Rodolfo Ridolfi
Presidente dell’Associazione Culturale “Il Maestro di Marradi