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Intervista con Leonardo Spadoni lo straordinario innovatore “re delle farine” alla vigilia della Festa del Pane rinviata per il tempo incerto a domenica 27 maggio.

Leonardo Spadoni a.d. del Gruppo "Molino Spadoni"
giovedì 17 maggio
In occasione della Edizione 2012 della Festa “Pane e companatico” che si svolgerà a Marradi domenica 27 maggio per iniziativa dell’ Amministrazione Comunale, della Proloco e della Confcommercio, Marradi Fee News offre ai suoi lettori una intervista esclusiva con il dott. Leonardo Spadoni definito dalla stampa “Il re delle farine”. Leonardo Spadoni è a capo del gruppo ravennate Molino Spadoni, impegnato in un forte processo di sviluppo in diversi mercati food e leader, non soltanto in Italia ma anche in Francia, Spagna e Gran Bretagna. Uomo che coniuga la cultura dell’impresa con una straordinaria cultura di sintesi fra tradizione e profonda innovazione tecnologica al servizio del bello e del buono in ogni sua manifestazione, Leonardo, che apprezza la Valle del Lamone e Marradi, dove di tanto in tanto viene a trovare gli amici o anche solo a gustare le specialità della nostra cucina, ci ha promesso per il 2013 la sua presenza alla Festa del Pane
D. -Dino Campana nei Canti Orfici colloca il mulino nel paesaggio escrive “L’acqua del Mulino corre piana ed invisibile nella Gora…” che riflessioni ti suscita
R.-Parlare di farina e grano o di mulini, come fa cosi poeticamente Dino Campana, significa parlare di terre e territori .Il mulino è stato probabilmente il primo opificio ,la prima fabbrica ad essere costruita dall’uomo .prima le macchine erano spinte da animali o uomini che si aiutarono poi con ingegnosi sistemi a vento e successivamente ad acqua che entravano a far parte del panorama stesso che si arricchiva di prese di acqua e piccoli laghetti artificiali che erano incastonati nello scenario di ogni paese così come lo era la Chiesa o la piazza .Il mulino come servizio quindi all’agricoltura e fino agli anni 60 vigeva il baratto come sistema di scambio. Non girava denaro, una certa quantità di grano equivaleva ad una certa quantità di farina che il colono portava al fornaio per barattarla in pani che venivano ritirati per l’uso familiare durante l’anno.Ora i mulini sono più grandi ma il legame con il territorio resta.
D. -Marradi e la Valle del Lamone coltivano, per il futuro l’ambizione di affermarsi come Giardino del Pane ed eccellenze dei prodotti naturali e biologici della tradizione romagnola e della romagna toscana
R.-Il futuro ha radici nel passato che è compatibile con le più sofisticate innovazioni. Pensate che il grano può essere controllato da selezionatrici ottiche che permettono di pulire perfettamente chicchi che possono così con sicurezza essere macinati ancor oggi a pietra.
D. -Il futuro è quindi anche bio
R. Assolutamente perché occorre più attenzione a quello che si mangia: “mangiare meno e meglio” il Molino Spadoni macina 6000 quintali al giorno ma lavora prevalentemente grani locali.
D. Qual è in questo momento il fiore all’occhiello di Molino Spadoni
R. Molino Spadoni ha creato in Romagna il primo molino 100/100 bio senza rischi di contaminazioni, ha acquisito il marchio Almaverde bio, nel settore farine, pane e derivati, biscotti, riso e cereali da prima colazione, per essere sempre più vicino ai suoi amici e clienti. Ma il nostro vanto nel campo della più sofisticata innovazione tecnologica in difesa del consumatore e dell’ambiente e l’introduzione nei processi i conservazione di nuovi sistemi di stoccaggio che garantiscono la conservazione senza ricorrere ai trattamenti chimici, neppure quelli (anidride carbonica e azoto) che pur non lasciando tracce creano problemi all’atmosfera.

Rodolfo Ridolfi
direttore responsabile

IL GRUPPO ALPINI DI MARRADI “S.Tenente Gilberto Mercatali” all’85^ adunata di Bolzano

Renato Ridolfi Tarvisio 1950
sabato 12 maggio
Il gruppo alpini di Marradi esprime e rappresenta un valore insostituibile nella nostra comunità.Con queste parole il sindaco Paolo Bassetti ha più volte elogiato il Gruppo Alpini titolato al sottotenente Gilberto Mercatali morto nella campagna di Russia. Gli alpini di Marradi che hanno come capogruppo Mario Betti, saranno a Bolzano domenica 13 fra le 250.000 penne nere che sfileranno per l’85^ adunata del corpo orgogliosi per il loro immenso contributo alla Patria e per la solidarietà che quotidianamente esprimono nelle comunità locali. A Marradi sono attivissimi e presenti ovunque c’è bisogno di una mano.
L’Associazione Nazionale Alpini è nata per iniziativa di un gruppo di reduci della prima guerra mondiale l’8 luglio 1919 a Milano. L’unico ufficiale di fanteria alpina di Marradi nella prima guerra mondiale è stato l’avv. Federico Consolini che fu sindaco e podestà di Marradi. L’associazione Nazionale Alpini è nata a Milano nel luglio del 1919 per iniziativa di un gruppo di reduci della prima guerra mondiale e tenne il suo primo raduno nel settembre del 1920 sull’Ortigara quando il decano degli alpini di Marradi Renato Ridolfi aveva un anno. Renato, l’unico marradese ufficiale della fanteria alpina nella seconda guerra mondiale, che abbiamo incontrato il 25 aprile con i suoi più giovani compagni d’armi al sacrario di Crespino Sul Lamone, seguirà i suoi commilitoni alla televisione con partecipazione considerando anche che a Bolzano a Merano, a Cavalese, a Bassano del Grappa e a Tarvisio è stato allievo ufficiale ed ufficiale. Renato Ridolfi, coetaneo ed amico fraterno del sottotenente dell’artiglieria alpina divisione Cuneo Gilberto Mercatali, morto nella campagna di Russia, fu richiamato alle armi il 6 dicembre 1941 ed inviato ad Aosta alla Scuola Centrale Militare di Alpinismo, III battaglione Universitari, Allievi Ufficiali Caserma Testafuochi per essere poi destinato nel 1942 a Merano e ad Argnano Sul Garda, poi al 104° Reggimento di Marcia di Cavalese e poi dal gennaio 1943 alla Scuola Allievi Ufficiali di Bassano del Grappa. L’8 settembre del 1943 era in licenza in attesa di nomina. Fu richiamato nel 1950 all’8° Alpino, Battaglione L’Aquila di Tarvisio con il grado di Tenente.

La vita, i canti marini e i misteri orfici di Dino Campana nel libro di Enrico Gurioli

Enrico Gurioli
giovedì 3 maggio 2012″Barche Amorrate. Dino Campana. La vita, i canti marini e i misteri orfici”
di Enrico Gurioli
Fortezza Vecchia di Livorno, 14 maggio 2012 – presentazione del nuovo libro di Enrico Gurioli, in collaborazione con l’A.N.G.O.P.I, edito da Pendragon. Per l’occasione andrà in scena una pièce teatrale tratta dal libro stesso che vedrà impegnati gli attori Oscar De Summa, Riccardo Monopoli; la soprano Federica Balucani e il pianista Pape Gurioli con la direzione tecnica di Fabio Sartoni. Il libro sarà al Salone del Libro di Torino dal 10 al 14 maggio e immediatamente disponibile in libreria e su Internet dopo il Salone.